Inari

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"Finalmente, ti ho trovato"

"Komaru, oppure dovrei chiamarti Haku... Kohaku!"
Si girò verso di me, rimase immobile. Io mi avvicinai, lo abbracciai.

"Tu non hai idea di quanto ho sofferto! Non sai le notti insonni che ho passato pensando di dover crescere mia figlia da sola, di dover crescere mia figlia senza un padre."

Lui mi baciò senza dire nulla. Ma in quel bacio percepivo tutte le sue emozioni, il suo dolore.
Fu interminabile.

Venne la sera ed Haku mi accompagnò al tempio.
Dormimmo insieme. fino alla mattina dopo rimase a toccare la mia pancia.

"Che bel nome, anche se avrei preferito darglielo io stesso."

"Mi dispiace dovevi pensarci prima!!"

Quelli furono momenti indimenticabili ma dopo il sereno c'è sempre la tempesta.
E la tempesta arrivò con Inari.

Stavo preparato degli Onighiri quando sentì dei dolori.
Zeniba ed Haku mi portarono al lago. Riacquisirono i poteri. Zeniba doveva farmi un incantesimo per sentite meno dolore e Haku doveva dargli la benedizione dei dio.
Anche se provavo meno dolore le fitte erano lancinanti. Partorire un semidio non era facile, tuttalpiù se a partorire era un'umana. Vedevo Kohaku davanti a me preoccupato . Minuti interminabili che finirono con un grande sorriso.
Inari era nata. Aveva gli occhi di Haku... verdi smeraldo e dei ciuffetti di capelli nero corvino.

Non feci in tempo a guardare Haku che dietro comparve lei, Yubaba.

Il ritorno alla  Città Incantata Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon