Capitolo 12

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- Chi è che rompe le palle alle... - mi fermo a guardare la sveglia. - Alle 11:56 di mattina? - continuo. Sblocco velocemente il cellulare e apro il messaggio che è arrivato qualche secondo prima: Zelena?

Zelena

Sorellinaa!

Mayla

Cosa vuoi? Qui è mattina.

Zelena

Mi verresti a prendere all'aeroporto di Liverpool?

Spalanco gli occhi e guardo bene il messaggio, sperando che sia solo un'allucinazione post-sveglia. È veramente venuta in Inghilterra? A fare cosa, poi? A rovinarmi la vacanza? A controllarmi? Mi alzo con l'istinto omicida che scorre nelle vene e mi preparo con il minimo indispensabile per andare a prendere mia sorella maggiore.

- Dove vai? - mi chiede una voce assonnata dietro di me, Bradley. Mi ero dimenticata che ha dormito da me stanotte e che ora non posso lasciarlo solo in casa con Toni.

- È... arrivata mia sorella qui, a Liverpool, vado a prenderla. - dico infilandomi le scarpe.

- Aspetta, vengo con te. - dice stropicciandosi gli occhi e iniziando a spogliarsi davanti a me. Rimango bloccata a guardargli il petto ma quando mi guarda distolgo lo sguardo.

- Solo una cosa, Brad. - annuisce. - Niente smancerie davanti a lei, ok? Per lei sarà già una sorpresa vederti con me, quindi... hai capito?

- Certo. - dice. Quando è pronto, usciamo entrambi. Prendiamo l'auto di Bradley e arriviamo fino all'aeroporto. La vedo da lontano, raggiante, seduta sulla sua valigia. Mi sorride e mi saluta con la mano. Si porta i lunghi capelli ricci dietro le spalle e poi trascina lei e la valigia fino all'auto. Mi getta le braccia al collo e mi stringe forte a sé. Ricambio la sua stretta, infondo un po' mi è mancata.

- Cosa ci fai qui? - chiedo.

- "Benvenuta, sorellona! Allora, come è andato il viaggio?" - dice facendomi il verso.

- Era sottinteso. - rispondo.

- Come che ci faccio qui? Sono venuta a vedere cosa combinavi! - dice scoprendosi gli occhi, prima coperti da occhiali da sole e osservando il ragazzo accanto a me. - Aspetta, io ti conosco! - dice. - Sei qui da un mese e hai già fatto amicizia con il tuo idolo?! - domanda rivolgendosi a me.

- Una cosa del genere. - risponde Bradley.

- Comunque piacere, sono Zelena. - dice lei porgendogli la mano.

- Bradley. - risponde il riccio ricambiando la stretta. Vedo Zelena farmi un occhiolino e sorrido sotto i baffi. Sono cosciente di piacere a Bradley in quel senso, ma non mi sono ancora abituata a tutto ciò. Comunque, saliamo tutti e tre in auto e Brad la mette in moto per tornare a casa mia e di Toni. Arriviamo davanti alla nostra piccola casa e vedo Toni uscire in pigiama e completamente spettinata. Come Zelena la vede le corre incontro e la abbraccia forte. Vedo la faccia della mia amica apparire tra capelli di mia sorella. Inizia a fare delle smorfie e a chiedermi, attraverso il labiale, cosa stia succedendo. Alzo le spalle e porto all'interno della villa le valigie di mia sorella. Ci sediamo tutte e tre al tavolo posizionato in cucina e iniziamo a guardarci in faccia. Improvvisamente appare Bradley e ci guarda confuso.

- Ehm... io tolgo il disturbo, venite dopo alle prove? - mi chiede. Annuisco e gli mostro un sorriso. Lui saluta e poi scompare dietro la porta.

- Quando hai intenzione di andare via? - chiedo secca a mia sorella beccandomi un calcio da Toni sotto il tavolo.

We Don't CareWhere stories live. Discover now