13 - La caduta di Voldemort

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Tornare in quella casa tanto scomoda dopo aver passato forse troppo poco tempo in libertà fuori ancora più terrificante di quello che era successo prima. Dopo la morte di Regulus, era stato deciso che per il bene di Barty tutti dovessero tornare alla propria vita, e lui era stato costretto a tornare sotto quel tetto cullato solo dall'indifferenza del padre che nemmeno lo aveva salutato, e dall'affetto di una madre sempre più debole e rassegnata. Ma cosa aveva sperato di ottenere? Aveva davvero pensato di poter ottenere ciò che non aveva mai avuto? Così senza fatica? Il destino aveva pensato di riportarlo sui binari quanto prima.

Ormai non aveva più contatti con i Lestrange, e non aveva idea di quanto fosse cresciuto Antheo iniziando anche lui Hogwarts dopo il suo diploma. Non aveva passato un buon percorso, gli mancavano troppi riferimenti e spesso veniva lasciato in disparte, ora che Regulus era morto nessuno era obbligato a coinvolgerlo.

Tutti quei momenti di sconforto si erano anche intensificati sentendo la Sconfitta di Lord Voldemort in seguito ad un tentato omicidio nei confronti di un bambino, Harry Potter si chiamava, e della sua scomparsa. Fu un'ulteriore morsa al cuore che gli ricordò quanto lui fosse piccolo e impotente davanti a delle catastrofi simili.

A volte aveva anche scorto a Diagon Alley il giovane Antheo in compagnia dei genitori o dei nonni e assistito alle sfuriate di suo padre davanti ai Black. Suo padre non era più riconoscibile dopo tutti quegli eventi. Erano riusciti a non fargli capire che Barty fosse dentro la Causa, dicendo che si era rifugiato dai Black, ma la situazione non era mai migliorata.

"Non essere triste tesoro" lo Avevo rassicurato sua madre un giorno "Tuo padre è solo molto stressato per il lavoro e per tutto quello che sta succedendo con i Mangiamorte. Ma ti posso assicurare che gli sei mancato"

"Mamma... Lui è sempre stressato per il lavoro, non difendere l'indifendibile" sospirò Barty scostandosi dal tocco della madre. Era inutile provare a trovare un lato positivo in quel momento, fare finta che tutto stesse comunque andando bene, perché niente stava andando bene. Aveva più volte sognato che tutte quelle notizie fossero balle e che Voldemort si fosse fatto vivo a richiamarlo a sé, ma era stato tutto vano.

Sotto insistenza del padre era entrato dentro al corpo di Aurora, era ancora in addestramento, ma le due abilità e la sua intelligenza gli stavano facendo fare passi da gigante. Si distingueva da tutte le nuove sente e per la prima volta vedeva un minimo di fierezza nel padre, una fierezza più che falsa sapendo com'è lo trattava a casa.

Ma approfittando del suo addestramento era finalmente riuscito a scorgere Antheo e quasi non lo aveva riconosciuto. Era andato alla tenuta Lestrange, un'estate sotto invito di Rodolphus, e si era rifugiato con il ragazzino neanche sua sala giochi. Non aveva ancora perso la passione per i soldatini di piombo, e questo a Barty aveva fatto davvero piacere.
"Sei cresciuto molto" gli disse aiutandolo a sistemare gli squadroni "Di solito eri più esuberante. Come va a scuola?"

"È un po' noiosa, niente di così eclatante. Quando sei del primo anno e tutto un orientamento, mi divertirò di più l'anno prossimo"

Il modo di parlare di Antheo era cambiato molto, più maturo e pacato, e questo ricordò a Barty quanto tempo si fosse perso e quanto gli anni lo avessero allontanato. Quello che aveva davanti non era più un bambino allegro e attivo, ma un ragazzino ormai in procinto do crescere e di capire meglio quello che lo circondava, perdendo i lineamenti infantili e iniziando ad avere il viso più formato.

Barty sorrise con una nota di amarezza, non aveva mai sentito dire a nessuno che Hogwarts fosse noiosa ma era consapevole che di lì a poco non avrebbe più avuto modo di stare con i Mangiamorte se non fosse stato fatto qualcosa.

Famiglia acquisita || Barty Crouch Jr COMPLETATAWhere stories live. Discover now