Capitolo 5

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Mentre Thomas era in attesa del prossimo paziente, si stringeva con una mano il pacchetto di sigarette da sopra la tasca dei jeans.

Era nervoso, come al solito, e aveva una necessità quasi dolorosa di uscire fuori sul retro per andarsi a fumare una tanto agognata sigaretta.

Si era promesso mille volte di smettere di fumare, ma ogni volta che trascorreva un paio di giorni senza tormentare i suoi polmoni con la nicotina finiva per mandare tutti i suoi sforzi all'aria per colpa dell'agitazione che gli causava quel ricciolino demoniaco.

Lanciò uno sguardo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, verso il canile. Notò subito il cappellino da baseball che il figlio del suo capo indossava per mantenersi quella chioma meravigliosa di capelli ricci e soffici quando lavorava tra i cani.

Toby Clark era tanto bello quanto problematico.

Thomas se lo ripeteva tutti giorni di doverlo lasciare in pace. Sapeva che quel ragazzino aveva bisogno di una persona accanto che gli facesse bene. Beh, sapeva anche che quella persona non era lui.

Dopo l'esperienza al Centro Veterani, Toby lo evitava ancor più di prima di quel giorno che si era fatto scoprire mentre lo controllava.

Toby, effettivamente, faceva bene a stargli alla larga perché Thomas tanto apposto con la testa non ci stava.

Aveva scoperto da Michael che il Centro Veterani era proprietà federale, ma era gestito da Ashley e Dylan Turner, rispettivamente madre e fratello maggiore di Sebastian Turner, il ragazzo con i capelli mezzi rosa che era in compagnia di Toby quel giorno e che, casualmente, già conosceva perché aveva curato il suo Golden Retriever da una brutta intossicazione alimentare.

Dal dottor Samuel, invece, era venuto a conoscenza della collaborazione che a breve ci sarebbe stata tra l'Animal's Planet e il Centro Veterani per delle sedute di pet therapy agli ex militari che frequentavano quel luogo.

Ecco risolto il mistero della presenza di Toby in compagnia di Sebastian. Sarebbe stato proprio lui, infatti, a doversi occupare due giorni alla settimana di portare i cani più adatti al Centro Veterani per la terapia.

"Ehi, Ciclope! Mi sembri pensieroso più del solito."

Thomas si voltò di scatto verso quella voce familiare e si ritrovò davanti proprio quel combina guai di Ryan Carter con Lucky al guinzaglio.

"Ryan. È sempre un dispiacere vederti," replicò Thomas mentre si abbassava per accarezzare la testa pelosa di Lucky.

Thomas si ritrovava spesso a ringraziare l'esistenza degli esseri animali, che indubbiamente erano migliori degli esseri umani.

"Penso lo stesso del tuo brutto grugno, Thomas," rispose Ryan, passandosi con disinvoltura una mano tra i capelli biondi.

Ryan Carter era un ragazzo bellissimo, sensuale e sempre sorridente. Il genere di ragazzo che avrebbe visto bene anche accanto a Toby.

Infatti, quando lui e Logan avevano iniziato a frequentare l'Animal's Planet per fare volontariato aveva spesso ascoltato Toby flirtare con Ryan, per poi arrendersi una volta venuto a conoscenza che i due erano fidanzati.

Scosse il capo leggermente per levarsi dalla testa quei pensieri fastidiosi e si riconcentrò su Lucky.

"Sei venuto per il controllo mensile di Lucky?" domandò al ragazzo.

Ryan annuì e mise Lucky sul bancone in acciaio per le visite. "Il signorino mangia bene, fa tanta pipì e tanta popò puzzolente. Lo facciamo passeggiare ogni giorno, sembra abbia raggiunto finalmente il giusto peso e il pelo sta crescendo bene. Per di più, ha iniziato ad odorare i sederini alle cagnoline," disse, poi grattò tra le orecchie del cane e aggiunse: "Degno figlio di suo padre."

Paura del buio (Red Moon Saga 4)Where stories live. Discover now