Capitolo 8

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Toby non era per nulla abituato a quella versione di Thomas 2.0.

Lui era abituato ad aggredire e ad essere aggredito, mentre quella nuova versione gentile del veterinario gli sembrava... strana.

Tutta quella situazione era decisamente ambigua e puzzava.

Cioè, Thomas non puzzava: lui emanava sempre un odore divino di maschio pulito anche quando fumava.

La situazione che si era creata puzzava, quella cena così tranquilla puzzava. Non Thomas, assolutamente.

Spesso, Toby aveva fatto fatica, anche quando era stato incazzato nero con lui, a non appicciare il naso contro il suo collo per sniffare quell'odore meraviglioso, facendo uscire quel suo piccolo lato da maniaco che balzava fuori solo con il veterinario.

Cercava di tenerlo ben nascosto, quel suo fare da maniaco, nei meandri sperduti della sua mente contorta perché non voleva dare modo a Thomas di pensare che a Toby la sua persona alta, muscolosa e prestante piacesse.

Nossignore. Non sia mai.

Mentre procedeva a spazzolarsi dal piatto quella lasagna vegetariana sorprendentemente buona, Toby continuava a tenere sotto controllo ogni singolo movimento del veterinario che aveva conosciuto due anni prima, quando suo padre lo aveva scelto tra le decine e decine di curriculum che erano stati inviati all'Animal's Planet.

Durante quei due anni trascorsi, Toby e Thomas avevano litigato, si erano odiati con tutto il cuore, si erano messi la lingua in bocca e avevano scopato.

Un paio di volte.

Non c'era stato amore o alcuna forma di gentilezza durante quegli amplessi frenetici, ma Toby, dopo che era finito tutto, si era sentito svuotato, usato, ma anche soddisfatto sessualmente.

In poche parole e detto francamente: Thomas lo aveva scopato proprio come lui desiderava.

Cercava, però, di non pensare troppo a quanto lo avesse ferito quando se ne era uscito tristemente con quelle sue orrende affermazioni da omosessuale represso.

"Io non sono gay, è stato uno scivolone," aveva affermato il giorno che Toby gli aveva rinfacciato quella prima volta che avevano fatto sesso nell'auto del veterinario, dopo una delle loro rabbiose e abituali litigate.

Sì, Thomas per sbaglio è scivolato nel mio culo, aveva pensato spesso Toby, facendo uscire fuori la sua dialettica impeccabile e priva di volgarità.

Per non parlare della seconda e ultima volta che avevano scopato nel magazzino dell'Animal's Planet.

Se li avesse scovati suo padre come minimo gli avrebbero causato un infarto fulminante.

"A cosa stai pensando? Mi fissi come se volessi infilzarmi gli occhi con la forchetta o saltarmi addosso," affermò Thomas, tenendo le labbra rosse inarcate verso destra, in uno di quei suoi consueti e odiosi sogghigni.

Toby in due anni era certo di non aver mai visto quel ragazzo dagli occhi azzurri e quasi sempre tristi sorridere.

Non che lui fosse stato sempre felice e sorridente. Sapeva di avere l'animo di un esattore delle tasse e il senso dell'umorismo di un porcospino quando si impegnava particolarmente.

"Se c'è una cosa che non rovinerei mai sono proprio quei fastidiosi occhi azzurri che Madre Natura ti ha donato. Al massimo, userei la forchetta per fare uno spiedino con le tue palle," replicò Toby.

Thomas socchiuse un attimo gli occhi, facendo tremolare palpebre e ciglia folte, poi li riaprì e rispose: "Per un attimo mi sono immaginato il dolore che proverei nel caso in cui tu decidessi di castrarmi."

Paura del buio (Red Moon Saga 4)Where stories live. Discover now