8 - Presa di posizione

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"Regulus Black!" Barty corse verso il ragazzo con una certa sfrontatezza. Lo raggiunse a grandi passi, con una strana voglia di fargli una ramanzina anche se poteva essere l'ultima persona che Regulus avrebbe ascoltato.

Anche se Regulus lo avesse ignorato o per la prima volta deriso davanti a tutti, non gliene sarebbe importato nulla, era arrivato il momento di darsi una spinta.

Regulus si voltò svogliato al richiamo di Crouch e sbuffando lo aspettò incrociando le braccia. Barty lo raggiunse dandogli una spinta che lo fece indietreggiare di in passo.

“Ma che cazzo fai Barty?!” chiese incredulo Regulus.

“Stammi a sentire, io non so cosa tu abbia in testa, ma tieni lontano Antheo da tutto questo così come gli altri nostri compagni!”

“Piano, vuoi che ci sentano tutti i presenti a scuola già che ci siamo?!”

Barty gli prese un braccio e questa volta fu lui a trascinare Regulus fino ad un angolo isolato. Quello che era successo nei giorni precedenti era già troppo, stava rischiando di mandare tutti al macello, parenti compresi. Ma non gliene importava niente della sua famiglia e di chi conosceva?

Si fermarono dietro ad un pilastro, assicurandosi che nessuno li vedesse, ultimamente rischiavano anche di far aleggiare voci inappropriate. Barty guardò dritto negli occhi Regulus, come se solo guardandolo potesse dirgli tutti i suoi pensieri, i suoi occhi nocciola brillavano di rabbia e di determinazione.

“Perché stai facendo tutto questo?” chiese a un certo punto.

“Non puoi capire Barty… è tutto sbagliato… è difficile” balbettò Regulus passandosi le mani tra i capelli. Sperava di poter fare tutto da solo, di non coinvolgere nessuno ma Barty si era accorto di tutto. Non poteva spiegargli niente però, era diventato uno dei Mangiamorte preferiti dell'Oscuro Signore e non era certo di potersi fidare: “Un giorno ti spiegherò tutto, promesso”

“Regulus io non ti ho chiesto spiegazioni, non ancora almeno. Voglio solo che ci tieni tutti fuori dai tuoi strani giri” Barty disse la frase scandendo per bene le ultime parole. Doveva tenere tutti fuori da quegli strani giri.

“Se solo tu potessi capire…”

“Ma io non sto capendo un cazzo Regulus! Così, se vuoi dirmi qualcosa, non sei di aiuto!”

“Ho solo bisogno di un po’ di tempo, davvero. Vedrai che sistemerò tutto, che si risolverà tutto”

“Regulus, solo una cosa: io e tuo cugino avremo una missione rischiosa, non rovinargli la vita all’improvviso, almeno non a lui”

Regulus rimase in silenzio, come se nella sua testa a leggi i asse un pensiero che gli mise un’espressione di disgusto: “La sua vita è già rovinata…” sussurrò. Superò Barty e andò verso l’aula di incantesimi sbuffando. Barty diede un pugno contro il pilastro imprecando. La sua vita era già stressante così ed ora ci si metteva anche Regulus con i suoi segreti.

Non riusciva proprio a capire. Non era più il Mangiamorte sicuro che sul treno, in quella cabina, gli aveva chiesto cosa fosse disposto a fare per ottenere quello che desiderava, pareva essere un altro: uno che odiava essere quello che era. Ma non era possibile! Lo aveva condotto lui dall'Oscuro Signore, lui lo aveva presentato alla sua famiglia, lo aveva presentato a tutti; lui gli aveva mostrato quel mondo dove finalmente si stava sentendo libero, perché ora più niente sembrava avere un senso?

Famiglia acquisita || Barty Crouch Jr COMPLETATAWo Geschichten leben. Entdecke jetzt