La Danza delle lame

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[Alyhane]


Mi risvegliai in infermeria qualche ora più tardi. Perché ero finita qui?

Provai a ripensarci ma non ricordavo niente dell'ultimo giorno. Kaito era al mio fianco, uno sguardo torvo in volto, ma appena vide le mie orecchie muoversi cercando di sentire qualcosa si riscosse e un sorriso dolce lo pervase.

«Cos'è successo?» chiesi tirandomi un po' su nel lettino.

Neanche lui sapeva con esattezza cosa fosse accaduto. Fu Erika, che si trovava anche lei in infermeria, a spiegarmi la situazione.

Un qualche demone era stato liberato nell'edificio e sembrava nutrirsi di conoscenza e ricordi.

Rimasi in infermeria per qualche giorno e fortunatamente la Scintillante si occupò della situazione in tempo record, almeno quelle erano le voci che arrivavano fino a qua.

Ancora non riuscivo a ricordare l'accaduto di quella giornata e secondo l'infermiera probabilmente non ne sarei stata in grado. Fortunatamente avevo perso i ricordi di solo quella mattinata e non di più...

Miiko, dopo tutti gli avvenimenti che in quei mesi erano avvenuti al Q.G. aveva deciso di organizzare una grande festa. Giusto in tempo per riprendersi e vidi i giardini e la piazza riempirsi ed animarsi. E in più, Kaito era finalmente libero per un'intera settimana.

Passammo tutte le giornate insieme facendo qualsiasi cosa ci passasse per la mente. I Purreko avevano organizzato svariati giochi e l'atmosfera che si spigionava in quei giorni di festa sembrava rilassare tutta la Guardia. Non ero certo a conoscenza di tutto quello che accadeva nei ranghi ma il malcontento si riusciva a percepire.

«Hai qualche impegno questa sera?»

«Mhh?» mi girai verso Kaito con un ghiacciolo ancora in bocca «Cosa dovrei fare questa sera?!»

«Quindi non ti dispiace se facciamo un giro per le bancarelle questa sera?»

Era stata organizzata un grande quantitativo di attività quella notte. Molti giochini erano stati allestiti e sembrava anche che fosse stata ingaggiata una banda di musicisti.

In questo suo invito c'era qualcosa che mi faceva pensare. Possibile che...

«Perché quello sguardo?»

«Io? N-niente!» dissi in imbarazzo «Devo andare! Ci vediamo questa sera!»

Fuggii a casa e mi chiusi in bagno per una lunga doccia e una buona sessione di trucco e parrucco.

Se questa sera non si dichiara lo farò io!

Kaito si presentò in casa solo per qualche minuto e poi uscì di nuovo. Non lo volevo certo vedere girare e specialmente non volevo svelargli ancora il vestito che mi sarei messa... Era uno di quei pochi vestiti che mi ero portata da casa per un'occasione speciale. I veli bianchi con le finiture d'oro creavano un bellissimo effetto vedo non vedo a ogni movimento. Sicuramente avrei rubato parecchi sguardi quella sera, ma l'unico che volevo attrare era il suo.

Mi vestii e intrecciai qualche fiore tra i capelli. Al calare del sole uscii alla ricerca del mio cavaliere.

Ci eravamo dati appuntamento alla fontana con il pianoforte e in effetti, dietro un alto cespuglio c'era Kaito che guardava i pesciolini vagare nell'acqua.

Appena sentii i miei passi leggeri si voltò ma non disse una parola. Aprì e chiuse la bocca più di una volta ma non un solo suono uscì. Avevo sicuramente ottenuto l'effetto desiderato!

Mi avvicinai a lui e ad ogni passo vedevo i suoi zigomi diventare rossi e le sue orecchie abbassarsi. Presi i lati del suo cappotto e lo attirai a me infilandomi tra le sue braccia.

Piume bianche - The OriginsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora