Cadono monete in testa

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Cora era seduta comoda nel bordo della chiatta, vicino al timone e Bard. Bilbo la vide parlare allegramente con l'uomo e pensò che forse il suo continuo sarcasmo fosse solo un modo per emergere un muro e non far avvicinare nessuno. Decise di avvicinarsi, attirando l'attenzione della ragazza e dell'uomo. Bilbo la guardò per un po' negli occhi, poi lanciò uno sguardo a Bard, per poi tornare a guardare la ragazza, che capì. Si alzò e si allontanò un poco da Bard. La chiatta non era troppo grande. A prua erano radunati i Nani e a poppa c'era Bard. I due si misero più o meno al centro della chiatta. Cora si sedette nel bordo della chiatta, con le gambe fuori.
«Posso chiederti come conosci Bard?» chiese Bilbo.
«Oh, l'ho conosciuto non troppi anni fa. Durante uno dei miei tanti esili» rispose Cora.
«Quante volte sei stata esiliata?»
«Tante.»
«Sempre.. nel nostro mondo sei stata esiliata?»
«No, solo la maggior parte. Odino sa che questo è il mondo che mi piace di meno.»
«Perché?»
«Qui regna la più completa confusione. Diverse razze vivono nello stesso posto. Uomini, Elfi, Nani. Non ha senso.»
«Cosa intendi?»
«Ognuno dovrebbe avere il suo posto» disse, lasciando vagare lo sguardo nella nebbia. «Come Asgard è la città degli Dei, Midgard è territorio umano. Nidavellir quello dei Nani e Alfheim degli Elfi.»
«Davvero?»
«Si.. questo mondo è tutto un casino. Come se Odino avesse tolto uno o due Nani da Nidavellir e li avesse messi qui, come gli Elfi e gli uomini.»
«Magari è proprio quello che è success » disse Bilbo, guardando anche lui la nebbia.
Cora lo guardò un secondo. «Perché lo fai?»
«Faccio cosa?»
«Sei gentile con me.. nonostante io cerchi di allontanarti.»
«Li Hobbit sono gentili con tutti, è la nostra natura.»
«Anche con chi non lo merita.»
«Ti ho vista parlare con Bard» disse Bilbo, indicando l'uomo col capo. «Tu non sei come vuoi sembrare.»
Cora guardò Bard un momento, poi abbassò lo sguardo. Non disse nulla.
«Qualche tempo fa dicesti che sei stata mandata a combattere molte guerre, e non tutte ne erano valse la pena. Cosa intendevi? Hai perso qualcuno?»
Cora girò la faccia, non volendo incontrare lo sguardo insistente dello Hobbit, che però non si arrese. Le prese delicatamente il viso con una mano e lo voltò verso di lui, facendo incontrare i loro sguardi.
«Puoi fidarti di me» sussurrò.
Cora chiuse gli occhi un secondo e prese un bel respiro. « Ho perso qualcuno ».
«Amico?»
«Compagno.»
«Oh, mi spiace.»
«Si.. anche a me.»
Fece per alzarsi, ma Bilbo non glielo permise.
«Non chiuderti in te stessa, fallo per te» le disse.
«La fai facile» disse lei, liberando il viso dalle mani di lui.
Si alzò e tornò a sedersi vicino a Bard, col quale non scambiò una parola. Non prima di essersi calmata. Bilbo la guardò con la coda nell'occhio. Dopo dieci minuti Cora sembrava essersi ripresa e scherzava di nuovo con Bard. Bilbo fu contento di vederla sorridere di nuovo. Vide di sfuggita Thorin guardare i due in fondo alla barca. Lui si accorse che Bilbo lo stava guardando e gli fece un cenno con la testa, come a dire "che c'è?". Bilbo fece un gesto con la testa come dire "niente". Thorin tornò a guardare Cora, mettendosi le mani in tasca. Trovò una pietrolina in essa, e ghignò. La lanciò senza farsi vedere nella testa della ragazza. Lei non se ne accorse finché non le arrivò in testa. Scosse i capelli, ritrovandosi la pietrolina in mano. Sorrise divertita. Alzò lo sguardo verso Thorin, che la guardava con un ghigno. Lei tirò indietro il braccio e lanciò la pietra dritta verso il Nano. Lui la prese prima che gli arrivasse in faccia.
«Pff, scarsa» disse.
La lanciò dritta alla ragazza, e la beccò in fronte. Quasi non scoppiò a ridere, vedendo la sua espressione irritata.
«Stupido Nano» disse semplicemente lei, mettendosi la pietrolina in tasca.
«Attenzione!» urlò Bofur, quando vide una scogliera troppo vicina.
Bard la evitò con facilità.
«Che stai cercando di fare, affogarci?» domandò Thorin.
«Ahh, come sei noioso» si lamentò Cora.
«Sono nato e cresciuto in queste acque, Mastro Nano. Se volessi affogarvi, non lo farei qui» rispose Bard, continuando a manovrare la chiatta, evitando le varie scogliere.
«Oh, basta con questo sfrontato uomo di lago. Gettiamolo fuori dalla barca e facciamola finita» disse Dwalin.
«Oh, Bard, il suo nome è Bard» sbuffò Bilbo.
«Come lo sai?» chiese Bofur.
«Ah, gliel'ho chiesto» rispose Bilbo.
«Non mi interessa come si chiama, quello non mi piace» disse Dwalin.
«Non ci deve piacere per forza» disse Balin, tirando fuori le monete. «Dobbiamo soltanto pagarlo. Su forza ragazzi, svuotate le tasche.»
«Come sappiamo che non ci tradirà?» fece Dwalin.
«Non lo sappiamo» rispose Thorin.
«C'è solo un piccolo problema» disse Balin. «Ci mancano dieci monete.»
Thorin incrociò le braccia davanti al petto. «Gloin» disse, guardando il diretto interessato. «Avanti. Dacci quello che hai.»
«Non guardate me. Io sono stato dissanguato da quest'avventura» disse Gloin, mentre uno ad uno i Nani si alzavano e guardavano tutti lo stesso punto. «Che ho ottenuto dal mio investimento?». Perfino Cora seguì i loro sguardi, riuscendo a vedere la Montagna. «Nient'altro che miseria e dolore e..». Poi lo vide anche lui e si alzò, porgendo un sacchetto a Balin. «Per la mia barba. Prendi. Prendi tutto.»
Balin fece velocemente i conti. «Emm.. mancano ancora due monete.»
I Nani si guardarono. In quel momento qualcosa cadde in testa a Thorin, finendo nella sua mano. Successe la stessa cosa a Bilbo, un secondo dopo. Aprirono entrambi le mani, scoprendo che erano una moneta per mano. Una a Bilbo e una a Thorin. Guardarono entrambi nella direzione di Cora. Lei fece ai due un sorrisetto furbo e un occhiolino. Aveva ascoltato ogni singola parola stando dall'altra parte della chiatta. I due ringraziarono con un sorriso e un cenno del capo e misero insieme tutto il denaro.
«Il denaro, presto, datemelo» disse Bard, avvicinandosi.
«Ti pagheremo quando avremo le nostre provviste, non prima» disse Thorin.
«Se apprezzate la libertà farete come vi dico» disse Bard, guardando avanti. «Ci sono guardie più avanti.»

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