23. Nonostante noi

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«Sembra che qualcuno qui abbia fatto le ore piccole!» la voce di Bea mi fece sussultare.

«Come stai?» le chiesi non appena la vidi.

«Sto bene» rispose togliendosi il giubbotto per poi indossare la divisa.

«Non ti credo».

«Lo so, ma fingi di farlo. Almeno fino a quando non avrò preso la mia dose di caffeina mattutina».

«Tieni» le dissi porgendole il suo caffè.

«Wow... Così sì che mi piaci ragazza» fece l'occhiolino sedendosi al bancone come fosse una normale cliente.

Diego la vide ma non le disse nulla. Il capo aveva intuito che qualcosa non andasse e così si tenne a distanza.

Per fortuna non erano ancora arrivati i primi clienti, così io mi soffermai a parlare un po' con lei.

«Allora...» iniziò guardandomi in modo sospetto «Ti ho vista, sai? Ti ho vista parlare sotto casa mia con Alex la scorsa sera. Che vi siete detti?».

«Nulla di importante» risposi sulla difensiva.

«Ah no?».
Scossi la testa.

«Gesticolavate molto» tenne a precisare.
Alzai gli occhi al cielo.

«Abbiamo semplicemente litigato per l'ennesima volta ma adesso è finita. È tutto finito tra di noi. Abbiamo capito che non possiamo essere nemmeno più amici perché... perché siamo diventati come due sconosciuti, anzi come due "perfetti sconosciuti"» mimai le virgolette citando le parole che Alexander aveva usato solo la sera prima.

Beatrix rise.

«Sembra il titolo di un romanzo».

«Cosa? Ma di che stai parlando Bea?».

«Niente, niente...».

«Piuttosto, che intenzioni hai con Harry?» domandai cambiando discorso.

«Lo lascio, ho deciso».

Scossi la testa contrariata.

«Bea, perché dovresti lasciarlo? Tu ami lui e lui ama te! Tra di voi è stato amore a prima vista!».

«Forse, ma adesso è tutto finito».

«Stai scherzando?».

«No, è finita Lottie. Tra me e Harry è finita proprio com'è finita fra te e Alexander».

«Ma è diverso!» l'ammonii.

«Di che parli?».

«Di te, Harry, me e Alexander. Harry ti ama, lui è il tuo ragazzo e farebbe di tutto pur di renderti felice, mentre per quanto riguarda me e Alex, beh... noi non siamo mai stati niente».

«Questo è quello di cui tu vorresti convincerti».

«No Bea, è la verità. Alexander e io non siamo mai stati realmente insieme invece tu e Harry sì. Insieme siete in qualche modo cresciuti, siete cambiati e avete capito che l'amore, alcune volte, può non far male».

«E tu? Tu cos'hai capito con Alexander?».

«Viceversa, che l'amore fa dannatamente male» risposi triste. «E che per quanto riguarda il passato, puoi andare lontano, attraversare il mondo ma lui sarà sempre lì, pronto a colpirti quando meno te lo aspetti!».

Bea finì di bere il suo caffè.
Entrarono i primi clienti.

«Tu credi che ad Alexander non importi nulla di te?».

«Le persone non cambiano» dissi pensando alla ragazza con la quale Alexander decisa di lasciarmi e poi, pensai anche alla ragazza di ieri sera.

«Sarà... ma io non credo che tu voglia o possa dimenticare quel ragazzo» continuò per poi lasciarmi da sola.

PERFETTI SCONOSCIUTI (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora