Tu ti fidi di me ed io mi fido di te. Semplice no?

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Penso che sappiamo tutti chi era stata a interrompere il Re degli Elfi col suo arrivo. Cora era scortata da una coppia di Elfi. Ognuno teneva un braccio della ragazza, che si lasciava trascinare. Aveva sollevato i piedi da terra in modo da non doverli fare strisciare e facendo faticare ulteriormente le due guardie che la trasportavano. Una volta arrivati vicino a Thorin, lei mise i piedi a terra un secondo prima che le guardie la lasciavano. Evitò lo sguardo sia del Nano che del Re degli Elfi. Le guardie se ne andarono in seguito a un cenno da parte di quest'ultimo e Cora si sedette a terra a gambe incrociate.
«Ma guarda un po' chi si rivede. Com'è piccolo il mondo, eh» fece Thranduil.
Cora ignorò Thorin che si girava di scatto per guardarla. Guardò Thranduil e sbadigliò.
«Credimi, orecchie a punta, fosse stato per me ora non sarei qui» disse.
«Vi conoscete?» chiese Thorin, con un misto di sorpresa e rabbia.
«Oh, non hai detto loro niente» disse Thranduil.
«Cosa..?» disse Thorin.
«Si, diciamo che io e il simpaticone ci conosciamo da un paio di anni» disse Cora, guardando il Nano. «Ero stata mandata a dargli una mano insieme ai due principi e da allora lui fa tanto il permaloso solo perché l'ho usato come appoggio per tirare una freccia.»
«E perché non me l'hai detto?» chiese Thorin.
«Non vedo cosa mai possa importarti dei miei affari» rispose Cora, stringendosi nelle spalle.
«C'è qualcos'altro che dovrei sapere?» chiese Thorin.
Cora sorrise con un ghigno e guardò Thranduil, che seguiva con gli occhi i loro scambi. Gli fece segno di dire lui cosa avrebbe detto lei. Thorin guardò Thranduil, che guardò male Cora. Thorin fece vagare lo sguardo tra i due e si consolò sapendo che la ragazza non si atteggiava con fare sbruffone solo con lui.
«È timido e non te lo vuole dire, quindi lo farò io» ghignò Cora, posando lo sguardo su Thorin. «Prima di unirmi a voi e tutto, ero stata lanciata nella foresta vicino al fiume. Ci siamo scontrati e ha provato a chiudermi in cella». Thorin la ascoltava attentamente e immagazzinava le informazioni. «Non è riuscito a tenermi dentro.»
«Come..?» chiese Thorin.
«Segreto professionale, mio caro» rispose prontamente Cora.
«Ho avuto modo di parlare con Odino» disse Thranduil.
«Ah si? Mi fa tornare a casa?» chiese Cora.
«Aspetta.. stai dicendo che è vero?» chiese Thorin, guardando Thranduil. Questo lo guardò. «Viene seriamente da un altro mondo?»
«Oh, giusto. Tu non sei Re, quindi non sai la storia» iniziò Thranduil. «Tuo nonno sapeva ogni cosa. Odino conosce tutti i Re e ha stretto un'alleanza con ognuno di essi». Guardò Thorin. «È per questo che io e l'Asgardiana ci conosciamo». Fece una pausa, guardando il Nano che collegava le cose. «Fai fatica a crederlo eh?»
«Oh, falla finita. Sbaglio o stavate litigando? Continuate pure» disse Cora, guardando i due.
I due la guardarono. Lei si strinse nelle spalle, senza dire niente. Continuarono a battibeccarsi un altro po', quando alla fine Thranduil fece segno alle guardie di portare via i due.
«Devo ricordarti che scappare non è un problema?» lo prese in giro Cora.
Thranduil ghignò. «Oh, lo so. Sarà per questo che..» disse, facendo segno alle guardie di incatenare il polso di Cora con quello di Thorin. «..starai legata a lui. Non rischieresti mai di rivelare a qualcuno il tuo "segreto da professionista", giusto?»
Cora, in tutta risposta, lo guardò male e fece un verso, seccata. Il ghigno di Thranduil divenne ancora più grande e lasciò che le guardie portassero i due in cella. Cora strattonò per tutto il tempo la catena che la teneva legata a Thorin, cercando di liberarsi, senza successo.
«La vuoi piantare?» sbuffò Thorin.
Cora si fermò e lo guardò. «No.»

