40. Comunicazione

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Alexandra pov
《Odio l'ora di inglese》sbuffa Marlene
《Non poteva andare in pensione questa?》chiede scocciata Diana
《Xela tutto bene?》scuote il mio braccio, Marlene
《Eh? Si, stavo solo guardando...perché Jake non si è seduto vicino a noi?》le guardo
《Stamattina era silenzioso》fa spallucce Diana
《Per quanto hai potuto notarlo, dato che ti sei vestita in fretta e furia perché hai fatto tardi》ride Lene
《È vero, tu non fai mai tardi》torno con i piedi per terra.
L'ora trascorre in maniera molto lenta, ma appena termina mi avvicino a Jacob, seduto sul banco con le spalle al muro.
《Hey Boboo, che hai?》chiedo, posizionandomi avanti a lui
《Niente Xandra》risponde
《Parlane con me》sussurro
《Davvero Xandra, sto bene》
《Okay, Boboo. Quando vorrai parlarmi sarò qui...》mentre sto parlando lui gioca con il ciondolo della mia collana 《...sempre》termina la mia frase.
《Non ti fare sopraffare dal mondo, Boboo》gli tocco il naso con un dito e vado via.

[...]

Diana pov
Una volta tornati a casa corro in camera.
Questa lupette mi sta uccidendo! Fa caldissimo.
Prendo una maglia a mezze maniche dall'armadio e mi cambio.
Appena fatto però, noto un particolare...
Ho un livido violaceo sul collo.
Maledetto!
Metto una felpa per coprirlo e scendo al piano di sotto.
《Jack Frank Sartorius!》urlo e lo vedo girarsi di scatto
《Che ho fatto?》chiede
《Hai fatto qualcosa di orribile, sicuramente》risponde Marcus al mio posto
《Parliamo fuori, ora!》esclamo, per poi uscire.
Lui mi segue e ci ritroviamo nel giardino uno davanti all'altro.
Guardandolo negli occhi metà della mia rabbia scompare, ma sono comunque irritata.
《Non devi fare queste cose》gli mostro il segno
《Non...non credevo che ti fosse rimasto il segno》guarda bene
《Mi infastidisce. Sembra quasi un marchio, lo odio!》esclamo
《Scusa, scusa amore. Davvero, non farei mai niente che ti infastidisca》si avvicina e mi da un bacio sulla fronte
《Okay》sospiro
《Mi perdoni?》chiede
《Forse...》lo lascio in sospeso
《D》mi richiama 《Lo sai che ti amo?》
《Si》
《E che sei tutta la mia vita?》
《Sì, so anche questo》
《E che mi hai chiesto di sposarci mentre eri ubriaca?》si trattiene dal ridere, mentre io sbarro gli occhi
《Eh?》
《Sono cose che capitano》fa spallucce
《Se volevi mettermi in imbarazzo, non ci sei riuscito》dico.
Anche se sappiamo entrambi che sto mentendo.
《Non volevo metterti in imbarazzo, D》mi abbraccia 《Non metterei mai in imbarazzo la donna della mia vita》sussurra.
Ciò causa al mio corpo ben due reazioni: rossore in viso e pelle d'oca.
Dato che lui è bravo a mentire, ma grazie alla mia bassezza sono ad altezza cuore, azzardo una mossa.
《In fondo non potrei mai restare arrabbiata con l'uomo della mia vita》uso il suo stesso tono di voce.
La sua reazione è quella che speravo.
Il cuore potrebbe uscirgli dal petto da un momento all'altro.
《Scusa amore》mi da un bacio sulla testa.

[...]

Marlene pov
《È così stressante la scuola》bacio il ragazzo steso al mio fianco
《Anche l'università》si strofina gli occhi
《Hai sonno?》chiedo
《Si, un po'》risponde, sbadigliando
《Che noia》sbuffo
《Tu no?》mi guarda
《No, tu sei vecchio》mi giro verso di lui.
All'improvviso, però, lo ritrovo sopra di me che sorride.
《Sono vecchio, eh?》inizia a farmi il solletico
《Dai, no. Smettila》lo imploro tra le risate
《E cosa dovrebbe fermare le mie vecchie mani?》ride
《Il fatto che potrei farmela nei pantaloni》rispondo
《Che schifo, Marls》ritorna al suo posto 《Quanti anni hai? 5?》ride.
Ma io ne approfitto per ricambiargli il favore e fargli il solletico.
Lui però, essendo più forte di me, ferma le mie braccia e inverte nuovamente le posizioni.
Prima che possa fare altro, lo tiro a me e lo bacio.
In quel momento sento dei rumori dal corridoio.
《Voglio che me lo dica lei!》esclama mia madre, per poi bussare alla porta.
Io e Samuel ci stacchiamo.
《Lene puoi aprire?》chiede la donna
《Mamma che hai?》ricambio la domanda
《Meg lasciala stare!》esclama esasperato mio padre.
《Puoi aprire?》insiste lei.
Faccio segno a Samu di nascondersi nell'armadio.
《Come nei film? Sei seria?》sussurra.
Faccio spallucce.
《Prendi i libri e facciamo finta di studiare》consiglia
《Quanto sei noioso》sbuffo e faccio come dice, per poi aprire la porta.
《Che succede?》chiedo.
Mia madre mi abbraccia e piange. Guardo mio padre che si batte una mano in fronte.
《Chiediglielo. Siamo qui, fallo》la incita lui
《No, ora mi sembra stupido》mette il broncio, come una bambina.
《Che cosa, mamma? Dimmi, non sarà stupido》sorrido
《Crede che non le vuoi più bene perché è una cattiva madre》risponde mio padre, attirando la mia attenzione.
《Perché?》passo lo sguardo su di lei
《Perché non mi parli più, non ti sfoghi più con me, non sei mai a casa e mi eviti》elenca, ancora con le lacrime agli occhi.
《Mamma no, non ti dico nulla perché non c'è niente di cui parlare. Non sono mai a casa perché sto uscendo più del solito, ma non è per evitare te》la abbraccio nuovamente.
《La gravidanza》mima mio padre.
Se diventerò così, picchiatemi!
《Sicura che non sia il principino li dentro a fartelo pensare?》chiedo
《Voi figli mi fate paranoiare》risponde
《E io che credevo fosse una cosa passeggera》sospira mio padre
《Se non mi sopporti più, lasciami!》esclama per poi andare via.
Mio padre alza gli occhi al cielo e, prima di andare da lei, mi guarda.
《Non sposarti》sussurra.
Rido e chiudo la porta, tornando sul mio letto.
《Avrei potuto essere nudo nel tuo letto e non se ne sarebbero accorti》sorride Samuel, tornando al mio fianco.
《Ma io si. Potresti farlo lo stesso》ghigno
《Torna a bere il latte nel biberon, poi ne riparliamo》ride
《Ho 17 anni e sono intollerante al lattosio》rispondo
《Sei comunque una bambina》insiste.
Mi giro dal lato opposto al suo, dandogli le spalle.
《Ti sei offesa? Andiamo Marls》mi abbraccia
《Sei un cretino》
《Forse hai ragione》mi da un bacio dietro la testa.
Non voglio che mi veda come una bambina.
Non sono uno sfizio passeggero, l'avventura di una volta solo per sentirsi fuori dagli schemi!
《Hai mai pensato che, forse, i Sartorius e i Gilbert fossero destinati a stare insieme?》chiede, stendendosi di schiena.
Faccio la stessa cosa e ci ritroviamo a guardare il soffitto blu con le stelle disegnate.
《Per i miei genitori o per i tuoi?》
《Per loro...per noi》
《L'amore non esiste e neanche il destino》rispondo
《Perché lo pensi?》
《Non lo so, lo penso e basta. Psicanalizzami, magari riesci a dare una risposta a questa domanda》sorrido
《Io penso che ci sia un'attrazione strana tra le nostre famiglie》ridacchia
《Hai ragione》lo guardo 《ti sta squillando il telefono》gli faccio notare.
Lui lo prende e, appena risponde, inserisco il vivavoce.

"Pronto?"
"Hey Gilby" risponde una voce femminile
"Ciao Charl. Che c'è?" sorride
"Niente, volevo...sentirti"
"Sono occupato. Ci vediamo all'università" la liquida
"Va bene, rosso. Ci vediamo" saluta e stacca.

《Gilby? Che è "Gilby"? Ha un qualche problema psicologico che le impedisce di pronunciare le parole interamente?》lo guardo male
《Sei gelosa, Sartorius?》sorride
《No, Gilbert. Non ho bisogno di essere gelosa, io sono il meglio.》mi indico 《e poi mi sembra solo una persona imbarazzante. Ti ha chiamato "rosso", che senso ha?》
《Vado a bere, tu cerca di calmarti》sorride e mi da un bacio sulla mano, per poi andare via.
Sono gelosa? Non credo di essere gelosa.
Non sono mai stata gelosa di nessuno!
Mentre penso a ciò, il telefono di Samuel vibra e io vedo il messaggio.

Da: Charlotte
Scusa, ho capito che sei con la tua poppante.
Quando la tua fase da "adolescente ritardatario" sarà finita, sai qual'è il mio numero.
21:30

Okay...questa ha fatto male.
Sono solo una fase?
Ma perché mi sto applicando?
È solo un altro ragazzo passeggero.
È inutile legarmi a certi momenti con lui o a lui stesso come "fidanzato".
Tanto prima o poi vanno via tutti.
Forse è per questo che non credo nell'amore...non esiste una cosa così duratura.
《Ti ho portato un succo Ace》sorride, alzando il bicchiere
《Portalo a Charlotte》sussurro e vado via.
Scendo di sotto e vedo mia madre che dorme tra le braccia di mio padre.
《Dove vai?》sussurra lui
《Vado a fare un giro》uso lo stesso tono
《Va tutto bene?》mi guarda
《Sì...io...io torno tra poco》sorrido, per rassicurarlo
《Okay, amore. Ma se hai bisogno, basta una chiamata》mi manda un bacio.
Esco di casa e mi allontano fino al parco giochi vuoto.
La sera è troppo fredda per la mia felpa di cotone, ma neanche questo mi tocca ora.
Mi siedo sull'altalena e guardo il vuoto.
Forse me la sto prendendo troppo per uno stupido messaggio, insomma, Samuel non ne ha colpa.
Ma quella ragazza non poteva pensare quelle cose, senza una conferma.
Quindi forse anche per lui sono solo una fase...
《Ciao Lene》mi saluta qualcuno, mentre si siede sull'altalena affianco alla mia.
Mi asciugo una lacrima e alzo il volto.
《Hey, Clark》lo guardo.
Noto gli occhi rossi e le lacrime secche sul suo volto.
《Che è successo?》chiedo
《Non riesco a parlare con Alexandra dei miei problemi. Perché lei riesce a starci male più di me》risponde
《Parlane con me》mi schiarisco la voce
《E a te? Cos'è successo?》mi guarda
《Non voglio legarmi alle persone, perché mi fanno sempre male e io odio ammetterlo》sospiro, cercando di respingere le lacrime
《Credo sia impossibile non legarsi alle persone》
《Sì, ma...non credo di meritarlo! Perché, ad un certo punto, vanno via tutti? Oppure mi trattano bene e poi mi deludono? Ho qualcosa in me che respinge le relazioni serie, lo so. Ma ciò non giustifica gli altri a trattarmi come "una fase passeggera"》mi sfogo, senza guardarlo 《Scusa, ti sto riempiendo la testa》tiro su col naso
《No, Marlene. Non preoccuparti, puoi parlare con me quando vuoi》mi gira il volto con la mano 《Mi dispiace solo che non sono in grado di darti consigli》
《Non fa niente, Jacob. Per me è già molto quello che fai》sorrido 《Ma ora dimmi: che hai?》
《È che...quando sono con voi sto bene, ma appena ci dividiamo i pensieri mi martellano e non so come farli fermare》spiega
《Non puoi. Devi solo imparare a metterli al proprio posto e a non farti sopraffare da loro》guardo davanti a me
《Sembra difficile》sospira
《Lo è》passo il mio sguardo su di lui 《Ma, se vuoi farlo davvero, ci riesci》mi alzo e gli porgo la mano.
《Andiamo Clark, torniamo a casa》sorrido.
Lui afferra la mia mano e si alza.
Camminiamo fino a casa ridendo insieme.
Abbiamo entrambi un fardello sull'anima in meno, ma restiamo anche  senza una vera e propria soluzione.

Una strana famiglia (L'amore prima di tutto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora