Capitolo 58 - In principio fu il buio

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«Perché tu lo sappia, non sei obbligata ad accettare le mie risposte.» Brycen posò una manciata di libri sul tavolo, dividendoli in pile ordinate. La copertina rossa di Fenomenologia dei Naru si era staccata dal dorso da almeno sei mesi, ma lui arricciava ancora le labbra in una smorfia sofferente ogni volta che la guardava. «Non posso offrirti certezze, e non ho intenzione di convincerti di alcunché. Perciò, se dopo questa sera riterrai opportuno continuare a credere alla versione di tuo padre, rispetterò la tua scelta.»

«Lo so, amore.» Chloe si sforzò di sorridere. Era stata lei a definire Chen-Yi suo padre, eppure quel termine aveva un suono sbagliato, una nota cacofonica. «Non preoccuparti, tu parlamene e basta. Hai sempre avuto ragione tu, Bry: non devo permettere che la mia fede sia sottomessa alla paura, Edoi e Hun meritano più di questo. E poi non sto neanche mettendo in dubbio le parole degli Dei, soltanto quelle di un uomo.»

«Sono lieto di sentirtelo dire.» Brycen le sfiorò le labbra in un rapido bacio. Si sedette, cominciando a sfogliare uno dei tomi mentre Chloe prendeva posto al suo fianco. «Ricordi quando ti ho parlato dell'interconnessione tra Naru? Ho pensato che, se Maelstrom fosse legato ad un altro Naru, questo potrebbe spiegare i tuoi malesseri.»

«Sì, ci ho pensato anch'io.»

Brycen aggrottò le sopracciglia. «Davvero?»

«Sei stato tu a suggerirmelo, solo che quella volta pensavi fosse un discorso ipotetico.» Chloe dondolò la testa di lato. «Mi dispiace, Bry. Avrei dovuto mostrare un po' più di entusiasmo, ma avevo paura di approfondire l'argomento.»

«Non fa niente, tesoro. Non eri obbligata.»

«No, ma avrei voluto farlo. Posso rimediare adesso?»

Brycen le strinse la mano e sorrise, poi tornò sul taccuino. «Prima di tutto, cosa ricordi delle interconnessioni?»

«Le hai paragonate a una miscela di liquidi differenti.» Chloe trattenne uno sbuffo ilare. Suonava come un'interrogazione: non c'era mai supponenza nel suo tono, ma le domande di Brycen avevano il sapore di un esame e le sue spiegazioni quello di una lezione. «Ogni Naru segue il suo flusso, che corrisponde a un preciso aspetto della realtà. In condizioni normali coesistono come acqua e olio, ma per motivi ancora sconosciuti può capitare che si amalgamino tra di loro, creando delle interferenze. Merito almeno la sufficienza, professore?»

Il viso di Brycen arrossì un poco. «Sì, direi di sì. Per ora restiamo su questo concetto generico, vorrei concentrarmi proprio sulle interferenze. Variano di caso in caso, perciò gli studi a riguardo sono ancora superficiali.» Brycen fece scivolare il libro aperto sotto gli occhi di Chloe, picchiettando con un dito sul testo. «I primi Naru interconnessi di cui abbiamo notizia certa sono Lighten e Overshadow. Costituiscono un caso unico nel loro genere, poiché i loro Dotai sono sempre due fratelli gemelli. Potrebbero essere definiti concettualmente opposti, almeno per quanto riguarda il loro rapporto con la luce: Lighten manipola le particelle luminose, mentre Overshadow le assorbe.

«È proprio il legame tra luce e ombra che ha reso più semplice comprendere gli effetti dell'interconnessione, al di là della questione relativa alla parentela. Lighten non crea luce, se vi è assenza di fotoni le sue capacità sono nulle... A meno che l'oscurità non sia frutto di Overshadow. In quel caso, Lighten riesce a estrarre i fotoni che sono stati assorbiti, impresa in cui nessun altro Naru legato alla luce è mai riuscito.»

Brycen fece scorrere l'indice tra un paragrafo e l'altro man mano che rielaborava quelle informazioni, picchiettando sui suoi appunti. Possedeva due copie di libri come quello, una intonsa e l'altra – quella che stava sfogliando – satolla di scarabocchi: parole cerchiate o evidenziate, annotazioni lungo i margini, una miriade di piccoli fogli che faceva capolino tra le pagine. Il falso disordine con cui Chloe gestiva la sua libreria era nulla se paragonato a quello vero.

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