In un luogo dove la malavita prevale, un agente sotto copertura di nome Lee Felix cerca di risolvere alcuni dei casi più oscuri della città.
Rapimenti, omicidi, sparizioni, da quando una nuova banda di criminali ha fatto la sua comparsa in città, l...
Nel silenzio tombale della notte, il ragazzo fece schioccare l'anello metallico di un lucchetto col pollice della mano destra; lo faceva sempre quando era nervoso o quando doveva pensare, serviva stranamente a farlo concentrare. Lo ripose nuovamente in tasca, salendo gli scalini che lo separavano dall'ultimo piano del grattacielo. L'edificio era ancora in costruzione eppure sembrava che stessero lavorando per smantellarlo, viste le tende in plastica svolazzanti tra una colonna di cemento spoglia e l'altra e le tubature esposte.
Le vetrate erano a mala pena saldate sul lato est del grattacielo, mentre nell'ala opposta, ancora non erano state nemmeno installate.
Il vento aveva quindi libero accesso all'interno dell'edificio e spostava di tanto in tanto le cortine di plastica intorno a lui, distraendolo costantemente.
Felix sapeva che qualcuno si nascondeva all'ultimo piano, doveva solamente scovarlo prima che l'altro facesse lo stesso con lui.
In quella partita di guardie e ladri all'ultimo sangue, solamente uno dei due poteva uscirne vincitore.
Con la mano sul fianco, pronta ad estrarre la pistola in caso di pericolo, il biondo si mosse silenzioso schivando le travi impolverate sul pavimento.
Si guardò intorno, continuando a camminare, mantenendo la schiena bassa ed un passo furtivo.
Si voltò di scatto notando con la coda dell'occhio, una sagoma passare dietro la tenda semitrasparente alle sue spalle.
Era sicuro che qualcosa fosse passato di lì, ma allora perché sentiva come se qualcuno gli stesse col fiato sul collo? Felix si paralizzò sul posto e spalancò gli occhi quando si accorse della sua presenza al suo fianco.
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« Eri così vicino agente Lee »
Sussurrò al suo orecchio il ragazzo dai capelli rossi fremendo per l'adrenalina.
Felix tentò di reagire, ma la mano del criminale si fiondò per prima sul suo collo e lo sbatté con violenza contro la sottile lamina di vetro che si incrinò leggermente.
« Ho sempre pensato tu non fossi un poliziotto ordinario »
Disse passandosi la lingua sulle labbra carnose.
« Mi hai persino raggiunto fin qui, nessuno si era mai spinto a tanto »
Continuò stringendo la presa, bloccando la sua mano intenta a prendere la pistola.
« E senza morire »
Aggiunse.
« Hai persino bloccato i miei contatti e arrestato alcuni dei miei migliori sottoposti »
Rise istericamente avvicinandosi al viso del biondo, mentre con la mano sfilava la pistola dal suo fodero.
« Ma c'è una fine a tutto, persino a questo gioco divertente e siccome il vincitore può essere solamente uno, direi che per te è arrivata l'ora di abbandonare la partita »
« Perché? »
Prese finalmente parola Felix.
« Perché fai tutto questo? »
Il ragazzo dai capelli rosso cremisi si grattò la tempia con la punta della pistola e dopo aver piegato il capo con uno sguardo da psicopatico, rispose:
« Perché è divertente »
Dopo di che sparò un proiettile dritto alla vetrata, che si frantumò in mille pezzi e portò con sé nel vuoto il corpo di Lee Felix.
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Premessa dell'autrice: chiaramente questa storia è frutto della mia interpretazione del trailer di oddinary, non credo, né pretendo che la storia segua lo stesso filo logico, semplicemente il video mi ha ispirato a creare una storia thriller psicologica che col tempo, spero possiate apprezzare. Sicuramente non aggiornerò velocemente perché presa dalla Minsung in corso, ma per ora volevo stuzzicarvi con un prologo abbastanza angosciante.
