12-Non scrivo più chi è...

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Luce
Grondanti di sudore tornarono in spiaggia, dove Eracle le aspettava.
-Dovevo darvi una missione per forza, mi obbliga Zeus-Angela e Luce sbuffarono-ma ora potete andare, via!
La luce le avvolse e eccole lì, a Roma, dentro il Pantheon.
-Wow!- esclamò Angela
-Si, è sempre bello- aggiunse la legata
-Dobbiamo subito scendere nei sotterranei, Hazel, tempo fa, quando ero andata al CJ mi ha raccontato di essere scesa di qui- disse Auro.
Luce doveva prendere coraggio, man mano che andavano avanti la paura aumentava, ma provava a non darlo a vedere. Voleva che quelli al CHB non la vedessero come la tredicenne che aveva lasciato Venezia, quella che piangeva, che disperava, perseguitata dai bulli e senza tempo per sé stessa. Voleva essere quella del Campo, quella felice, con die amiche a cui teneva troppo. Ma era difficile, molto difficile.
-Dovrebbe essere qui, da quanto Hazel ha detto
Peccato che ci fosse solo un quadrato scuro, una botola, certo, ma come aprirla?
-Non siamo figli di Efesto, non possiamo aprirla, ma come accediamo ai sotterranei?-chiese Angela
-Seguiamo l'acquedotto, facciamo un "tour" ai sotterranei della fontana di Trevi!
-Ma abbiamo abbastanza soldi?
-Lo spero, qualcosa ho.
Dopo essere finite in qualche vicolo cieco, mettendo insieme i ricordi arrivarono alla fontana. Lì Luce andò ad una spece di reception vicino a una chiesa. La signora le disse che c'erano solo tour guidati quel giorno, soprattutto dal momento che erano minorenni. Allora Luce uscì delusa.
-Ora come facciamo?- chiese Angela.
Non lo sapeva, come accedere ai sotterranei?
Erano lì, tra maree di turisti giunti a Roma per le vacanze natalizie. Il giaccone non bastava, iniziava a fare molto freddo. La fontana era bellissima, proprio come Luce la ricordava. Emanava calore. Il marmo bianco si plasmata in statue enormi, che luccicavano a causa delle monetine della fortuna che riflettevano il sole.
Poi ad Aurora saltò in mente una cosa.
-Ricordo di essere andata una volta ai grandi magazzini Rinascente, un po' lontani da qui, ma all'ultimo piano passa un acquedotto vuoto (è vero foto sopra ⬆️)forse, con un po' di fortuna, non cadremo nel Labirinto e arriveremo al covo di Aracne!
-Allora andiamo, certo non è troppo sicuro, ma non lasciamo niente di intentato!- disse Angela.
-Partiamo! Ti ricordi la strada?
-Ehm...
-Questo è un altro problema, compriamo una cartina!

Nico
Si svegliò, la mattina del 20 dicembre. Luce...ehm...sua...sua nipote?...era ancora viva, molto probabilmente.
Si alzò e riordinò un po' la casa, per l'arrivo di Hazel.
Saltò all'occhio una boccetta nera, quella con suscritto Luce. Chissà com'erano quelle lacrime... la aprì, anche se sapeva che avrebbe dovuto farlo mesi prima, ma se n'era completamente scordato...
Il fumo di quella sostanza lo fece sentire debole, disperato. Aveva capito, era Acqua dello Stige! L'unica sostanza che ti polverizza al tocco. Sperò che Luce non provasse a giocarci, e sperò lo stesso per le altre ragazze. Sperava stessero bene,a non poteva saperlo con certezza.

Angela
Finalmente eccole lì, alla Rinascente, davanti alla vetrata che le separava dell'acquedotto romano. Tirò fuori dalla tasca il laser rubato ad Harley e creò un cerchio. Poi spinse il vetro, mentre Luce aveva fatto svenire i turisti obbligandoli a guardarla negli occhi.
Saltò giù, nell'acquedotto che doveva essere vuoto da decenni come minimo. La seguirono le due amiche e insieme camminarono verso l'ignoto, alla luce della propria lancia infuocata.
-I clienti si riprenderanno?-chiese Auro
-Si...tra un po'-rispose Luce
Dopo poco però arrivarono i guai. Forse dovevano aspettarsi che avrebbero protetto la dea da sacrificare... l'unica cosa che le rassicurava era che se c'erano mostri di guardia c'era anche qualcuno da proteggere, e che l'intuito della loro compagna Luce non mentiva.
Dracene in gran quantità, ovvio, ma bastava un'occhiata da parte di Luce perchè si togliessero di mezzo. Il problema erano i fantasmi, si, proprio i fantasmi. La nipote di Ade non sembrava farsi molti scrupoli, ma lei è Aurora ne erano terrorizzate.
-Tranquille ragazze, non vi fanno nulla, ascoltano il mio segnale!
Si, si ovvio! Perfettamente tranquille! Le venne in mente il giorno in cui a scuola avevano fatto il racconto del mistero e la prof aveva chiesto "credete ai fantasmi?" C'era stato un "NO!" collettivo ai tempi, ma ora avrebbe sicuramente risposto "OVVIO!".
Le anime le aggiravano, la maggior parte delle volte, grazie a Luce. Ma un fantasma non sembrò accorgersene di loro e oltrepassò il suo corpo, facendola rabbrividire e cadere a terra. Aurora le si precipitò contro e bastarono un po' di parole rassicuranti, frutto del potere di Estia, per rimetterla in sesto.
Eccole lì all'ennesimo incrocio.
-Di qua!
Ed eccole lì in una caverna enorme, con le pareti di cristalli di ametista. Un oculistica dava sulla superficie, un cielo nero con le stelle.
-Riposiamo, facciamo turni di guardia, parto io, così ho la lancia che fa luce!
Le ragazze non sembravano molto d'accordo, ma non poterono fare a meno di ascoltarla, erano sfinite.
-Ok, ma chiamami tra 1 ora!- disse Aurora
Annuì.

Continuerò da questo esatto punto...tra un po' sarà pronto anche il prox capitolo!! ;)

Legata Dagli Occhi NeriWhere stories live. Discover now