Scelta

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Non mi accorsi del tempo che passava. Mi ero appisolata su quella terrazza coccolata dai famigli che si erano avvicinati e si erano addormentati accanto a me.

Dopo la mia confessione mi sentivo più leggera anche se ero lontana dalla redenzione e quindi mi ero lasciata sprofondare sul pavimento.

L'aria iniziava ad essere pungente e il sole era appena tramontato, la luce del crepuscolo illuminava il cielo adesso rossastro. Per quanto avevo dormito?!
Mi stiracchiai disturbando quei pigroni dei sitourche che mi dormivano accanto. Lisciai il vestito tutto spiegazzato e scossi le code incriccate.

Non feci in tempo a fare qualche passo che Raini saltò sulla terrazza tutto eccitato, al suo seguito Miiko e Huang Hua. Il mio famiglio mi venne incontro strusciandosi contro di me geloso. Gli grattai le piume sul collo per farlo stare buono mentre le due donne si avvicinavano a me con il fiatone. Probabilmente erano corse dietro a Raini per raggiungermi.

«Mi cercavate per caso?»

Il famiglio fece schioccare il becco alla ricerca di una fragola. Le aveva condotte da me e adesso si aspettava un premio. «Non ho niente con me, aspetta un attimo...»

Lui sembrò prendere male la cosa e iniziò a becchettare leggermente le mie code per dispetto.

Miiko e Huang Hua ansimarono e poi dissero «Sì.»

Le incitai a continuare con uno sguardo e la kitsune parlò «Si tratta di Leiftan...»

A sentire quel nome mi si gelò il sangue nelle vene. Loro non erano a conoscenza della sua natura ma non era quella la vera ragione del mio gelo. Era la scelta che avrei fatto da lì a poco.

«In cosa posso aiutarvi?» cercai di mantenere un tono distaccata. Per loro noi due avevamo avuto solo qualche dissapore negli ultimi tempi, anche loro si erano accorte che non ci parlavamo da quando eravamo tornati dal tempio. E a maggior ragione che erano passate settimane dall'ultima volta che ci eravamo visti dato che era sempre fuori in missione con gli altri.

«Puoi seguirci?»

Acconsentii a una condizione «Ho un appuntamento tra poco, non posso fare tardi per nessuna ragione.»

Camminavamo per le strade del mercato e poi per quelle del rifugio. Le due donne parlarono alternandosi iniziando a raccontarmi tutta la storia dall'ultima missione in cui ero stata coinvolta pure io.

Era passato quasi un mese ma molte cose sembravano essere successe mentre io avevo passato il mio tempo relativamente tranquilla. In pochissimo tempo era successo il finimondo e non mi ero accorta di nulla tanto che ero assorta nei miei pensieri e con la boutique. Il viaggio a memoria, il ritorno con un prigioniero inaspettato, Ashkore stesso. Erano addirittura riusciti a scoprire la sua identità e nonostante non fossi così vicina a Valkyon mi dispiacque per lui. Era suo fratello, Lance, creduto morto da molti anni.

Si era fatto catturare sì, ma era fuggito un paio di giorni dopo prendendo in ostaggio Erika stessa per portarla nuovamente a memoria.

Valkyon che aveva seguito il fratello lasciando la Guardia per cercando di farlo ragionare e poi una delle cose più inaspettate...

Leiftan era stato scoperto sulle spiagge di Memoria. La sua natura di daemon rivelata a tutti quanti. Era stata proprio Erika a scoprirlo e non potendo sopportare la sua vicinanza lo aveva denunciato.

Era stato riportato al Quartier Generale in manette ma nessuno ne era a conoscenza.

La Guardia aveva attraversato tutto questo e la gente comune a malapena ne era a conoscenza. Continuava la sua vita relativamente tranquilla anche se nell'aria già si annusava un qualcosa di pericoloso. Lo stesso lavoro di Kaito era diventato più frenetico ma neanche lui era a conoscenza del motivo.

Piume bianche - The OriginsHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin