Capitolo 52 - Ciò che hai sempre desiderato

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Chloe gli rubò un bacio non appena entrò in casa. Brycen ebbe a malapena il tempo di sfilarsi la tracolla che lei lo trascinò sul divano, abbandonandosi tra i cuscini in un sorriso allegro.

«Allora, com'è andata?»

«Meglio di quanto sperassi. Hanno persino mostrato interesse verso i miei studi sui Naru, nonostante abbia specificato che si tratta di concetti ancora da concretizzare. A tal proposito, mi piacerebbe discutere con te di...» Prese fiato, ma la frase gli morì sulle labbra.

Le aveva assicurato che non avrebbero parlato di Maesltrom, ma gli era impossibile mettere a tacere la sua mente. Una miriade di teorie e ipotesi aveva cominciato a colorare i suoi pensieri, ma trovare il momento adatto per ammettere che stava facendo ricerche a riguardo era più difficile del previsto.

«Non importa, può aspettare. Oggi concentriamoci sul resto.»

Chloe aggrottò la fronte, ma si limitò ad annuire. «Di che avete parlato?»

«Abbiamo esaminato le prove a supporto del fatto che il Gene 570 possa aver subito una mutazione, sebbene sia più corretto dire che loro hanno parlato e io ho ascoltato» ammise Brycen, lasciando scorrere distrattamente le mani sui capelli di Chloe. Accarezzarli lo rilassava, a volte si ritrovava a rigirarseli tra le dita senza rendersene conto. «Non è ancora chiaro perché il Gene si manifesti rendendo la pupilla grigia, perciò non è da escludere che nel suo caso la mutazione abbia interessato diverse parti del corpo. La Santa Velaj è descritta come candida in ogni aspetto, dal crine all'incarnato, e potrebbe non essere casuale... ma si tratta di speculazioni, naturalmente. Per semplificare, Drumainn sta cercando di capire se il Gene 570 ha lasciato segni tangibili su cui poter studiare.»

«E Soleni come si colloca in tutto questo?»

«Pare che stia finanziando una ricerca che si muove in una direzione simile, sostiene che lavorare sulla base delle mie teorie possa andare a beneficio tanto della mia causa quanto della sua. È interessato ai nuovi approcci sui Naru e agli studi sull'assorbimento di Sihir da parte del corpo, per comprendere meglio l'interazione tra energia mistica e mondo fisico, ma non so dirti con precisione quale sia effettivamente l'obiettivo del progetto.»

Chloe si accigliò. «Vuol dire tutto e niente. Non hai chiesto spiegazioni?»

«Arturo preferisce discutere dei dettagli in un secondo momento. Non sono questioni che è possibile definire in un paio d'ore, ma ci siamo già accordati per incontrarci di nuovo settimana entrante.»

Chloe annuì, ma era più simile a un cenno sovrappensiero, la reazione istintiva ad uno stimolo non recepito a pieno. Aveva lo sguardo distante, assorto in chissà quali pensieri.

«Dunque pensi di voler lavorare con lui?»

«Non proprio, mi sembra eccessivo persino definirla una collaborazione. Suppongo che il mio ruolo sarà semplicemente quello di dare il benestare al progetto, dato che si tratta delle mie idee.» Brycen scrollò le spalle. «È difficile definirlo adesso, ma attualmente non vedo motivo per rifiutare. Se il mio lavoro può essere di una qualche utilità, anche se non direttamente collegata ai miei personali intenti, sarò lieto di metterlo a disposizione.»

Chloe si rabbuiò. Annuì in un mugugno distratto, attorcigliando una ciocca di capelli tra le dita. Quando si rifugiava dietro espressioni neutre, il suo viso era davvero difficile da leggere. Brycen riuscì tuttavia a notare che aveva le labbra leggermente arricciate, come quand'era preoccupata, e le narici strette, come quand'era nervosa.

«Qualcosa non va?»

«No, è che... È tutto così vago.» Chloe sbuffò un soffio secco dal naso. Perché la discussione la stava infastidendo così tanto? «Credevo che si arrivasse a qualcosa di più concreto. A te non sembra un po' strano?»

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