Capitolo ottantanove

4.2K 221 31
                                    

13/04/22

"Dobbiamo andare sulle grandinate." Michele si affacciò alla camera rossa parlando alle tre ballerine.

"Noi ballerini o tutti?" Chiese Serena mettendosi le ciabatte.
"Ballerini." Rispose Michele per poi andarsene, seguite dalle tre ragazze.

Arrivarono in grandinata notando già Dario, Nunzio e qualche cantante come Alex, Sissi e Luca.

La maestra Celentano decise di collegarsi con i ragazzi, leggendo a loro in persona una lettera che lei scrisse per i suoi allievi.
Nella lettera disse che Serena e Dario si credevano migliori e più versatili di Rachele, Michele e Carola e che quest'ultimi non reagivano mai o non dicevano mai la propria.

Andrò in gradi, prima Michele, gli chiese come mai non si difendeva, perché non diceva quello che pensava.
Poi Carola, lo stesso valeva per lei, aggiunse anche che a volte la stessa alunna dava ragione agli altri.

"E tu Rachele? A te dicono che non emozioni, che sei solo passi. Non ti da fastidio? Tu dimostri i fatti con la danza, ma a parole? Perché non rispondi ai tuoi compagni dicendo le cose come stanno?"

La lettera continuò ancora per poco, fino a quando finì e Serena parlò.

"Io personalmente non penso di aver mancato di rispetto né a Michele, Rachele o Carola. Semplicemente le cose che ho detto le penso ancora."

Poi parlò anche Dario.

"Posso dire una cosa? Io a sentimento, penso che voi vi crediate molto meglio di noi." Gli disse Carola.
"Ma avoja." Annuì Michele e così fece anche Rachele.

"A sentimento eh?"

"Però ti dico questa cosa non la vivo tanto come un peso." Aggiunse Carola. "No manco io." Disse invece Michele.
"Ma sì, no a me non frega sinceramente." Le diede corda anche Rachele.

"Certo che siete proprio simpatici, io questo vittimismo non l'ho mai sentito prima." Dario sbottò.

"Vabbè Dario, tutta la gente che ti va contro per te è vittimismo, quindi ." Rachele alzò le spalle fissando la TV.

I ragazzi comunque continuarono il loro discorso sulla versatilità e Michele se ne uscì con un "Io non mi sento per niente inferiore a loro." Scosse la testa, trovandosi d'accordissimo con le sue compagne.
La situazione prese una piega sbagliata quando gli alunni della Celentano presero a ridacchiare in faccia a Dario e Serena.

"Ma che cazzo vi ridete?"
"No raga quando qualcuno mi ride in faccia non ce la faccio, me ne vado." Si alzarono in contemporanea pronti ad abbandonare la sala.
"Ma se siete i primi che lo fanno, vabbe dai fate la vostra uscita di scena." Michele ridacchiò dopo la frase di Rachele.

"Ma quando! No raga voi siete fuori. Non vi rendete conto come queste cose escono fuori ora dopo che la vostra maestra vi ha detto di dire qualcosa." Dario disse alla ragazza.
"Sì perché sinceramente se tu pensi di essere più versatile di me non me ne frega un cazzo, ma ora che sono stata interpellata e la maestra ha chiesto cosa ne pensiamo, noi abbiamo parlato e detto la verità dei fatti. Fine."

E con questo finì tutto.

***

Le dita lunghe del ragazzo incorniciavano i lineamenti visivi di Rachele, che era sdraiata sul letto con gli occhi chiusi prendendo enormi respiri.
Alex si abbassò un pochetto soffiandole dolcemente sul viso, spostando qualche ciocca di capelli, giusto per il gusto di infastidirla.

Rachele sembrava avesse un'aura intorno a lei, così che la gente potesse capire i suoi stati d'animo. E Alex questo lo capiva benissimo.

"Che hai?" Le sussurò all'orecchio con una voce bassa, che nonostante il momento che stava affrontando, le fece venire lo stesso i brividi lungo il corpo. Le carezze non stavano aiutando.

"Mi manca Chri." Disse e Alex annuì appoggiando la testa sul cuscino avvicinando il viso con quello della ragazza. "Sì anche a me manca."
"Ma non è solo questo, è per Dario e Serena?" Chiese poi.

"Un po'. Sono comunque miei amici." Alzò le spalle per quanto le era possibile. "Poi non faccio altro che pensare a quella frase di Serena, che ha detto che la mia coreografia era amatoriale, mi da fastidio perché sembra che solo lei sia brava qui dentro.
A loro da fastidio perché siamo allievi della maestra Celentano, come se fosse colpa nostra se fanno schifo agli occhi della Maestra."

"Amici o non amici, sei qui solo per te e per vincere. Serena pensa quelle cose? Chissene frega.

Forse l'avrà detto solo per uno sfogo, hai sentito come si è rivolta alla Celentano no? Tu balla e stai tranquilla che i risultati si vedono."

Lei annuì guardandolo in quei occhi dolci e profondi. "Sei bello."

Lui sorrise imbarazzato e distolse lo sguardo da lei guardando il soffitto.

Rachele sogghignò.

Alex ripose nuovamente gli occhi su quelli della ragazza, che erano più chiari di quelli di Alex.
Erano marrone chiaro ma che al sole, se la guardavi da vicino, potevi notare piccole chiazze verdi. Un po' come le sue lentiggini, le vedevi solo se le eri vicinissimo.

"Anche tu." Disse mentre lei sorrise. "Sei bella." Aggiunse.
"Hai capito quello che ho detto, sì?" Chiese poi e lei annuì.

Poi si avvicinò il più possibile a lui e fece attaccare le loro labbra in dei piccoli ma continui basi a stampo. "Ti amo." Disse poi come al suo solito tra un bacio e l'altro.

Alex la baciò in un bacio duraturo facendo scontrare le loro lingue, mentre con le nocche delle mano le accarezzava la guancia, senza mai staccarsi.
Le morse il labbro inferiore avvicinandola di più e poi le diede l'ultimo bacio affettuoso provocando un leggero rumore nell'aria.

*spazio autrice*
capitolo leggermente penoso, chiedo venia.

ma comunque. ALEX È IN FINALE.
Ho avuto un leggero deja vu con Deddy AHAHAHAH

💓

𝗧𝗶𝗺𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮-> AlexWhere stories live. Discover now