Capitolo ottantadue

4.1K 230 48
                                    

29/03/22

"Allora. Guanto di sfida, Serena contro Rachele." Maria disse mentre Serena corse a prendere la lettera.

Rachele rimase sulla sua grandinata accanto a Michele e Lda con le mani sulla tasca della felpa mentre Maria leggeva la lettera.
Le due ragazze avrebbero dovuto fare una coreografia con una scarpa da ginnastica su un piede e una punta sull'altra.

Serena disse espressamente che non era equa.
"Tu Rachele che dici?" Maria chiese.

"Ma in realtà non lo so..."
"Non lo sa.." Si sentì Serena sbuffare.

"Perché comunque sono passi che Serena sa fare se ha fatto danza classica." Rachele si girò verso la bionda.
"Sì, ma che c'entra?"
"Ma fammi finire. Sono passi che non sono difficili, è la base della danza classica. L'unica cosa che potrebbe rimanere difficile è stare in punta se non le ha mai messe.
Ma comunque, manco per me sarà una passeggiata come che non ho mai ballato con una scarpa da ginnastica e una punta."

"Ma che dici Rache, dai." Sbuffò Serena. "Ma non puoi dire che ti resterà difficile, ti basterà una prova a te."
"Ma è ovvio che a me verrà meglio di te. Però, ti sto dicendo: Non sarà una passeggiata."

"Ma se da quando sei piccola che metti le punte."
"Le punte, mica una scarpa da ginnastica in un piede e la punta nell'altro." Rachele si girò a guardare la ragazza cercando di mantenere la calma.

"Si va bene. Quindi però, il fulcro del tuo discorso è che il guanto non è equo."

Rachele rimase quasi sbalordita da quelle parole, sbatté le mani sulle cosce esasperata dal rispondere. "Certo, non è equo." Borbottò.

Dopo qualche discorso tra Maria e Serena, le ragazze e altri si spostarono in giardino.

"Perché dovrei raccontarti cazzate? Se ti dico che non è una passeggiata, non lo è." Rachele guardò la ragazza che era seduta insieme agli altri.

"Ma tu perché non dici che non è equo? Te lo devo far uscire io dalla bocca che non lo è?"

"Ma se evidentemente ho detto quello che ho detto è perché lo penso no?" Rachele si spostò dalla porta dove era appoggiata.
"Ok, quindi per te è equo."

"Raga sta cosa ve la dovete mettere in testa. I guanti di sfida non saranno mai e poi mai equi.
L'unica cosa è che possono essere fattibili e non fattibili.
Io sin dalla prima puntata ho detto che i guanti non equi come quelli di Christian sul classico non li avrei mai fatti. Ma sinceramente, se posso avere una opinione, questo a me sembra fattibile come che hai fatto danza classica e questa è la base."

"Ma non ho mai messo le punteee." Serena disse alla ragazza.
"E allora metterai le mezze punte, chiedi a Raimondo no?"

La conversazione si chiuse lì, proprio come Rachele si chiuse in camera.
Sembrava essere ritornata alla mente che aveva a Settembre.

"Oi." Maria chiamò la ragazza che stava sistemando un po' il suo letto.
"Ciao."
"Come stai?" Chiese.

"Benino."
"Mh. Siamo ritornate al benino?" Maria ridacchiò.
"Mi sa."

"È da un po' che ti osservo. Perché sta accadendo proprio quello che speravo non accadesse." Disse Maria. "Ti metti seduta un attimo cosi parliamo?" La ragazza obbedì.

"Stai ritornando alla Rachele di Settembre."
La ragazza fece una faccia confusa. "L'ho capito io come l'hanno capito tutti quanti. Sei ritornata a chiuderti in camera, a guardare 100 volte le coreografie, a scrivere nel diario. Ed erano delle cose che non facevi da un sacco di tempo."
Lei annuì. "Questo dall'uscita di Chri."

𝗧𝗶𝗺𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮-> AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora