7-Tutti

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¤ci saranno diverse parti, ad ognuna metto il nome di chi dà il suo punto di vista¤

    Luce
Correva a tutta velocità nel sestier Cannaregio, doveva fare in fretta...quanto ci sarebbe voluto per arrivare all'ospedale con un viaggio nell'ombra? Non lo sapeva...
Arrivo in Piazza San Marco con il fiatone e salutò i semidei.
-Possiamo partire
-Come si fa?
-Sali sulla signora O'Leary!
L'alano si trasformò in un gigantesco cane nerissimo. Con l'aiuto di Will riuscì a salire.
-Ok ora pensa intensamente a dove vuoi andare-disse Nico
Lei allora pensò a quel maledetto ospedale doveva aveva passato settimane, dove c'erano litri del suo sangue per le analisi, che le aveva tolto così tanto, forse troppo, della vita...ma ricordò anche cose felici...come i ragazzi cechi che erano in terapia con lei...che erano sempre stati dolci con Luce. Pensò a quella panchina sotto una palma, davanti alla vetrata, dove aspettava i risultati delle analisi con suo padre...quel padre che aveva dato tutto per lei, che aveva avuto una vita tra orfanotrofi ed infine una figlia così...quanto amava suo padre. Tutti erano saliti sul segugio infernale.
Il mondo si fece buio, mentre si sentiva sciogliere nell'ombra dell'Orologio di Piazza San Marco. Sapeva di stare andando velocissima, ma non aveva il vento contro di lei...fu come viaggiare in un universo parallelo in un tunnel nel vuoto...andava talmente che non capiva se stesse ancora respirando o no...
Ed eccoli all'ospedale dell'Angelo (¤in foto sopra¤)...era enorme. La vetrata che aveva come facciata rifletteva il sole, tanto che era quasi impossibile guardarla.
-È enorme!-disse Hazel
-Entriamo.

Will
Era incredibile come si orientasse Luce...quell'ospedale sembrava un labirinto.
-Come fai a non perderti?
-Ho passato un sacco di tempo qui.
La sua voce sembrava spezzata. Will non sapeva cosa significasse stare in ospedale per tanto tempo...da piccolo si era rotto una gamba, ma era stato un giorno appena. Certo avrebbe dovuto ambientarsi perché il suo sogno era quello di diventare un chirurgo, aveva fatto molta esperienza al campo e si sarebbe voluto iscrivere al college di Nuova Roma, insieme a Nico che voleva diventare un medico legale...quelli che fanno le autopsie ai morti degli omicidi.. si, inquietante, ma almeno sarebbero andati insieme.
Presero l'ascensore e si rotrovarono nel reparto di oculistica avanzata. Alcuni ragazzi erano nelle stanze...dopo una serie di stanze c'erano gli studi dei medici.
Prima di raggiungerli Luce si bloccò, davanti a una stanza.
-Era la stanza dove ti hanno ricoverato l'ultima volta?
-Si
Stettero in silenzio, Hazel le appoggiò una mano sulla spalla. Continuarono a camminare.
Luce guardò lo smartwatch.
-Dovrebbe essere in pausa...o forse sta visitando...avremo si e no 30 minuti
-Perfetto
Entrarono di nascosto e chiusero la porta. Will si sfilò dalle spalle la fretta stracolma di frecce e posò il suo zaino a terra.
-Cominciamo subito!-esclamò Nico.
Luce si mise a frugare in un cassetto, come se fosse di casa, con tutta tranquillità...
-Tieni...è la copia delle analisi che ti ho dato a casa.
Poi tirò fuori un foglietto con un numero.
-Questo è il numero..usa il telefono fisso.
-Mangia questa- Hazel gli porse un'ampolla con dentro la voce della sera prima-Tecnicamente ti farà parlare anche l'italiano.
Digitò il numero e iniziò la chiamata.
-Io sto con Will...voi due andate a cancellare gli appuntamenti.

Hazel
Hazel stava uscendo di nascosto insieme a Luce, quando vide una dottoressa dall'aspetto strano.
-La conosci?-chiese a Luce
-Ehm...no, non la ho mai vista...magari è nuova.
-Eppure sembra attratta proprio da noi...
-Hai ragione..ci guarda come se Co conoscesse da tempo...ma io non l'ho mai vista...
Mentre proseguiranno velocemente verso la reception del reparto, dove c'erano le caselle orarie delle visite, lei continuava a seguirle. Gli occhi erano verdi, ma fin troppo luminosi. Hazel le si avvicinò un poco...un potente strato di Foschia la attorniava. Aumentarono il ritmo dei passi per allontanarsi da quel medico.
-Di certo non è una comune mortale...
-Allora cos'è?
Un rumore si diffuse nel corridoio. Sotto i loro occhi la donna sospetta stava diventando un mostro: era un arpia.
-Cosa sei?
-Oh..io? Io sono un'arpia...ehehhe Hazel è molto che ti seguo...
-Non mi ricordo di te...
-Eppure di mia sorella Ella te ne ricordi eh...
La sua voce era gracchiante e a volte aveva qualche problema con la sintassi.
-Hai aiutato lei. Quella ladra. Ma non noi!
Detto questo l'arpia graffio Hazel con gli artigli.
-AHI!
La ragazza sguainò la spada e iniziò il combattimento.

Luce
C'era solo un piccolo problema...Luce non era armata. L'unico oggetto affilato che aveva era un coltellino svizzero che usava per tagliare le mele che rubava ai fruttivendoli veneziani...
Hazel non sembrava affatto spaventata provò a trafiggerla con la spada, ma il mostro volò. Nonostante sembrasse piuttosto goffa, andava veloce.
Poi il mostro riscese, ma sta volta su di lei, che tirò fuori il coltellino e le trafisse il braccio. Hazel tornò alla carica e la ferì alla schiena. Ma quella maledetta riusciva ancora a volare.
Atterò davanti a loro, ferendo anche Luce questa volta. Un taglio nel polso, non troppo profondo, ma doloroso. Cercò di non scomporsi, ma una valanga di rabbia e dolore la accanì. I suoi occhi diventarono neri e la rabbia le fece scendere le sue lacrime nere...ma non fu un pianto, fu come se lo volesse lei.
L'arpia la fissò e urlò. Atterrò e cadde ai piedi di Luce. Le lacrime caddero sul corpo della donna-gallina, che si polverizzò ai suoi piedi. Come era possibile?

Hazel
In due vite, Hazel non aveva mai visto una cosa simile...l'arpia si era inginocchiata chiedendo perdono e urlando disperata, senza un motivo preciso. Ma, cosa ancor più importante, Luce l'aveva polverizzato solamente con le sue lacrime? Cos'era quel liquido nero che le cadeva dagli occhi?
Anche lei sembrava sconvolta di sé stessa, ma disse:-Continuiamo...abbiamo poco tempo.
Proseguirono fino ad arrivare alla reception di reparto, una grande scrivania con un computer e una serie di plichi di fogli, nello spiazzo che conduceva al reparto seguente. Seduta alla scrivania c'era però una donna che ticchettio sui tasto del PC e faceva telefonate. Sicuramente non avrebbe potuto andare lì e dirle "Dobbiamo cancellare tutti gli appuntamenti di Luce perchè la portiamo in America"...mhmh no, no di certo, ma le venne un'idea.
Trascinò Luce nel bagno e le disse:-Devo modificare la Foschia per sembrare un'infermiera.
-Ma per l'italiano?
-Ehm...hai un audio come quello del dottore per Will?
Luce accese il telefono e iniziò a frugare tra i file audio.
-Ehm....UH QUESTO!
Lo fece partire e la figlia di Plutone catturò l'essenza magica della voce, quondi la ingoiò. Poi venne avvolta da un velo bianco e pensò all'infermiera-arpia che aveva visto poco fa.
-Wow!Ha funzionato!
-Ehm e la voce.
-È identica! Sei bravissima.
-Disse quella che ha appena ucciso un'arpia con le lacrime.- detto questo si diressero verso la ragazza seduta alla scrivania.

FINE PRIMA PARTE

¤Vi piace? Spero di ...ho fatto un po' tante parole e un po' tante parti...in ogni caso ho già iniziato a scrivere la seconda, ma sarebbe venuta troppo lunga a metterle entrambe insieme.
Ovviamente ringrazio Aurorafigliaestia e LaFigliaDiErmes_3, delle pimpe importanti...ho già il piano perchè entrate nella storia, come voi avete fatto nelle vostre, e ancore vi ringrazio.
Quindi nada, ARCIVEDERCI ZEMIDEI!!¤

Legata Dagli Occhi NeriWhere stories live. Discover now