7. It's ᥲ bᥲd ιdᥱᥲ

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⚠️ ATTENZIONE ⚠️

Prima di iniziare con la lettura del capitolo vi chiedo gentilmente di riempire la stellina che trovate in fondo a sinistra.
So che molti di voi sono lettori silenziosi e neanche ci prestano attenzione ma per noi autrici è molto importante così come lo sono i commenti, non solo perché ci aiutano a capire quanti di voi sono coinvolti ma anche per sapere cosa ne pensate di ciò che scriviamo.
Banalmente, anche se non molto, è anche un modo per gratificarci e soprattutto per farci capire che il nostro duro lavoro e il nostro tempo, non sono vani.
Ora vi lascio alla lettura del capitolo.

Sempre ed immensamente vostra, Marty ♥️



Ivy

«Quindi fammi capire...» Esordì Leo passandomi i piatti. «Eri con Max e te lo sei ritrovato davanti?» Chiese con il sopracciglio alzato e le labbra curvate all'insù in un mezzo sorriso sornione.

Ecco che ci risiamo.

Oramai le mie vicissitudini con il maggiore degli James era diventata una sorta di barzelletta e la mia migliore amica si divertiva da morire a punzecchiarmi su questa situazione dalle sfumature oltremodo ridicole.

Annuii. «E' stato imbarazzante.» Risposi sbuffando. «E completamente fuori luogo.»

Leo si morse il labbro, a fatica riusciva a trattenere le risate e quando le sue spalle vibrarono, scosse la testa e scoppiò a ridere di gusto.

«E poi ha aspettato che uscissi dalla caffetteria giusto?»

Le pizzicai il braccio e annuii ancora una volta.

«Smettila di ridere. Non c'è niente di divertente in tutto questo.»

«Oh si invece.» Rise ancora più forte battendo il palmo della mano sul tavolino. «Stava marchiando il territorio, come i cani.» Constatò la mia migliore amica prendendo posto davanti a me tra le lacrime.

«Ti prego smettila, stiamo sfiorando il ridicolo. Dico sul serio.»

Sospirai sedendomi a mia volta.

Scivolai sulla sedia come un adolescente annoiato tra i banchi di scuola e gettai la testa all'indietro soffermandomi sulle rifiniture del soffitto di casa nostra.

Della serie sono disposta a qualunque cosa pur di non pensare ancora a quell'incontro spiacevole.

«Gli piaci, Ivy. Prima lo accetti e prima potrai goderti la cosa.»

«Non posso crederci Leo.» Rantolai. «Sembra che il mondo si sia messo contro di me, è assurdo.» Sbattei i piedi nudi sul marmo gelido, rispondendo con tono più alto del dovuto.

Maledizione, Leo aveva proprio ragione.

Mi sembrava di essere finita in uno di quei telefilm adolescenziali insopportabilmente trash che invece di concludersi con il primo - risparmiandoci l'agonia dei sequel - era diventata una vera e propria saga.

Lo stomacò prese a brontolare, tornai a sedermi composta sulla sedia e afferrai la caraffa di spremuta d'arancia.

«Quindi hai deciso di dargli una possibilità?»
Addentò una carota, masticò lentamente e tenne lo sguardo fisso su di me con la testa leggermente inclinata. «A Max intendo.»

𝐓𝐄𝐋𝐋 𝐌𝐄 𝐀 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓Where stories live. Discover now