17. Le battaglie degli altri

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Alexandra pov
Mi sveglio e mi guardo intorno, sono sola.
Mi giro verso il comodino e trovo un biglietto, lo prendo e leggo.
"Grazie per ieri. Prendi lo sciroppo Xandra".
Che idiota...
Mi alzo. Il mal di testa è scomparso, ma ho la tosse.
Scendo le scale ed entro in cucina
《Hey, come stai? Ieri sei scomparsa》mi abbraccia Marlene
《Bene, credo di poter andare a scuola. Posso mamma?》la guardo
《Prima cosa devi stare male per dire una cosa del genere》ride 《ma se non hai la febbre si》mi avvicino a lei.
Misuro la febbre, notando la sua completa assenza e mi sento sollevata.
《Vado a vestirmi》sorrido e torno di sopra.

Marlene pov
《La tenete d'occhio?》ci chiede lo zio Trev
《Lo avremo fatto comunque》rispondo
《Tu non tieni d'occhio neanche te stessa》scherza Jack
《Sta zitto, Sartorius》lo guardo
《Sta zitta tu, Sartorius》mi fa la linguaccia.

Jenna pov
《Ho sonno》mi lamento, mentre andiamo a scuola.
《Tutti abbiamo sonno》alza gli occhi al cielo Marlene
《Io sto bene》fa spallucce Xela
《Io non so tu come faccia》la guarda Diana 《Mi fanno male le braccia》si lagna poi
《Ed è solo l'inizio》le poggia il braccio sulle spalle, Jack
《Non torturare la mia migliore amica》ride Marc
《La tua migliore amica mi ha chiesto di farlo》risponde con una linguaccia, mio fratello.

Diana pov
《E se andassimo via?》chiedo, mentre sono seduta su un muretto fuori scuola
《Mi piacerebbe, ma non possiamo》risponde Jack, poggiato con la schiena allo stesso muretto con una sigaretta tra le dita, che butta poco dopo
《Non lo verrà a sapere nessuno》sorrido
《Non mi tentare》si ferma avanti a me, mettendo le mani ai lati delle mie gambe
《Dai, andiamo via Jack》gli prendo il volto tra le mani
《No, D》mi bacia.
"Non facciamoci notare" Menomale!
《È suonata la campanella. Su piccina, andiamo》mi aiuta a scendere ed entriamo nella struttura.

[...]

Alexandra pov
《Restiamo 5 minuti qui, dai》mi guarda Marlene.
《Dovremo entrare in classe》mi giro verso di lei.
《Facciamo finta che mi sono sentita male. È solo qualche minuto, è l'ultima ora e poi dopo 5 ore chiusi in una classe, un po' d'aria ci vuole》
《Lene!》esclama qualcuno.
《Hey, Charlotte》saluta mia cugina.
《Hai sentito cos'è successo venerdì?》chiede la ragazza.
《No, cosa?》risponde lei.
Alzo gli occhi al cielo, le voci girano così velocemente...
《Jacob Clark e Simon, il ragazzo nuovo, hanno litigato. Solo Simon è riuscito a tirare un pugno a Jake, perché lui era stato fermato da altri due ragazzi》racconta.
《Perché?》continua a chiedere Marlene.
《Non lo so con certezza, ma Kyle ha sentito che Simon stava parlando male di una ragazza, dicendo che le sembrava totalmente tonta o cose del genere. Jacob l'ha sentito e hanno iniziato a litigare》risponde velocemente Charlotte 《Devo andare, ci sentiamo》saluta sorridendo e va via.
《Torniamo in classe, Lene》guardo in basso.
Rientriamo e ci scusiamo con la prof per il "ritardo", passo vicino al banco di Jacob.
《Dopo dobbiamo parlare》sussurro e me ne vado.
Passata l'ora, infatti, usciamo tutti e lo fermo nel cortile.
《Che c'è Xandra, ti mancavo già?》ghigna.
《Non lo so Boboo, devo dirti la verità o mentirti come fai tu con me?》torna serio.
《Eh?》.
《Se proprio vuoi essere sincero con me, devi esserlo del tutto!》esclamo.
《Io non capisco, Alex. A che ti riferisci?》.
《Cosa è successo davvero con Simon?》chiedo, ma una voce s'intromette .
《Ti interessa ancora di me? Credevo fossi meno patetica》ride Simon.
Jacob stringe i pugni, sta per fare qualcosa, ma lo fermo.
《Che c'è Alexandra, il tuo fidanzatino è nervoso?》ghigna ancora lui.
Jacob lascia la mia mano e si avvicina a lui con aria minacciosa, ma mi posiziono tra i due.
《Simon vattene!》esclamo e lui, con aria vincente, va via.
《So cavarmela da sola》sospiro.
《Devo aiutarti...》mi guarda.
《Io devo proteggerti!》esclamo 《già hai fatto questo sbaglio per me una volta, non permetterò ai tuoi genitori di farti del male di nuovo per colpa mia》mi guarda qualche secondo e poi succede tutto velocemente:
Le nostre labbra si toccano.
Qualcosa d'improvviso ci fa separare.
Apro gli occhi e vedo Jacob a terra.
《Ti avevo detto che mia cugina era off-limits, Clark!》esclama Jack.
《Ma sei scemo?》lo guardo, per poi aiutare il ragazzo a rialzarsi.
《Tu sei scema, che diamine fai?!》mi urla contro.
《Hey, amico. Stai calmo, non è successo niente di grave》cerca di avvicinarsi Jacob.
《Fai qualcosa a mia cugina e sei un uomo morto, Clark》lo minaccia Jack.
《Va bene, Sartorius》risponde con aria di sfida.
《Jack, vi raggiungo tra poco. Inizia ad andare》.
Lui si allontana e resto da sola con Jacob.
《Avanti a mezza scuola, bravo!》.
《Vuoi farmene una colpa adesso?》.
《No, ma non mi farò usare anche da te》sto per andare via, quando mi afferra per il polso.
《Non lo farei mai, Xandra》.
《Dimostralo, Boboo》me ne vado.

