Non si aspettava, però, di vederlo in compagnia di un altro ragazzo stravagante come lui che chiacchierava a macchinetta al suo fianco mentre Toby si limitava a fulminarlo con lo sguardo.

"Chi diavolo è quel tipo?" borbottò Thomas tra sé e sé.

Vide i due ragazzi salire a bordo di una Toyota bordeaux e Thomas era sicurissimo fosse di quel tipo sospetto con la testa mezza rosa perché Toby usava i mezzi pubblici per venire al college.

Non aveva ancora una macchina sua e quando poteva utilizzava la jeep del padre.

"Ma che cazzo..." continuò a borbottare come un pazzo squilibrato mentre, velocemente e continuando a tenere sotto controllo quella Toyota, si infilò il casco il testa e salì a bordo della sua moto.

Per la prima volta in vita sua Thomas si mise a seguire un automobile, nemmeno si trovasse in un film di spionaggio scadente.

Fece attenzione a non farsi scoprire mentre continuò a seguire quell'auto guidata da quel tipo che avrebbe scuoiato vivo se anche solo avesse provato a torcere un capello a Toby.

Gesù Cristo, sto uscendo proprio fuori di testa, pensò.

Il suo inseguimento terminò dopo poco più di dieci minuti. Parcheggiò la moto distante dalla Toyota quanto bastava per non farsi riconoscere dal ricciolino demoniaco.

Osservò attentamente uscire da quell'auto sospetta sia Toby, perennemente infastidito, e il tizio con la testa mezza rosa che continuava a sorridere come se nulla al mondo lo turbasse.

Si fermarono dinnanzi ad un istituto dalle pareti bianche. Il ragazzo bicolore continuò a chiacchierare e a gesticolare animatamente davanti le porte di quell'edificio mentre Toby lo ascoltava con la fronte crucciata.

Thomas fece viaggiare lo sguardo dai due ragazzi all'insegna posta sopra le porte da dove entravano e uscivano altre persone.

Centro Veterani di Rockford

Thomas davvero non riusciva a capire che diavolo ci facessero quei ragazzi lì.

Dopo essere stati qualche minuto a parlottare, Toby annuì un paio di volte anche se sul viso aveva quella sua classica espressione annoiata ed infastidita.

Il ragazzo saltellò sul posto, entusiasta, ed insieme si infilarono in quell'edificio.

"Che cazzo," bofonchiò Thomas mentre velocemente prese il suo cellulare per inviare un messaggio a Michael.

Cosa sai del Centro Veterani di Rockford?

Michael rispose immediatamente, come sempre.

Dammi mezz'ora per scoprire qualche informazione. Nel mentre, ti consiglio di iniziare a dirmi per quale motivo ti interessa sapere di quel luogo.

Michael era molto intelligente. Fin troppo intelligente, forse. Thomas lo avrebbe visto benissimo a lavorare per la NASA, invece, che alla gestione di un locale gay con spettacoli di spogliarellisti annessi.

Per di più, era un mezzo hacker e in qualche modo riusciva a sapere tutto di tutti e di ogni cosa presente nella sua città.

Era inquietante.

Paura del buio (Red Moon Saga 4)Where stories live. Discover now