«Ti ha offerto un accordo?» chiese Balin.
«L'ha fatto. Gli risposto che poteva andare a..» rispose Thorin, continuando nella sua lingua.
Disse qualcosa che Cora interpretò come "vai a fanculo". Decise di non chiedere la traduzione, non voleva dimostrare la sua ignoranza. Si sedette in un angolo della, veramente piccola, cella dove si trovava. Decise di smettere di tentare di liberarsi dalla catena, tanto era inutile. Si sedette a terra a gambe incrociate e si poggiò con la schiena alla parete. Thorin la guardò, continuando a rimanere in piedi.
«Quindi tra te e Thranduil non scorre buon sangue» disse.
Cora lo guardò. «Non mi dire. Da cosa l'hai capito?»
Girò la testa, ponendo fine alla conversazione. Chiuse gli occhi e si concentrò per sentire tutti i rumori di quel posto. Cercò di sentire Bilbo, sapeva che era lì. Thorin rimase a guardarla, senza capire. Stava pensando a un modo per uscire? Ma.. lei era stata perquisita? Si inginocchiò davanti a lei, cercando con lo sguardo i suoi pugnali. Il problema era che lei li teneva sempre nascosti, se non la conoscevi potevi pensare benissimo che fosse disarmata. Thorin allungò la mano verso il suo stivale, ma la catena lo tradì, facendo rumore. Cora aprì subito gli occhi e lo guardò.
«Cosa stai facendo?» mormorò lei.
Thorin si tirò lentamente indietro. «Niente.»
«Se speravi di trovare i pugnali, stavi cercando nel posto sbagliato» ghignò lei.
«Li hai?»
Cora non rispose. Rimase a guardarlo con un ghigno stampato in faccia.
«Ti farò uscire..» disse, continuando a guardarlo. «Ma tu devi voltarti.»
«Dovrei..» disse Thorin, incredulo. «Darti le spalle?»
«Tu fidati di me..» fece Cora. «E io mi fiderò di te.»
«Come faccio a sapere che non mi pugnalerai alle spalle? »
«Non lo sai. Sono riuscita a individuare Bilbo. Gli serve una mano. Voltati, chiudi gli occhi, non m'importa. Semplicemente, non guardarmi.»
Thorin rimase a guardarla. Incrociò le braccia davanti al petto. Cora sbuffò e gli diede una leggera spinta, facendolo cadere all'indietro. Rise. Rise anche lui. Si mise seduto davanti a lei e prese un bel respiro.
«Se mi tradirai.. ti inseguirò fino al tuo mondo per vendicarmi» disse, infine.
«Devi lavorare sulle minacce, non attaccano» scherzò lei.
Thorin fece un sorrisetto divertito e chiuse gli occhi. Passò qualche secondo senza che accadesse nulla, come se la ragazza si stesse assicurando che lui avesse chiuso veramente gli occhi. Poi sentì l'altra estremità della catena cadere a terra. Aprì gli occhi e davanti a lui la ragazza non c'era più. Si voltò e guardò oltre le sbarre. Ed eccola lì.
«Vado a prendere Bilbo» sussurrò Cora, per poi scattare in avanti e sparire dalla visuale del Nano.
Cora vagò per il palazzo, stando attenta a non fare rumore. Fece diversa strada prima di trovare Bilbo. Gli arrivò da dietro e gli mise una mano nella bocca, per non farlo urlare. Gli fece segno di stare zitto e lo lasciò. Bilbo sospirò di sollievo, nel vederla. 

A way to go homeWhere stories live. Discover now