Kail povCi avviammo per andare al museo, Toxic prendeva appunti della mappa, Mike contava le guardie, il tipo le armi che avevano, Nick le telecamere e io pendevo conto delle persone che ci sono solitamente di media a visitare il museo.
Non appena entrammo ci chiesero i documenti e il nome.
Guardia (g): "nome?"
"Kail Davidson"
G: "Puoi entrare, nome?"
N: "Nick Soot!"
Giustamente, con un cognome così, la guardia controllò se aveva armi o esplosivi poi lo fecero entrare.
G: "Prossimo?"
T: "Toxic Jacobs"
G: "Passa, altri?"
M: "Mike Boo"
G: "Oh salve Boo! Vada pure, come sta suo padre?"
M: "Bene grazie"
Eh... quando sei figlio di uno famoso.
In quel momento arrivò il momento che tutti aspettavano.
G: "Lei? Nome?"
X: "Noah.."
G: "Puoi dirmi il tuo cognome Noah?"
Noah: "Noah Eret"
Eravamo tutti abbastanza confusi.
"Noah Eret?" Chiesi confuso.
G: "Eret?! Sei il figlio?!"
Noah: "A quanto pare."
G: "Posso chiederti per curiosità chi è tua madre?"
Noah: "Oh, è una donna volpe."
G: "Capisco, come penso capirai devo controllare se sei armato"
Noah: "Faccia pure"
Dopo la persecuzione entrammo tutti quanti.
"Noah..."
No: "Che vuoi"
"Perché non ci hai detto il tuo nome?"
No: "Non mi piace essere associato a mio padre"
"Come mai?"
No: "Sapessi."
Feci spallucce.
"Perché era lgbt+?"
No: "Certo che no pure io lo sono"
Mi sentii arrossire.
No: "Più che altro perché vengo considerato "potente" per nulla"
"Capisco.."
No: "Pensavi che ero omofobo?"
"Certo che no dato che mi hai baciato più volte."
No: "Beh non me ne pento... Hai le labbra morbide."
Ridacchiai
"Baci bene"
Noah rise e alzò un sopracciglio, posò una mano sulla mia spalla.
No: "Vuoi un bacio?"
"No grazie."
Ridacchiai rosso.
M: "Quando avete finito piccioncini iniziamo.
No: "Oh scusate!-"
Dopo di che iniziammo, ci vollero in tutto 40 minuti, dopo di che, tornammo a casa.
Le guardie erano 10
Le armi custodite 30
La gente erano circa 100 persone, non molte.
La struttura era di 200 metri quadrati (NON C'È M 2PICCOLO CHE ODIO)
E, in fine, le telecamere avevano punti cechi ed erano solo 1 per angolo.
Tornammo ognuno a casa, io con i dati.
Noah decise di accompagnarmi.
Per tutta la strada chiacchierammo, era simpatico.
Prima di bussare alzai la testa.
"Beh, io devo andare, ci vediamo domani?"
No: "Come vuoi tu... Vuoi che ci vediamo?"
Mi sentii arrossire.
"Perché no"
Noah sorrise, posò una mano sulla mia spalla e si avvicinò di più a me.
Mi alzò il ciuffo guardandomi gli occhi, mi sentivo in imbarazzo.
"Sono brutti, non è vero?"
Noah scosse la testa.
No: "Sono di due colori diversi.."
"Appunto..."
No: "Amo le cose diverse dal normale"
"Beh i tuoi sono completamente neri, rarissimi!"
No: "Ma non sono sicuramente verdi e marroncino chiaro Kail"
Nel momento in cui pronunciò il mio nome sobbalzai un po', raddrizzai la schiena e mi venne la pelle d'oca. Aveva una pronuncia molto americana.
"Sai è un cel nome Noah ora che ci penso"
No: "Grazie cucciolo"
Mi alzò il mento accarezzandomi il labbro con la mano destra.
Ridacchiai.
"Che fai?"
No: "Mh dipende da cosa vuoi che io faccia..."
Arrossii.
"Devo andare a casa, è tardi."
No: "Buona notte cicciolo"
Ridacchiai.
"Notte Daddy" dissi ridendo.
Non lo avessi mai fatto.
Mi baciò, non come fa di solito a stampo.
Era un bacio con la lingua.
Grazie a Dio posai il gomito sul campanello, cosa che lo obbligò a staccarsi.
Lo salutai ed entrai in casa, devo ammettere che bacia sempre meglio.
G: "Che hai? Sei un peperone."
"Fa caldo.."
D: "Ci sono meno 2 gradi"
"Ah"
"Cazzo"
D: "Informazioni?"
"Eccole"
Gli diedi il foglio.
"Noah sarebbe un'ottima spia..."
Papà alzò un sopracciglio.
G: "Perché?"
"È il figlio di Eret"
Gli occhi di Dream si illuminarono a questa informazione, spalancò perfino le ali.
D: "Oh. Buono a sapersi..." fece quel suo solito sorriso manipolativo felice.
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♡What are we?♡
FantasyTubbo, un ragazzo di 15 anni, un giorno viene attratto da dei strani suoni, anche se lui non sa che quei suoni lo stanno attirando a quello che diventerà il suo migliore amico e chi lo sa, magari anche qualcosa di più!