5 - Auguri piccolo Lestrange!

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Il 28 Dicembre, alle quindi e trenta precise, Barty era già tutto vestito e pronto per la festa di compleanno del figlio dei Lestrange: Antheo Rodolphus Reinhard Cygnus Black Lestrange (che nome, aveva pensato Barty) quel giorno compiva otto anni precisi, ed insieme al suo compleanno si festeggiava anche il Capodanno, per cui i festeggiamenti in totale duravano cinque giorni.

Barty in realtà si sentiva un po' nervoso, non aveva paura di incontrare persone ambigue o possibili uccelli canterini che avrebbero spifferato a suo padre la sua attività segreta, ma sperava che nella gioia, il bambino non avesse n'altra crisi di tic improvviso che gli avrebbe potuto procurare altri lividi. Sapeva che non era una mossa di cattiveria, ma per certi versi quel ragazzino lo terrorizzava. E conoscendo i genitori, quante probabilità c'erano che non potesse uscire uguale? E se avesse fatto qualcosa che lo avrebbe infastidito? Quale sarebbe stata la sua reazione? Era meglio non pensarci, in fondo era solo un bambino, che male poteva fare? Ancora Barty non poteva saprlo, ma negli anni successivi avrebbe ottenuto la risposta alla sua domanda.

"Barty sei pronto?" La voce calma di Regulus si fece sentire oltre la porta della stanza di Crouch. Erano giorni però che il tono di Regulus pareva freddo, distaccato e ansioso, forse con una nota di nervosismo molto acceso, ma quando si trovava in mezzo ai suoi amici non lo dava a vedere. Da qualche giorno sembrava diffidente nei confronti degli altri compagni Mangiamorte, come se stesse nascondendo qualcosa di importante, e passava decisamente troppo tempo con il piccolo Antheo. Fin qui non c'era nulla di male, ma parlava sempre sottovoce, promettendogli di non dire nulla (e Antheo era bravissimo a mantenere i segreti), tanto che Antheo era diventato sempre più silenzioso e inquieto quando erano tutti presenti e Regulus li guardava con sospetto.

"Sto arrivando" disse svogliatamente Barty, scacciando gli ultimi pensieri. Non era molto sicuro di volerci andare con Regulus vicino, a pensarci bene preferiva che Boby, Rodolphus, Bellatrix o Rabastan fossero nascosti vicino al castello per smaterializzarsi, andarci con una passaporta con Black era diventato disagiante. Uscì dalla stanza e fece un cenno di saluto all'amico, ottenendo però un gesto distratto, e per tutto il tragitto fino al giardino all'ingresso della scuola non si rivolsero la parola. Barty lo osservò lungo il corridoio: sguardo fisso con gli occhi che schizzavano da una parte all'altra del viso, si sentiva seguito da qualcuno? Di sicuro da Crouch, ma lo sapeva visto che lo stava accompagnando. Non sapeva se chiedergli cosa avesse, temeva la reazione, ma un tentativo valeva la pena farlo: "Tutto bene Black?" chiese con tono tra il preoccupato e il circospettoso. Quando lo chiamava per cognome, voleva dire che il discorso prendeva subito una piega seria, quindi niente battutine o riferimenti stupidi, salvo il tono sarcastico di alcune risposte, ma di certo non poteva mentirgli.

Regulus lo guardò finalmente, ma il suo sguardo era velatamene feroce, chiaramente qualcosa non andava: "Perché mi fai una domanda del genere?" non gli aveva dato una vera risposta, aveva fatto un'altra domanda, stava sviando il discorso. Barty si comportò con disinvoltura: "Be', è il compleanno di tuo cugino, presto sarà in grado di capire molte cose perché la sua mente lascerà l'idiozia infantile, magari eri preoccupato per il futuro o solo nervoso per la festa"

"Sì... sono solo un po' preoccupato per i tempi che corrono... " tono decisamente troppo freddo per essere preoccupato, qualcosa non tornava. "E ho notato che passi molto tempo con lui, davvero molto, più di prima" fece Barty, pressando velatamente la conversazione, doveva costringere Black a parlare chiaro. Ma lui parve intuire il gioco: se ne uscì con una scusa chiaramente inventata al momento, dicendo che stava preparando Antheo agli anni successivi scolastici, al fatto che gli incantesimi sarebbero stati sempre più difficili, e che l'unico modo per sopravvivere doveva essere testa alta e petto in fuori affrontando ogni ostacolo. Insomma il classico discorso che si faceva ad un ragazzino, se non fosse che... "Molto istruttivo, ma non dovrebbe essere Rodolphus a fare certi discorsi?"

Famiglia acquisita || Barty Crouch Jr COMPLETATAWhere stories live. Discover now