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Cloe

<Comunque per la domanda di prima> mi inumidii le labbra <Non lo fa più>

<Fare cosa?> chiese Maria girando da una parte all'altra della cucina

<Uscire con quella gente> dissi sentendomi già in colpa.

Maria mi guardò scettica <Davvero?>

Io annuii.

<Non sai quanto sono contenta> un sorriso comparve sulla sua faccia <Quelle compagnie non l'hanno portato a nulla se non alla miseria>

Sentii come se una palata di rimorsi mi venisse versata addosso. Avevo mentito a Maria che era una donna meravigliosa ma se avessi detto la verità Vinnie non mi avrebbe mai perdonato e a sua volta non sarebbe stato perdonato dai suoi genitori.
Aveva appena fatto pace con sua mamma e suo cugino e vederlo perderli di nuovo sarebbe stato troppo per me.

<Cloe puoi dire ai ragazzi di apparecchiare per favore?>

<Certo> mi avviai verso il salotto dove Vinnie e Adam ancora giocavano.

<Ragazzi Maria vuole che apparecchiate>

<Arrivo tra un secondo> rispose Adam continuando a sgrillettare sul joystick.

Sentii lo sguardo di Vinnie su di ma lo ignorai.

Voltandomi camminai verso il tavolo su cui avremmo mangiato e prendendo i piatti iniziai a posizionarli uno a uno fino a quando non sentii due braccia avvolgermi la vita.

Non mi voltai neanche perché sapevo benissimo chi era,al contrario continuai a mettere i piatti aspettando che Adam tornasse con le posate.

<Mi dispiace> mormorò Vinnie contro i miei capelli.

La cosa che mi faceva imbestialire era che continuava. Quante volte mi ero incazzata perché mi chiamava stronza? Eppure non smetteva mai di usare quella parola.

La trovavo semplicemente deplorevole,peggio di un insulto tipo "puttana" o "zoccola". Stronza mi sembrava un aggettivo che colpiva troppo profondamente il carattere di una persona e non lo sopportavo. Non gliene facevo una colpa perché era una parola come un'altra ma a me dava fastidio,mi sentivo attaccata.

Dopo aver messo i piatti siccome Adam era ancora in cucina decisi di mettere i tovaglioli.

<Amore...> sussurrò Vinnie <Parlami>

<Non c'è niente di cui parlare> voltandomi mi tolsi le sue mani di dosso per fare il giro del tavolo e lui mi seguì passo passo facendo il girotondo.

<Stavo scherzando> continuò a seguirmi finché non ritornai al punto in cui eravamo prima fermandomi

<Guarda come ho apparecchiato bene> sorrisi indicando con entrambe le mani la tavola

<Cloe> sospirò per poi prendermi una mano e spingermi ulteriormente verso di lui <Non fare così,per favore>

<Non ero una stronza? Perché dovresti starmi vicino se sono una stronza?> risposi con tono freddo

<Non sei una stronza> portò una delle sue mani sulla mia guancia

<Ma mi hai chiamata così,o sbaglio?>

<Ti sei sbagliata> mormorò avvicinandosi alla mia faccia

<Sicuro?>

<Mmh> annuì strofinando il suo naso contro il mio collo prima di sfiorarlo con le labbra

𝐃𝐀𝐍𝐆𝐄𝐑𝐎𝐔𝐒 𝐋𝐎𝐕𝐄 &gt; 𝐯𝐢𝐧𝐧𝐢𝐞 𝐡𝐚𝐜𝐤𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora