Capitolo 14

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"Se ti dico che vestito così sei proprio un gran figo, Toby, mica pensi che ci stia provando con te? Perché, okay, sei molto carino ma sei mio amico e penso che a letto saremmo davvero incompatibili."

Toby sospirò e alzò per la millesima volta gli occhi al cielo. "Hai la capacità di trasformare un semplice complimento in un monologo, Seb. Grazie, anche tu sei molto bello," gli rispose, sinceramente.

Seb gli fece un occhiolino, sorridendo fino a farsi sbucare due fossette sulle guance. "Ooh, ma grazie!"

Toby scosse il capo e abbozzò anche lui un mezzo sorriso perché quel tipo era davvero tutto strambo.

Era consapevole, però, che quella sera sia lui che Seb erano uno spettacolo per gli occhi. Ogni tanto faceva bene essere un pizzico vanitosi e mandare a quel paese le insicurezze per provare a sentirsi un po' meglio con sé stessi.

Seb si era procurato un paio di stetson da solo Dio sapeva dove che avevano completato i loro outfit da cowboys un po' rivisitati.

Seb indossava dei semplici jeans dal lavaggio chiaro ma abbastanza attillati, una camicia a quadri e degli autentici texani beige. Aveva truccato i suoi occhi azzurri, rendendoli lunghi e affilati,  con della matita nera.

Stava davvero bene e molto probabilmente quella sera avrebbe fatto girare la testa a molti uomini.

Toby, invece, aveva indossato una camicia a quadri bianchi e rosa che si abbinava perfettamente ai capelli di Seb e che aveva infilato nello stesso paio di pantaloni in similpelle che aveva indossato anche quella sera a cena a casa di Thomas.

Thomas... sarebbe stato meglio che Toby avesse iniziato ad evitare di pensare a lui e al pranzo dell'indomani altrimenti quella sera non si sarebbe divertito per nulla.

Non aveva intenzione di rimorchiare nessuno, come gli aveva proposto Seb, voleva solo passare una serata spensierata da ventenne con un suo amico - più o meno - bevendo uno stupido cocktail analcolico.

Ah, oltretutto, per completare il suo vestiario da cowboy aveva calzato un paio di stivali che aveva rubato a sua sorella Diana dato che il destino aveva voluto che avessero lo stesso numero di scarpe.

Uno dei pochi benefici del non essere proprio una pertica.

Mentre facevano la fila per entrare al Red Moon, qualche ragazzo aveva tentato di attaccare bottone con loro due, ma l'unico che gli aveva dato corda, ovviamente, era stato Seb perché quel ragazzo era socievole e chiacchierone di natura.

Una volta entrati, finalmente, le narici di Toby furono assalite da un forte odore di maschio misto a sudore, colonia e alcol.

La musica era altissima e il bancone pieno di uomini vestiti da cowboys in attesa di essere serviti da dei barristi che erano un vero spettacolo per gli occhi.

Erano a petto nudo e indossavano solamente degli stetson e dei jeans.

Toby aveva adocchiato anche alcuni ragazzi che dovevano avere al massimo uno o due anni in più di lui, i quali avevano preferito optare per dei pantaloncini di jeans, probabilmente da donna, per mettere in mostra le lunghe gambe depilate e il culo a pesca anche se faceva freddo.

Okay, a lui piaceva il rosa e il viola e ogni tanto si truccava gli occhi come quella sera, non giudicava assolutamente quei ragazzi, ma preferiva avere qualche pelo sulle gambe piuttosto che soffrire facendosi una ceretta.

Una volta sua sorella Diana aveva provato a fargli la ceretta sotto le ascelle e non era stata per nulla una bella esperienza.

Nossignore, Toby preferiva i peli alla sofferenza. Non era così masochista.

Paura del buio (Red Moon Saga 4)Where stories live. Discover now