Capitolo 3

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Giugno 2020

- Mayla, aspettami! - urla Toni dietro di me. Mi sento afferrare per una spalla e poi mi ritrovo girata di fronte alla mia amica. Mi tolgo una cuffietta e le sorrido.

- Hai perso qualcosa? - dico tranquillamente. Mi guarda con una faccia alla "ma che dici?" e il solo pensiero mi fa ridere. Scuote la testa e inizia a camminare avanti a me.

- I gentili passeggeri del volo diretto a Brighton sono pregati di imbarcarsi. - corriamo con le valige verso il gate e l'hostess ci indica la direzione per la classe turistica. Genitori tirchi.

Mi giro eccitata verso Toni e le sorrido, venendo ricambiata. Andare nel Regno Unito è sempre stato il mio sogno e ora che sono diventata abbastanza grande, i miei genitori mi hanno dato il permesso di trascorrerci l'intera estate! Cose da pazzi. Tirchi, ma pazzi. Chi l'avrebbe mai detto? Infilo le cuffie nelle orecchie e mi addormento: sarà un lungo viaggio.

In Inghilterra...

- Informiamo i gentili passeggeri che siamo appena atterrati all'aeroporto di Brighton. Buona permanenza e grazie per aver scelto la nostra linea.

- Ma vai a fare in culo a te e alla tua linea! - dice Toni mentre tira dietro di sé la sua valigia, maledicendo quella voce che l'ha svegliata più e più volte durante il viaggio. Scoppio in una risata sonora ed usciamo dall'aeroporto. Nove o dieci ore di viaggio ne sono valse la pena.

La nostra meta era Londra, ma essendo estate abbiamo preferito Brighton, non troppo lontana dalla capitale, ma sul mare. Magari faremo un giro turistico anche in altre città.

L'aria di Brighton mi entra nei polmoni e mi fa apparire un sorriso. Chiamiamo un taxi e consegnammo in mano a lui il foglietto con su scritto l'indirizzo dell'appartamento in cui alloggeremo. Ci lascia davanti ad una villetta non molto grande e sfreccia via alzando un polverone proprio davanti a noi.

- Ciao, estate! - urla Toni entrando in casa. Faccio un colpo di tosse e poi mando la testa indietro roteando gli occhi. Ora inizia la mia estate, inizia il mio sogno, inizia qualcosa di nuovo, si spera di bello...

[...]

- Cazzo, Mayla... vuoi svegliarti?! - urla Toni a due centimetri dal mio orecchio. Caccio un urlo e mi sollevo col busto. La vedo accasciata ai piedi del mio letto che si tappa le orecchie. Mi lancia uno sguardo omicida e si alza. - Che urli?! - mi urla arrabbiata davanti alla faccia, quasi come fosse una sgridata.

- Smettila di urlare! - urlo a mia volta.

- Bene. - dice sistemandosi la maglia del pigiama. - Preparati, andiamo in spiaggia! - dice tutta eccitata saltando fuori dalla stanza. La mando a quel paese col pensiero e poi mi alzo dal letto. L'idea di andare al mare è carina, insomma, mi piace stare in spiaggia, poi se si tratta di quella inglese è ancora meglio. L'unica cosa che odio è l'acqua, ne ho una paura assurda, non ho mai voluto imparare a nuotare, l'idea mi spaventa troppo.

Infilo il primo costume che mi capita tra le mani, una t-shirt e un paio di short a vita alta e infine le mie Vans nere. Mangio uno di quei cornetti confezionati che ci sono nella dispensa di casa e Toni mi costringe ad uscire da casa. Dopo neanche un quarto d'ora di camminata arriviamo in spiaggia. Che paradiso... proprio come l'ho sempre immaginata! Acque cristalline, sabbie bianca, ragazzi carini sul surf... veramente meraviglioso! Beh, questo si trova anche in Australia, ma il fatto che siamo in Inghilterra dice il fatto suo.

Stendiamo gli asciugamani sulla sabbia a mi cospargo di olio abbronzante. Toni si ricopre invece di crema protettiva e inizia a massaggiare per far assorbire la crema, poi si alza di scatto e mi tira per un braccio portandomi alla sua altezza. Inizia a trascinarmi sulla sabbia fino ad arrivare ad un piccolo porto di barche.

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