Trasformazione

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"Nonnina... mi faresti un favore?"

Stavamo tornando verso casa quando mi venne in mente una cosa!

"So che è una domanda particolare, ma... con i tuoi poteri mi potresti sistemare un po'?"

Zeniba mi guardò

" Chihiro ma per chi mi hai preso per il genio della lambada! La magia deve essere usata con moderazione! Non prendere esempio da mia sorella."

"Assolutamente no! Il fatto è... che rispetto alle altre ragazze che si truccavano e vestivano, io non mi sono mai interessata al mio aspetto.
Ora vorrei essere bella! Vorrei vedere nei suoi occhi lo stupore! Voglio fargli provare quello che provo io ogni volta che lo guardo!"

Zeniba rimase per un po' soprappensiero per poi rispondere:

"Piccolina, lo farò solo per te!"

Ritornammo da Kohaku e senza volto, che erano intenti a sorseggiare del tè... devo essere sincera, un po' mi vergognavo. I capelli mi cadevano mossi dietro le spalle; Non li avevo mai avuti così morbidi.
Addosso indossavo uno yukata rosso!
Mi sentivo osservata ma cercavo di fare la disinvolta.
Avevo deciso che se non era lui a fare il primo passo allora sarei stata io! Potevo contare sulle mie doti femminili per cercare di renderlo più debole.

Kohaku continuava a guardarmi. Chissà cosa pensava.
Ad un tratto sentii un forte vento alle mie spalle che mi fece volare i capelli in avanti.
Era un vento strano; era caldo.
Forse era stata Zeniba a provocarlo con la magia, ma Haku continuava a fissarmi con fare sospetto! Non è che era stato lui?! Perché si diverte così tanto a confondermi.

"Kohaku cosa ne pensi di Chihiro, non è ancora più bella cosi?!"

Diventai completamente rossa in viso, penso che lo abbia notato anche lui dato che si alzò e disse:

"Che ne direste se preparo anche a voi un po' di?"

"Abbiamo l'onore di assaggiare il tè preparato dal sommo Kohaku! Mi dispiace ma io preferisco qualcosa di più forte. Puoi accontentare questa povera anziana?"

"Ho solo sake"

" Aggiudicato il sake... anche tu Chihiro, giusto?"

"Ehm... "

Cercai l'approvazione di Haku ma non riuscivo ad incontrare il suo sguardo.

"Ok, va bene."

Mentre Haku versava il sakè nei bicchieri, io osservavo i movimenti di senza volto intento a pulire delle erbe mediche prese nel bosco.

"Ti trovi bene a vivere con Zeniba! Vedo che hai imparato molte cose."

Lui continuava a svolgere il suo lavoro.

"Tieni!"

Mi girai, e notai che gli occhi di Haku erano rivolti verso le mie gambe. Non riuscivo a capire. Quando volsi lo sguardo verso il basso  mi resi conto che lo yukata era scivolato verso il basso tanto da mettere in mostra metà della coscia.
Non poteva accadere cosa peggiore! Cercai di coprirmi subito ma lui tolse lo sguardo.

"Grazie."

Ormai era giunta la sera, non mi sentivo molto bene, la testa mi girava vorticosamente.

"Chihiro, sappi che sarò sempre al tuo fianco. Non dimenticarti di me!"

"Nonnina... mi mancherai. Spero che un giorno ci potremo rincontrare.

"Lo spero anche io, piccolina. E tu kohaku, trattala bene!"

Prima di andarsene Zeniba mi diete un sacchetto.

"È per questa sera!"

Non avevo la più pallida idea di cosa ci fosse dentro!
Non feci in tempo ad alzare la testa che già se ne erano andati. Non avevo neache salutato senza volto.

Non sapevo per quale motivo, ma non riuscivo a tenermi in piedi. Andai in bagno e mi resi conto di avere ancora in mano la busta che mi aveva dato Zeniba.
L'aprii e dentro vi era un vestito rosso come lo yukata che indossavo. Lo provai; aveva una scollatura che mi arrivava quasi all'ombelico. Lasciava trasparire la parte centrale del petto.
Era molto corto, ma per fortuna non era stretto, anzi scendeva morbido sui fianchi.

Uscii dal bagno e seduto sul patio c'era Haku.
Anche lui si era tolto lo yukata ed indossava dei pantaloncini sportivi blu, con una maglietta bianca.
Mi avvicinai barcollando.
Non riuscivo a controllare i miei movimenti.
Appena mi vide sgranò gli occhi.
Mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe e guardandolo negli occhi gli dissi:

"Ora sei mio!"

Il ritorno alla  Città Incantata Where stories live. Discover now