Capitolo 24 - La scelta migliore [Revisionato]

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Hai già avuto la tua risposta. Non c'è necessità di cercare oltre.

Chloe chiuse gli occhi, scacciando la voce di Chen-Yi dalla mente in un respiro profondo. Aveva affrontato quel discorso con se stessa innumerevoli volte, ma era una matassa troppo difficile da districare. Parlare di Maelstrom portava con sé un ventaglio di domande a cui non poteva rispondere: le sue uniche opzioni erano tacere – come aveva fatto con Kelay, logorando la sua fiducia giorno dopo giorno fino a perderla del tutto – o mentire. Quello le sarebbe riuscito bene, ma che senso avrebbe avuto rivelare quella singola verità se per sorreggerla avrebbe dovuto costruire un intero castello di bugie?

Aiutare Brycen di nascosto era sembrata la scelta migliore: si sarebbe assicurata che uscisse sano e salvo dall'incendio insieme a Zakeel, ma al contempo avrebbe protetto il suo segreto.

Un buon compromesso. Tutti vincono.

Ma ora che Brycen era su un letto d'ospedale con la gola lacerata dalle polveri e i polmoni intossicati dal fumo, obbligato a dormire con una maschera dell'ossigeno, Chloe sentiva le sue certezze sgretolarsi una a una.

"La scelta migliore per chi?" si domandò, stringendo la stoffa rossa della gonna tra le dita. "Solo per te stessa."

Un lamento rauco la informò che Brycen si era svegliato. Chloe si precipitò al suo fianco: vide che faticava ad aprire gli occhi, così si sedette sul bordo del letto per schermarlo dalla luce.

«Amore» sussurrò, carezzandogli la fronte. «Ben svegliato. Come ti senti?»

Brycen tastò la maschera dell'ossigeno in un sussulto prima di acquietarsi. Schiuse le labbra per inspirare, ma l'aria attraversò a fatica la gola prima di morire in un rantolo strozzato. «Come se avessi respirato ghiaia. Che ore sono?»

«Quasi le sei.»

«Ho dormito così tanto? Mi sento... molto stanco. Ho un dolore lancinante alle tempie e... Dea, la luce è davvero così forte o sono solo i miei occhi?»

"È colpa mia" si ammonì Chloe, abbassando lo sguardo. Espirò piano, ma il nodo che le attorcigliava la gola non voleva saperne di sciogliersi.

Non doveva lasciare che accadesse. Cercare compromessi, valutare l'opzione più cauta, calcolare le percentuali di rischio per decidere come agire... Quelle erano le abitudini di una Tessitrice, che aveva imparato a sopprimere il suo istinto e i suoi sentimenti in favore di una risposta analitica, ma Chloe non voleva essere quella persona tutto il tempo.

«Non avere quell'aria affranta, tesoro: non è così grave. Sono stato peggio.» Brycen abbozzò un sorriso, sollevando il busto dal letto inclinato. «Posso togliere la maschera? Non va così male, finché evito respiri profondi.»

«Il dottor Argus ha raccomandato di tenerla quando dormi, ma se sei sveglio è a tua discrezione. Rimettila se senti il fiato corto» disse Chloe, aiutandolo a mettersi seduto. Brycen si liberò subito della maschera e Chloe la raccolse per appenderla al sostegno, chiudendo la bombola dell'ossigeno così come le avevano mostrato. «Ha detto anche che passerà più tardi per farti qualche altro esame, vuole tenere i tuoi polmoni sotto controllo.»

«E il ragazzo, Zakeel... Lui sta bene?»

«Sì. L'Esaustione lo ha debilitato parecchio, ma non è ferito. Non so se l'abbiano già fatto andare via o meno: ho sentito dire al dottor Argus che aspettavano l'arrivo dei suoi genitori e di uno psicologo dal Centro di Ricerca.»

Il viso di Brycen si distese. «Ne sono lieto. Ha bisogno di qualcuno al suo fianco: era così scosso, quando abbiamo parlato...»

«Non preoccuparti. Purtroppo non è così raro che uno Sblocco scatenato finisca in tragedia, Esaustione o meno. Sapranno cosa fare, con lui.»

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