18.

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Abbie Pov

Arrivati sul luogo della chiamata mi è impossibile non riconoscere la casa dove quella merda di famiglia ci maltrattava

A:“... com'è..."
Iida:“la conosci?"
A:“si"
Vicina:“Abbie? Come stai?"
A:“cos'è successo?"
Vicina:“tua nonna stamattina è venuta a chiedermi se conoscessi un buon tecnico per il forno, quando ha sentito il prezzo...mi ha dato della matta e che sapeva aggiustarlo da sola"
A:“eh....che novità"
Vicina:“ho sentito un esplosione"
Sir:“direi che non sapeva aggiustarlo"
D:“entriamo"

Dobbiamo per forza?

T:“Abbie"
Nana:“sappiamo che non vorresti, ma dobbiamo fare il nostro lavoro"
A:“si"

Hanno ragione, devo mettere da parte i miei sentimenti ora.
Indosso la maschera ed entriamo.

T:“VIGILI DEL FUOCO"
A:“tenente"

Mi faccio seguire fino in cucina, davanti a ciò che era il forno c'è un corpo.
Tolgo il guanto e sento il battito.

A:“Toshi"
T:“si?"
A:“non c'è più battito"
T:“chi viveva qui con lei?"
A:“mio padre e mio nonno"
T:“Sir, Nana, avete trovato qualcuno?"
Sir:“si due uomini svenuti per via del fumo, li stiamo portando fuori ora"
T:“perfetto, andiamo"

Usciamo dalla casa, mio nonno e mio padre vengono controllati da Helen e gli altri.

A:“La signora è deceduta, l'esplosione la presa in pieno"
Gt:“capisco"
D:“daranno ancora fastidio?"
A:“non lo so"

Spente le fiamme viene portato fuori il corpo della vecchia.

Iida:“Abbie, stai bene?"
A:“si...tranquillo"
Iida:“sicura?"
A:“si...sai...se lo meritava"
Iida:“non dire così, nessuno se lo...."
A:“Tenya, tu...non la conoscevi, hai visto di cosa è stata capace?"
Iida:“si lo so...però..."
A:“nessun però! Tu non sai che cosa ho dovuto sopportare per anni!"

Risalgo sul camion della squadra.

Nana:“Abbie, Iida non se l'è meritata una risposta così"
A:“....non volevo... è solo che...ho dovuto sopportare di tutto..."
Nana:“lo capisco, ma non puoi saltare addosso così ad Iida"
A:“....ho sbagliato, appena tornati in caserma mi scuso"
T:“sarà meglio"

Rientrati in caserma..

A:“Tenya"
Iida:“si?"
A:“mi dispiace per prima"
Iida:“tranquilla"
A:“sicuro?"
Iida:“nessuno di noi sa cosa hai passato, non l'hai mai raccontato a nessuno"
A:“non mi va di raccontarlo"
Iida:“guarda che con me..."
A:“non mi va di ricordare, il passato è passato"
Iida:“Abbie"
A:“Tenya"
Shirakumo:“Oboro! Comunque Iida, ti sta cercando Sorahiko"
Iida:“vado, parliamo dopo Abbie"

Corre via mentre Shirakumo sistema le bombole d'ossigeno.

A:“potremmo tornare a casa?"
Shirakumo:“ah boh, ma penso di sì"
A:“Shirakumo"
Shirakumo:“si?"
A:“perché sei voluto diventare un vigile del fuoco?"
Shirakumo:“una domanda così all'improvviso...credo perché l'unica cosa che ricordo dopo l'esplosione è stata la divisa dei vigili del fuoco"
H:“Oboro!"
Shirakumo:“sono qui"
H:“hai..."
Shirakumo:“guarda nel mio armadietto"
H:“grazie"

Corre via.

Iida:“Abbie!"
A:“ohy"
Iida:“sono candidato come tenente!"
A:“eeeeh? Davvero?"
Iida:“si!"

Mi prende in braccio e mi bacia.

Helen Pov

D:“Helen"
H:“ah?"
Is:“Helen?"
H:“Ohy ma non chiamatemi in due, che succede?"
Is:“una chiamata"
H:“MA SISTEMARE L'AUTOPARLANTE DELLA CAMERATA NO?"
D:“abbiamo chiamato il tecnico"
H:“ok arrivo"

Saliamo in ambulanza, arrivati sul luogo della chiamata...

Signora:“m-mia figlia"

Ci fa entrare in cucina, una ragazza sui sedici anni ha le mani completamente rosse e sporche di sangue.

Ragazza:“s-stavo lavando i piatti, all'improvviso le mani hanno cominciato a bruciare e a prudere"
H:“è una bruttissima reazione allergica"
Signora:“reazione allergica?"
Is:“non usi i guanti per lavare i piatti vero?"
Ragazza:“n-no"
H:“il detersivo può creare questo tipo di problemi"

Le asciugo le mani con una garza.

H:“va portata in ospedale, la le daranno la cura"
Is:“e non lavarli mai più senza guanti"
Ragazza:“s-si"

La portiamo in ospedale e torniamo in caserma.

Is:“Kacchan?"
K:“finalmente, hanno accettato la proposta per la casa"
Is:“eeeeh?"

Corrono dentro lasciandomi li.

H:“oh bhe certo"

Sistemo l'ambulanza e rientro anche io.

D:“Helen"
H:“si?"
D:“vieni"

Mi prende per mano portandomi alle docce.

H:“sei uno sporcaccione"
D:“mmh forse"

Mi bacia, sempre più appassionatamente, finiamo così per farlo nelle docce.

H:“c'era davvero bisogno di tapparmi la bocca?"
D:“ti conosco"
H:“ahahah"
D:“sai pensavo"
H:“si?"
D:“dovremmo cominciare a organizzare la cerimonia"
H:“oooh"
T:“Izuku, carte da firmare"
D:“rovini i bei momenti"
H:“ne parliamo dopo dai"

Li bacio la guancia e vado alle altre.

Is:“dove sei sparita?"
H:“doccia"
Nana:“E che doccia"
H:“eh?"
G:“il succhiotto, si vede"

Mi copro il segno con una mano, lo sapevo che si sarebbe visto!

Nana:“ahahah anche io e Sorahiko..."
G:“eh?!"
A:“nelle docce?"
Nana:“....si, ma si parla di tanti anni fa ahahah"
Is:“ci sconvolgi così!"
H:“esatto!"
Eri:“maaa"
H:“arrivo"

La prendo in braccio e la cullo.

A:“quel coso non ne vorrei mai uno"
H:“neanche se fosse di Iida?"
A:“un mini Iida?"
Is:“oddio sarebbe carino"
G:“sarebbe adorabile!"
A:“voi dite? E se nascesse più simile a me?"
Nana:“che male c'è?"
H:“esatto, guarda eri, è identica a me caratterialmente"
A:“ma non l'hai adottata?"
H:“è identica a me"
Is:“vero, due ingorde"
H:“non solo per quello dai!"
Eri:“aaah"

Eri allunga una manina verso Abbie e le prende la giacca.

A:“ciao piccola, ma no"
H:“non ti molla, dai prendila"
A:“no no"
H:“non ti mangia"

Finalmente la prende in braccio, anche se il suo disagio è percepibile.

Iida:“saresti una bellissima mamma sai abbie?"

Ora non è a disagio, ora è esplosa.

Fine capitolo 18
Al prossimo capitolo~

Tokyo FireWhere stories live. Discover now