[...]

Marlene pov
《Quindi: Che differenza c'è tra le diverse Psicoterapie?》chiedo.
《Allora:
Individuale, quando ci si trova a tu per tu con il terapeuta.
Di coppia, può essere condotta da uno o due terapeuti. Inizialmente, è importante definire l'obiettivo terapeutico, cioè se la terapia serve a facilitare l'unione o la separazione affettiva.
Famigliare anch'essa può essere condotta da uno o due terapeuti e può coinvolgere, il singolo nucleo famigliare, membri rilevanti delle famiglie di origine, come nonni, e/o persone significative. La funzione principale è quella di osservare e correggere le dinamiche che contribuiscono a creare malessere in uno o più appartenenti al sistema》spiega perfettamente.
《Perfetto. Samuel è tutto perfetto!》sorrido.
《Ora tocca a te, che devi fare?》mi ricorda.
《Basta, non ce la faccio più. Io no, non voglio fare niente》mi lamento.
《Dai, Marls》.
《Devo fare uno stupido esperimento di scienze》prendo il libro.
《Su?》chiede.
《La stabilità dei corpi》rispondo, sfogliando un paio di pagine 《dovrei creare tipo una pila di oggetti, con più cose possibili e calcolarne l'altezza e il peso per capirne la stabilità》spiego.
Dopo aver creato questo mostro con più oggetti possibili e averne calcolato i dati, cerco di fare una foto. Ci riesco, ma mentre la salvo, inciampo e finisco per urtare la pila.
Stranamente niente mi cade addosso, apro gli occhi, che avevo chiuso per paura, e vedo Samu che mi copre.
《G-grazie》lo guardo.
《Di niente, camionista》sorride, per poi alzarsi e porgermi la mano.
《Ti sei fatto male?》.
《No, forse solo il libro enorme che c'era in cima alla pila mi ha dato una bella botta, ma va tutto bene》.
《Magari ti ha aggiustato qualche neurone》rido.
《Bel ringraziamento, eh》mi guarda male.
《Lo sai che sei tutta la mia vita》gli salto sulla schiena e lo abbraccio.
《Così mi vuoi male》ride.
《Stai dicendo che sono grassa?》torno con i piedi per terra e gli do le spalle.
《No, dai non fare così》mi abbraccia da dietro.
《Ora sono arrabbiata con te》metto il broncio.
《Che camionista permalosa》si allontana e mi rigiro.
《Principessina spocchiosa!》esclamo.
《Cretina》.
《Stupido》.
《Rimbambita》.
《Decelebrato》.
《Bambina》.
《Australopiteco》ghigno.
《Brutta camionista acculturata, vieni qui》inizia a farmi il solletico.
《Smettila!》esclamo tra le risate.
《Chiedilo con gentilezza, dicendo: "Per favore, Samuel》sorride.
《Non lo farò mai, Gilbert》continuo a ridere.
Improvvisamente il suo telefono inizia a suonare e lui lo prende.
Guarda lo schermo e sospira.
《Che hai?》mi avvicino.
《Sono uscito con questa ragazza, il nostro appuntamento è stato interrotto da una tua telefonata. E ora lei non mi lascia in pace》spiega.
《Digli che non sei interessato, no?》.
《Non voglio farla soffrire》mi guarda dispiaciuto.
Alzo gli occhi al cielo e afferro il suo telefono.
《Che vuoi fare?》chiede allarmato. Gli faccio segno di stare in silenzio.
"Pronto?" rispondo.
"Stavo cercando Samuel" risponde una voce femminile.
"E chi sei?"
"Una sua...conoscente"
"Io sono Clarisse, la sua ragazza"
"Oh, mi...mi dispiace, non lo sapevo"
"Samuel mi aveva detto che usciva con un'amica, non preoccuparti"
"S-si, sono una sua amica, una compagna di università"
"Gli farò sapere che hai chiamato"
"Va bene, Ciao" riattacca.
Restituisco il telefono a mio cugino.
《Non ti chiamerà più》faccio spallucce.
《Puoi evitare d'immischiarti ogni tanto?!》.
《Perché ti arrabbi?》.
《Perché...non devi fare sempre di testa tua!》.
《Volevo solo aiutarti. Non lo farò più, scusa nevrotico!》esclamo, per poi andare via.
Ma guarda tu! Io provo a fare qualcosa di buono per lui, stupido sensibile, e finisce così?!
Mentre cammino mi scontro con qualcuno e alzo la testa.
《Scusa, zio Rick》.
《Che hai?》mi guarda.
《Niente》rispondo in fretta.
《Marlene?》.
《Non sono mia madre, zio. Non ho bisogno di qualcuno che mi stia sempre intorno. Io non sto male!》esclamo frustrata.
《Scusa amore, certe volte dimentico che avete bisogno dei vostri spazi》risponde sereno.
Sospiro, ora mi sento in colpa!
《Scusa, sono solo nervosa》.
《Fa niente amore, tanto sai che per qualunque cosa noi ci siamo》mi da un bacio sulla guancia e va via.
Mi calmo, forse me la sono presa per niente. È vero che dovrei immischiarmi di meno, ma quando si tratta della mia famiglia non ci riesco.

Una strana famiglia (L'amore prima di tutto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora