4. Moments

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Michael richiuse per la millesima volta quel quadernino che per lui sarebbe stato un modo per andare avanti, per gli altri che lo avessero letto sarebbe stata solo una tortura invece.

Luke gli accarezzava la spalla mentre era preso dalle parole di quel ragazzo che ormai stava cadendo a pezzi, sgretolandosi come l'intonaco di un vecchio muro.

Mikey prese il quaderno tra le mani, si sdraiò cautamente con la schiena sul morbido piumone del letto e iniziò a fissare il soffitto.

«Lo sai Lukey, da quando il mio fidanzato mi ha lasciato tutto ha iniziato a cadere. Cadere nelle profondità dell'universo o sul fondo dell'oceano. Tutto è crollato. È stata come una maledizione. Quando le cose iniziano ad andare male poi non si fermano.»

Fece una piccola pausa accompagnata da un lieve sospiro.

«Pensavo di essermi finalmente ripreso e poi tu... non te ne faccio una colpa, no, però-» si interruppe improvvisamente, accorgendosi che il suo discorso era sfociato in qualcosa di sbagliato.

Luke lo guardò e sorrise involontariamente, non perché lo trovasse ridicolo, ma perché era così carino e lui non se n'era mai accorto prima.

«Mikey, credimi, se avessi potuto evitarlo lo avrei fatto, ma... Non so nemmeno perché perdo tempo a darti delle spiegazioni, tu nemmeno puoi sentirmi!» gridò in balìa della sua frustrazione.

Il biondo scivolò giù dal letto e volò verso casa, il "Paradiso". Si accucciò ai piedi della grande struttura e si mise a lacrimare inconsciamente, pensando a quanto avrebbe potuto ancora vivere invece di starsene lì tutto solo, in quel posto gigantesco, a sentire la sofferenza degli altri.

«Credi che potrei entrare in un suo sogno?» chiese, accorgendosi dell'imponente figura accanto a lui.

«Se vuoi sì, ma devi stare molto attento a cosa fai in quel sogno ragazzo, potrebbe essere pericoloso» asserì l'uomo dal camice bianco, scintillante.

«Lo farò! Dimmi solo come si fa.» I suoi occhi azzurri luccicarono, lasciando trasparire l'adrenalina che gli stava attraversando le vene (e di nuovo, che non aveva più).

Quella notte Michael si addormentò stretto alla foto del suo migliore amico e con le lacrime a rigargli il viso.

C'era solo nero in quel sogno. C'era nero e c'era Luke...

Wanna fly with me? [Muke]Where stories live. Discover now