29. Per il suo bene

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Un ruggito mi riporta alla realtà e scosto il corpo per potermi sollevare, stringendo la mano attorno al braccio leso. Punto lo sguardo su una ragazza riversa al suolo con uno scorcio sul petto e mi impongo di distogliere lo sguardo per concentrarmi su chi è ancora vivo. Una selezionata sta fronteggiando un felino a pochi metri di distanza e, prima di raggiungerla per aiutarla, verifico che Dalia stia bene: è ferma al centro dell'arena con un gruppo di ragazze e con Hollis.

Sfreccio verso la ragazza e vedo nitidamente quando l'animale gli afferra il braccio, facendole cadere la forcina. Aumento il passo, ma qualcun altro arriva prima di me, colpendo la pantera di sorpresa.

Mi avvicino con andatura più moderata, mentre scruto sbigottita il principe con il fiatone. Lui controlla le condizioni della ragazza che, dopo un veloce ringraziamento, si dirige verso il centro dell'arena.

«Ashton, perché è venuto?»

Alza i suoi occhi scuri sui miei e l'angolo della bocca si solleva leggermente. «Aiuto i miei fratelli. Non potevo rimanere a guardare.»

«Per loro ne vale la pena.»

«Assolutamente sì.» Mi soppesa con lo sguardo per qualche altro secondo prima di voltarsi e guardare la situazione.

Nessuna delle altre pantere sembra essere ancora in vita, ma il numero delle ragazze distese al suolo è aumentato. Stringo i pugni e conto le selezionate sopravvissute. Oltre me, sono rimaste in quattro: due ragazze del gruppo di Hollis e due di quello di Loto.

«È finita?» domando a Ashton con il respiro spezzato.

Osservo la sua mascella irrigidirsi, preannunciando nulla di buono. «Manca lo scontro finale.»

La terra inizia a tremare e delle siepi emergono dalla superficie, facendoci indietreggiare fino al perimetro dell'arena. Un fischio assordante mi fa coprire le orecchie fino a quando tutto ritorna immobile, accompagnato da un un silenzio sinistro che mi fa accapponare la pelle.

«Dalia!» urlo, e il suono della mia voce si propaga come un eco inquietante in tutta la cavità, ma non ricevo nessuna risposta.

Vado verso una delle insenature di partenza del labirinto e mi volto verso Ashton. «Dobbiamo cercarli ed è meglio se ci dividiamo per avere più possibilità.»

Lui annuisce, tuttavia intuisco che qualcosa lo turba dal pugno chiuso e stretto.

«C'è qualcosa che vorrebbe dirmi?»

«Se dovesse trovare Hollis o Loto prima di me, prometta di portarli fuori di qui.» Usa un tono neutro, eppure riesco a percepire la sua preoccupazione.

«La stessa cosa chiedo a lei se dovesse incontrare Dalia.»

Allunga la mano verso di me per sigillare l'accordo, ma quando stendo le dita per stringere le sue, mi circonda le spalle con un braccio per stringermi a sé, cogliendomi completamente di sorpresa.

«Sono contento di averla conosciuta, non sa quanto.» Aumenta la stretta ancora un po' e porta la sua bocca vicino al mio orecchio. «Stia attenta a dove mette i piedi.»

Lascia la presa e si immerge nel labirinto, lasciandomi interdetta a osservarlo mentre va via.

Impongo alle mie gambe di muoversi ed entro anche io, orientandomi con la cavità per andare verso la zona centrale dove ho visto tutti l'ultima volta. Raggiungo una delle aree rettangolari e, prima di accedere, controllo che non ci sia nessuno degli altri gruppi.

Oltrepasso la zona e mi ritrovo di fronte un tragitto lineare, molto più lungo dei precedenti. Rallento il passo e scruto il terreno per accertarmi di non calpestare nulla di sospetto.

Iris - Il regno di FloraWhere stories live. Discover now