8. Heartbreak Girl

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Potrei farvi soffrire e non aggiornare per settimane. Purtroppo non ho altro di meglio da fare se non scrivere. Questa volta vi va di lusso.
Bi boglio bene bambine mie ❤❤
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14/08/2014 +31

Ehi Luke!
È già passato così tanto tempo? Dio mio, non mi sembra vero... Sembra ieri che ti stringevo forte e tu ti addormentavi sulla mia spalla.
Questa notte mi è venuto in mente un giorno in cui eravamo sul divano e io ti ho baciato il collo. Cazzo Luke, ti avrei violato sul momento se solo tu non fossi stato il mio migliore amico!
Che poi, lasciati dire una cosa, l'ho sempre saputo ch'eri geloso di James. Dai, era evidente Luca!
E lo facevi a posta a farmi ingelosire a morte quando mi chiamavi dicendomi che il tuo cuore soffriva, che non avresti mai superato lei che ti dimenticava. E poi finivi per piangere e io finivo per mentirti. Diamine, ero così preso da tutto quello che facevi!
Dicevo? Ah sì, finivo sempre per dirti ciò che volevi sentirti dire, non eri ancora pronto.
Potrei dedicare ogni canzone che scrivo a te, l'unico che non vedeva mai la verità, che io potevo far finire il tuo dolore, che io ero la tua cura... ragazzo dal cuore spezzato. Anzi, se io scrivessi una canzone su questo, probabilmente, la chiamerei "Ragazza dal cuore spezzato", e tu sai perché... Luca.
Comunque, ora faccio il serio. Sono felicissimo perché ieri James mi ha chiamato e si è scusato per avermi lasciato. Ha detto che con la morte della sorellina si era sentito perso, si sentiva sconfitto dopo aver combattuto un'animata battaglia insieme a lei. Alla fine hanno perso tutti, Luke.
James ha detto di amarmi, mi ha chiesto di tornare ad essere il suo ragazzo. Io ho accettato.
Dopo io e lui dobbiamo vederci. Amico mio, mi ci vorrebbe uno dei tuoi abbracci perché adesso sto sudando freddo e sono ansioso da morire.
Alla fine Luke, James potrebbe aiutarmi a superare il dolore. Forse è lui che dovrebbe dedicarmi quella canzone.
È divertente, no? Lui dovrebbe dedicarla a me e io continuerei a dedicarla a te.
Mi hai fottutamente stregato, Lucas Robert Hemmings.

Michael fece gli stessi e ormai monotoni gesti. Chiuse il quadernino e se lo portò al petto. Rimase così per un lungo tempo indeterminato a studiare il bianco soffitto.
«Ho conosciuto una bambina in Paradiso. Si chiama Sofia» confessò Luke, sedutogli accanto sul divano. «Oh Mikey, se tu la conoscessi sono sicuro che l'ameresti alla follia!»
Michael sospirò, passandosi una mano tra i capelli biondo cenere. Li aveva fatti tornare del loro colore naturale. Luke lo guardò e si accorse che non lo vedeva in quel modo da quando aveva quindici anni, era strano.
«Comunque, lo sai, quel James non mi piace affatto! Insomma, ti molla, ti riprende. Oh, non sei una giocattolo, Michael, sveglia!»
Luke schioccò due volte le dita davanti alla faccia di Michael che non mosse un muscolo, al che l'angelo sospirò, iniziando anche lui a fissare il soffitto.
«Ho bisogno di dirtele Michael, intendo tutte le cose che non ti ho mai detto. Ti prego, è così difficile...» Si passò le mani sul viso in maniera frustrata. «Ho bisogno che tu mi senta, Mikey.»
Luke si girò a guardarlo, quanto era perfetto, il suo profilo era meraviglioso. Diamine. Aveva anche un accenno di barbetta che gli stava crescendo, rendendolo solo più sexy.
«E che cazzo, Michael potresti per un attimo far finta che io sia fisicamente qui per non farmi sentire un idiota che parla da solo?» sbraitò il biondo, accigliandosi mentre gesticolava scompostamente.
«Mi manchi Luke» sussurrò Michael, finalmente.
«Oh, grazie!» esclamò l'altro con ironia, poi si rimise composto a sedere. «Comunque, mi manchi anche tu testa di cazzo.»
Michael sorrise come se lo avesse sentito e Luke quasi perse un battito, lo avrebbe perso davvero se ne avesse avuto ancora qualcuno. Poi sorrise anche lui e si beò di essere lì e di poterlo fissare senza che Michael rompesse le scatole o finisse per baciargli il collo. Anche se gli piaceva quando Michael gli baciava il collo, anzi lo amava e cavolo, quanto gli mancava!
Mentre la sua mente stava cercando di scacciare la sensazione che aveva provato quando le labbra di Michael erano sulla sua pelle, il campanello aveva suonato. Luke tornò nel mondo reale e vide Mikey passargli davanti, sistemandosi la maglia, per andare ad aprire.
Il biondo non mosse un muscolo, rimase lì a fissarsi le unghie e a sentire la gelosia crescere dentro al suo stomaco. Anche se in realtà lui non poteva provare gelosia perché tutte le emozioni erano morte insieme a lui, lasciate dentro a quel corpo ormai senza vita.
«Oh, James! Sei tu, non ti aspettavo così presto» affermò Michael una volta aperta la porta.
Gli occhi marroni del ragazzo davanti a lui bruciavano sulla sua pelle, al che Michael abbassò lo sguardo e si grattò la parte inferiore del collo.
Luke si girò leggermente e con la coda dell'occhio riuscì a vedere quella fila di denti perfetti, tanto odiati, che se ne stavano di fronte a Michael, di schiena.
«È bello rivederti, Mike.»
«Mike? Andiamo, molla questo coglione!» gli gridò Luke.
«Sì, ehm, anche per me James...» Lo sguardo e il tono di Michael erano insicuri, come lui d'altronde. «Vieni, andiamo a sederci.»
Michael afferrò la mano del ragazzo davanti a lui e con imbarazzo si avvicinò al divano. Lui si risedette al posto di prima e fece accomodare James accanto a sé. Luke scattò in piedi e si spostò velocemente.
«Wo, si stava sedendo su di me!» urlò a Michael, come se poi lui potesse sentirlo. «Andate a fanculo tutti e due, ok?» domandò indicandoli. Poi iniziò ad avvicinarsi alla parete per poter uscire e tornare a casa, ma si bloccò sui suoi passi prima che avesse l'opportunità di aprire le ali.
«Come stai, piccolino?» chiese James, accarezzando i capelli di Michael, il quale rabbrividì sotto al suo tocco.
«Piccolino?» sussurrò Luke, voltandosi a guardarli. «Sai, manichino a sei file di denti, lui ha un nome ed è Michael. Ti fa così tanto schifo?»
Michael sospirò silenziosamente, prima di alzare gli occhi al soffitto per trattenere le lacrime e portò entrambe le labbra all'interno della bocca.
«Da quando Luke se n'è andato... male. Anzi, malissimo. Cazzo, vorrei poterlo riavere al mio fianco, anche solo per fare una partita a Fifa.» Una lacrima gli rigò la guancia, costringendolo a muovere una mano per asciugarsela. James gli accarezzò lentamente la schiena su e giù. «E tu?» chiese, ricordandosi della sua situazione.
«Da quando la bambina è morta, in casa c'è tutta un'altra aria... E non mi piace per niente, tesorino» disse. Gli baciò dolcemente la guancia, accoccolandosi poi sulla spalla di Michael.
«Va bene, a te serve maledettamente qualcuno che ti insegni a pronunciare il nome "Michael". Te lo dico, se fossi ancora vivo te lo farei imparare io a suon di schiaffi!» esclamò Luke, ormai senza pazienza.
«Andrà tutto bene» promise Michael. «Magari, chissà, Luke e lei adesso sono insieme e ci stanno guardando...»
«No, sono da solo e sto per picchiarvi violentemente» scherzò il biondo, con però serietà sul viso.
«Andrà tutto bene» ripeté James, stringendo in un pugno la t-shirt di Michael.

"I dedicate this song to you, the one who never see the truth, that I can take away your hurt... heartbreak girl."
Heartbreak girl, 5 Seconds Of Summer

Wanna fly with me? [Muke]Where stories live. Discover now