Capitolo 2

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Sto letteralmente tremando. Non ci posso credere. Sono sola, ansiosa, e fuori alla libreria dove io e gli altri fan stiamo aspettando i ragazzi. Quella stupida della mia amica Toni non è ancora arrivata e non vorrei che le persone iniziassero ad entrare quando lei non è ancora qui.
Evidentemente non sono stata l'unica ad avere l'idea di portargli dei regali, essendo a Natale, poiché vedo che tutti portano dei pacchetti o delle buste. Cavolo, volevo essere innovativa! Da quando sono qui, ovvero circa mezz'ora, non ho parlato con nessuno. Ad una certa vedo Toni correre verso la libreria, incappucciata dalla testa ai piedi.

- Non dovevamo entrare alle 17:00?! - mi chiede col fiatone.

- Mancano cinque minuti! Ma dove cavolo eri? E mi sto anche congelando, non vedo l'ora di entrare. - dico ridendo. Qui fuori, oltre a noi, ci saranno circa altri venti fan. Improvvisamente sentiamo dei gridolini e realizziamo che i The Vamps sono arrivati. Non li vedo, in quanto davanti a me ci sono delle persone, ma capisco che sono entrati in libreria quando ci fanno entrare. Dobbiamo firmare dei moduli con nome, cognome, data di nascita, etc... poi ci portano in una stanza appartata al piano di sopra. Ci sono tante sedie disposte in cerchio e i ragazzi sono già seduti. Spontaneamente sorrido non appena vedo James, ma lui sembra non essersi proprio accorto della mia presenza, vista la grande quantità di gente.

Mi siedo praticamente difronte a Bradley, che mi sorride, mostrando le fossette. Mi guardo in giro, osservando gli altri che si siedono. Toni prende posto alla mia destra e alla mia sinistra si siede James. Non appena lo realizzo, mi paralizzo. Non so perché non si siano seduti tutti e quattro vicini, in genere lo fanno. Si siedono tra i fan, un po' sparsi, ma non mi aspettavo minimamente che potesse essere proprio James a sedersi accanto a me. Mi guarda.

- Ciao. - dice.

- Ciao. - dico, cercando di non svenire.

- Stavo facendo un sondaggio. - dice mostrandomi un foglio. - Qual è la tua canzone preferita di Missing You? - domanda.

- Oh, beh... credo Missing You o Right Now, sono un po' indecisa. - dico ridendo.

- Ti capisco. - sorride. - Nel dubbio le metto entrambe. - dice e segna entrambe le canzoni.

- La tua, invece? - gli chiedo.

- Cosa?

- La tua canzone preferita dell'EP.

- Senza alcun dubbio Waves.

- Mh... come mai?

- La sento mia, come canzone. Più delle altre. - anche io lo capisco, in qualche modo. Beh, non ho mai scritto una canzone, né faccio parte di una band, ma so cosa intende.

- E perché l'hanno cantata sempre Brad o Connor ai concerti? - domando.

- Magari al prossimo concerto la canterò io. - dice e mi fa l'occhiolino, facendomi arrossire. Dal momento che si gira dall'altro lato, ne approfitto per dare un'occhiata anche agli altri ragazzi. Connor sta facendo un autografo ad una fan, Tristan sta parlando con Toni e Bradley sta facendo un selfie con una ragazza. All'improvviso mi guarda.

- Ciao. - dice. - Come ti chiami? - a primo impatto, anche se sta decisamente parlando con me, mi viene il dubbio che mi abbia davvero porso questa domanda, ma è la prima cosa che si chiede ad una persona che conosci... no?

- Ehm... Mayla.

- Bel nome. - sorrido. - Io sono Bradley.

- Ma va? - dico ridendo. - Ehm... cioè, sì, ti piace l'Australia? - chiedo.

- Sì. Mi piacerebbe visitare qualche posto, ma purtroppo non ho molto tempo. - ammette.

- Magari un giorno tornerai per vacanza e potrei portarti a fare un giro! - propongo scherzando.

- Sarebbe fantastico. - dice, un po' troppo seriamente. Si sporge un po' in avanti per avvicinarsi e sentirmi meglio. - Sei mai stata ad un nostro concerto?

- Purtroppo no. - ammetto e lui si rabbuia. - Ma ci saranno occasioni, no? - annuisce facendo un piccolo sorriso. Una ragazza vicino a lui richiama la sua attenzione così si gira verso di lei gentilmente interrompendo la conversazione. C'è rimasto male...? Magari è stata solo una mia impressione. Mi giro verso Tristan e Toni, che stanno ancora parlando, e cerco di integrarmi nella loro, di conversazione.

Dopo venti minuti circa i ragazzi cominciano ad aprire i regali che gli abbiamo portato. Io e Toni abbiamo diviso le spese e fatto un regalo a tutti e quattro. A Connor abbiamo regalato una maglietta, a Tristan una riproduzione piccola del teatro dell'opera di Sydney, a James una tuta da ginnastica e a Bradley ho stampato la fanfiction che scrissi su di lui qualche anno fa. Sembrano contenti dei regali che ricevono e ne sono felice.

Sono contenta di aver passato un paio d'ore con loro. Ho parlato anche con Connor e Tristan, poi di nuovo con James e Bradley, soprattutto Bradley. La maggior parte delle persone presenti in questa stanza ci teneva a parlare con lui più tempo possibile - beh, stessa cosa che cercavo di fare io con James, in poche parole - ma appena smetteva di parlare con qualcuno subito si rivolgeva a me. L'ho trovato carino. Boh, magari gli sto simpatica.

- Ti prometto che ti inviterò personalmente in Inghilterra quando faremo altri concerti! - mi dice Bradley quando tutti se ne sono andati e io, lui, i ragazzi e Toni siamo fuori la libreria.

- L'hai presa sul personale, eh? - dico ridendo. - Comunque... grazie. A te e a tutti e tutti voi. È stata una bella giornata, mi sono divertita. - dico.

- E di cosa! - continua il riccio.

- È stato un piacere conoscervi... Mayla e Toni, giusto? - domanda Tristan.

- Sì. - dice la mia amica.

- Speriamo di rivedervi presto. - dice James e faccio un sorriso a trentadue denti.

- Certo, buonanotte! - rispondo e io e la mia amica ci allontaniamo, idem loro, ma nella direzione opposta. Chissà cosa ci riserverà il futuro, se magari ci ricontreremo davvero.

We Don't CareWhere stories live. Discover now