Attacco al tempio

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Il ruggito del fuoco sovrastava quasi ogni cosa.

Tenko mi prese per l'avambraccio e mi strattono fino a farmi andare dietro di lui.

«Vai via, subito!» il suo sguardo era determinato. Brandiva il suo bastone e al suo fianco apparve subito dopo anche Sarah con i suoi due pugnali già sguainati.

Feci quello che mi era stato detto e corsi via ma non per ripararmi, quanto per andare in camera mia e recuperare le mie stesse armi.

Un paio di assalitori erano riusciti a entrare nel tempio da una breccia poco distante. Si scagliarono contro di me ma semplicemente schivai i loro assalti e corsi al piano superiore del tempio.

Sentivo ancora il fuoco crepitare nella piazza appena fuori le mura, urla di paura si stavano diffondendo sempre più forti fuori nel villaggio.

Chi erano queste persone e cosa volevano?!

Aprii una delle mie borse ed estrassi la faretra insieme ad un sinuoso arco. Tesi la corda e allacciai in vita il fodero del pugnale di Kaito.

Uscii di nuovo dalla stanza affacciandomi alla balaustra che dava sul cortile interno. Gli spiriti bloccavano l'entrata e i pochi che tentavano di entrare da quell'ingresso venivano respinti.

Una donna dai capelli corti salì le scale di corsa entrando in una stanza dopo l'altra, una spada sguainata. Scagliò a terra diversi abitanti ferendone anche alcuni.

Dallo studio uscì Huang Hua accompagnata da Feng Zifu, uno sguardo preoccupato sul volto. Appena la donna armata vide le due persone uscire dallo studio si scagliò immediatamente contro di loro. Incoccai una freccia e mirai nella sua direzione. La colpì al polpaccio e lei cadde a terra. L'anziano signore prese rapidamente una corda e la legò fino ad immobilizzarla.

Mi avvicinai velocemente ai due custodi del tempio «Voi... voi state b-bene?» chiesi ansimando.

Loro annuirono «Cosa sta succedendo qua?!»

Un'altra scossa ci fece tremare e una porzione delle mura del tempio crollò a terra.

Un clangore di spade mi riportò alla realtà e vidi che molte più persone cercavano di sfondare la linea di difesa creata dagli spiriti.

Corsi giù dalle scale in aiuto dei miei amici.

«Hey! Fai attenzione!» sentii dirmi dall'attendente Fenice.

Un gruppo di persone impaurite stava cercando di mettersi al riparo. Dopo uno sguardo rapido decisi di aiutare gli abitanti.

Li scortai in refettorio e loro si ripararono sotto i tavoli o negli angoli più nascosti. Come dargli torto...

In quel momento pensai perché facevo tutto questo. Le gambe sembravano gelatina e la mano che teneva l'arco tremava. Perché non mi nascondevo con loro?

Strinsi più forte l'impugnatura dell'arco e uscii in aiuto dei due spiriti senza una vera risposta. Non sembravano particolarmente in difficoltà ma non potevano reggere a lungo, specialmente se non mi fossi calmata.

La loro permanenza in questo mondo dipendeva principalmente da me. Da soli era per loro difficile attraversare il Velo ma grazie a me che gli facevo da ponte, potevano palesarsi con più facilità. Dovevo solo rimanere concentrata e calma o non avrei sicuramente aiutato la nostra connessione.

Il fuoco non accennava a diminuire nella grande piazza e così molti degli assalitori iniziarono ad entrare nel tempio tramite i giardini ai lati delle mura.

Ci spostammo tutti e tre alle arcate che davano sui giardini. Gli assalitori sembravano interessati a cercare qualcosa. Spostavano e guardavano dietro ogni cosa.

Dieci persone si staccarono dal gruppo cercando di entrare nel tempio. I due spiriti si misero davanti a me cercando sempre di proteggermi. Incoccai una freccia e colpii la spalla di un uomo.

Mi tenni a distanza, sapevo bene di non poter competere con loro se mi fossi trovata in uno scontro di corto raggio.

Una freccia di balestra mi colpì di striscio la coscia. La ferita bruciava e urlai d'istinto. Una donna con la balestra era riuscita a sfondare la linea dei due spiriti nascondendosi poi dietro un grande masso del giardino. Dopo aver capito che io ero il punto debole della formazione si accanì contro di me.

Indietreggiai per schivare il dardo successivo ma non mi accorsi di essere arrivata sul bordo dello stagno. Misi in fallo il piede e scivolai dentro l'acqua.

Sotto l'acqua i rumori della battaglia poco distante erano ovattati eppure, in quel momento, sentii una voce familiare.

«Aly!»

Di nuovo lui! Chi gli ha dato il permesso di chiamarmi così!?

Leggermente alterata da questa libertà che si era preso riemersi dallo stagno. L'acqua mi arrivava alla vita e per fortuna mi permetteva di usare l'arco senza problemi.

Da dietro l'arcata vidi arrivare Leiftan e Valkyon, armi sguainate che affrontavano le ultime persone rimaste. Incoccai una freccia mirando alla donna con la balestra. Mancai il colpo ma questo diede il tempo ai due nuovi arrivati di immobilizzarla e far finire temporaneamente lo scontro.

Mi guardai in torno alla ricerca dei due spiriti ma solo Tenko era ancora presente.

Cos'è successo?!

Lui non sembrava preoccupato e così alla fine mi calmai. Si avvicinò verso di me e mi tese una mano per aiutarmi a uscire dallo stagno. Dopodiché mi fece un cenno e sparì.

Leiftan e Valkyon si avvicinarono a me, preoccupati vedendomi sanguinare.

«È solo un graffio...» mentii spudoratamente dato che mi faceva male anche se non era particolarmente grave.

Mi fecero sedere su un sasso del giardino e sparirono oltre l'arcata.

Anche se sentivo ancora il fuoco crepitare i rumori della battaglia si erano via via sopiti.

Dopo quasi una mezzoretta li vidi ritornare. Entrambi avevano macchie di sangue sui vestiti e il nero di fuliggine li avvolgeva. Dietro di loro un gruppo sostanzioso di guardie li seguì ed entrò rapido nel tempio per controllare la situazione.

Da dove arrivavano queste guardie? Non c'erano prima...

Leiftan si avvicinò a me e sfiorò appena la mia ferita alla gamba. Sobbalzai immediatamente per il dolore. Lui prese la sua giacca e me la mise sulle spalle e un attimo dopo mi prese in braccio.

«Hey, mettimi giù! Posso camminare da sola!»

Non mi ascoltò per niente portandomi in infermeria.

Sospirai e poi chiesi «Si può sapere cos'è successo?»

Piume bianche - The OriginsWhere stories live. Discover now