Recap... ˜Marah˜

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Ciao a tutti e a tutte! ❤

Sono Marah in persona che scrive, ma ATTENZIONE: questo non è un capitolo!!!

Perché sono qui allora?

Dopo una pausa di due settimane, mi sembrava doveroso farvi un piccolo recap dei primi capitoli della storia, giusto per rinfrescarvi un po' la memoria.

Che ne dite? Vi piace l'idea?

Nel frattempo, si sono aggiunte un sacco di nuove lettrici – sappiate che questo ha reso immensamente felice sia me che Dany – per cui, spero che questo riepilogo sia utile anche per voi per fare il punto di tutto ciò che è successo finora.

Per chi invece non ha ancora letto tutta la storia, vi sconsiglio di proseguire con la lettura di questo mio intervento onde evitare di incappare in SPOILER.

ATTENZIONE: NON PROSEGUIRE SE NON HAI LETTO I CAPITOLI PRECEDENTI!!!

ATTENZIONE: NON PROSEGUIRE SE NON HAI LETTO I CAPITOLI PRECEDENTI!!!

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Allora, partiamo dall'inizio...

Mi chiamo Marah Brody, ho ventun anni e una vita apparentemente normale, a detta di tutti, davvero invidiabile: studio archeologia alla Columbia University e per merito di Leyla, la mia migliore amica di origini siriane, sono appassionata da qualche anno di danza orientale e di tutto ciò che riguarda la storia e la cultura mediorientale.

Il mio fidanzato Galen non ha mai visto di buon occhio questa mia amicizia, ma oltre a essere superficiale e visibilmente diverso da me, è anche lontano anni luce dal mio modo di essere, dai miei interessi e dai miei valori.

La parola "fine" nella nostra storia forse era già scritta fin dall'inizio, soprattutto per via di un episodio increscioso con un guardone che mi ha sconvolta a tal punto da impedirmi di riuscire ad avere normali rapporti sessuali con lui.

In un primo momento, forse nella mia ingenuità, ho semplicemente deciso di ignorare questo mio blocco, ma dall'altro lato anche Galen, piuttosto che fare in modo di riavvicinarsi a me e aiutarmi, mi ha tradita, tra l'altro con una mia "amica" di nome Betty.

Nonostante abbia iniziato a sospettare fin da subito che tra loro ci fosse qualcosa, come una stupida ho continuato a nutrire ancora cieca fiducia nel mio fidanzato.

Nel frattempo, Lucas Walton, il mio professore di archeologia, mi ha proposto di partecipare a un importante progetto archeologico in Siria. In un primo momento ero incerta se accettare questa proposta, sia perché mia madre, gravemente malata, era ricoverata già da diverso tempo in ospedale; sia perché non volevo allontanarmi da Galen.

Una sera, Leyla scopre che suo fratello Ibrahim ha navigato in siti Internet di stampo jihadista. Preoccupata che potesse stringere amicizia con degli estremisti islamici, mi ha chiesto aiuto.

Per scoprire qualcosa, mi sono collegata alla stessa chat usata da Ibrahim, dove conosco "virtualmente" un ragazzo musulmano, attirata dal suo nickname Hammurabi (giacché studio e sono appassionata dalle dinastie di antiche civiltà), con cui ho una piacevole conversazione: Malak, il suo vero nome, mi confida di essere un ingegnere del sottosuolo e di avere trentadue anni.

Ma sarà vero tutto ciò che mi dice?

Protetta dallo schermo, nonostante i miei timori, mi lascio comunque andare e mi apro con lo sconosciuto, al punto da scoprirmi sempre più affine a lui e dal confidargli persino i miei problemi con Galen, con cui ho litigato quando è venuto a conoscenza che sarei con molta probabilità partita per la Siria.

Intanto Ibrahim s'incontra furtivamente in un parco con alcuni ragazzi che gli forniscono una pistola, il tutto sotto i miei occhi.

Nello stesso parco, in cui passavo per caso, intravedo un losco individuo che sembra osservare anche lui la scena. Spaventata, fuggo via, non prima di aver notato sul volto dell'uomo un segno particolare: una fossetta sul mento.

Passano i giorni e tra una nevicata che blocca New York e Galen che sembra sparito nel nulla, cerco di non pensare più né a ciò che ho scoperto di Ibrahim, né a Malak.

Quest'ultimo però, mi ricontatta in chat mostrandosi preoccupato per la mia assenza: ci parliamo così a lungo da lasciarmi travolgere a tal punto dal batticuore che Malak provoca in me, che decido di incontrarlo.

Quando però lui è finalmente davanti a me in carne e ossa, noto che ha una fossetta sul mento, proprio come l'uomo che avevo visto giorni prima nel parco.

Il sospetto che possa essere coinvolto anche lui in qualche attentato s'insinua in me, ma proprio in quel momento ricevo la telefonata di Leyla che disperata mi dice che Ibrahim sta per compiere una strage con la pistola che si è procurato.

Il mio primo istinto è quello di allontanarmi subito da Malak e ironia della sorte m'imbatto in Galen e Betty che sono insieme a una festa in un locale che si trova nei paraggi.

Scoperto in flagranza, Galen mi raggiunge fuori dal locale per cercare di parlarmi, ma proprio in quel momento si verificano degli attentati terroristici in diversi punti della città che provocheranno sia la morte di Betty che di mia madre.

Anche Malak, che ha con sé una pistola, sembra essere coinvolto negli eventi di quella notte, ma non riesco a capire in quale modo.

Nei giorni seguenti sono così distrutta da tutto ciò che è successo che trascorro le giornate chiusa in casa con mio padre, tornato dal New Jersey per starmi vicino.

Ibrahim e Leyla invece sono ricercati dalla polizia e di loro non si sa più nulla.

Persino Malak è scomparso, dopo aver inspiegabilmente trafugato il mio pc portatile introducendosi in casa mia come un ladro: lo stesso pc che usavo per chattare con lui e che un giorno avevo anche prestato al mio professore di archeologia...

Anche la polizia è venuta a interrogarmi per fare chiarezza sugli eventi che sembrano in qualche modo essere tutti collegati tra loro, ma io, ancora "invaghita" di Malak nonostante i dubbi che mi tormentano, lo copro pur sapendo bene che è stato lui a rubare il mio pc, poiché mi ha lasciato un libro con una dedica in cui mi svela di aver assolto un misterioso "compito".

Ma il detective Anthony Miller, che indaga sull'accaduto, ha forse intuito qualcosa?

Nei mesi seguenti cerco di uscire dal profondo dolore causato soprattutto dalla perdita di mia madre e dalla scomparsa di Leyla, riprendendo in mano la mia vita.

Decido persino di schiarirmi i capelli e tagliarli all'ultima moda, nel tentativo di rendermi irriconoscibile da tutti. Preferisco infatti allontanarmi dalla gente e trovo conforto soprattutto nella fede e nel libro che mi ha lasciato Malak, che ormai considero il mio "angelo", e nei messaggi che gli scrivo, convinta che lui non li legga, dato che il suo numero è sempre irraggiungibile.

Intanto all'università compare un nuovo personaggio: Svetlana Marchenko, la nuova assistente del professor Walton, molto simile a me nell'aspetto fisico - porta perfino la mia stessa pettinatura! - ma per il resto, non possiamo essere una più diversa dall'altra.

Il semestre sta per finire e superato a pieni voti l'esame di archeologia, sento che la mia vita finalmente sta per prendere una svolta positiva, ma Malak è ancora il mio chiodo fisso, al punto che presa dall'euforia del momento, decido di chiamarlo e... ta-daaa...

La linea è libera: siete curiosi/e di sapere se lui risponderà?

Non preoccupatevi, lo scoprirete nel prossimo capitolo! 😉


Allora, che ne dite di questo recap? Vi è piaciuto?

Più avanti ce ne sarà un altro dei capitoli di Kamal, ma a scriverli sarà lui: capirete che io non posso dirvi nulla, altrimenti rischierei di lasciarmi sfuggire troppo perché sono coinvolta in prima persona 🙊🙊🙊

Vi anticipo solo che presto il destino ci farà incontrare.

Purtroppo infatti, i miei guai non sono ancora finiti, anzi, siamo appena all'inizio! 😓

Grazie di cuore a tutti e a tutte per il continuo sostegno.
Spero che continuerete a leggere questa storia.

A presto! ❤

Heart Blast - Un'esplosione nel cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora