1 - Il nuovo arrivato

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Il giorno in cui si tenne la gita ad Hogsmeade arrivò quasi come un colpo di fulmine. Tutti gli studenti della scuola di Hogwarts scalpitavano e fremevano al pensiero di poter godersi una giornata senza studi, senza noie e solo divertendosi, bevendo burrobirra e dedicandosi agli acquisti che più preferivano. Quell'anno lì la neve era caduta molto in anticipo, ma anche con una semplice giacca pesante si poteva resistere al freddo. Barty si guardava intorno assiduamente, restando come suo solito in fondo al gruppo della sua classe, cercando Regulus o almeno un segnale che potesse dirgli dove si trovasse. Si ricordava ancora le parole che gli aveva detto sul treno: Cosa sei disposto a fare per ottenere quello che vuoi? Non sei stanco di sopportare tutto questo? Vuoi finalmente avere quello che ti spetta? Sì cazzo, certo che era disposto!

Appena poté staccarsi del tutto dal gruppo, iniziò a vagare con nonchalance per non dare l'idea che stesse cercando qualcuno, curiosando distrattamente dentro le vetrine per vedere se potesse prendere qualcosa da inviare a sua madre o suo padre (cosa che non avrebbe mai fatto). Percorse la strada innevata e piena di impronte di qualsiasi turista e abitante del paese senza mai guardare dritto davanti a sé, sempre o a destra o a sinistra, ma Regulus sembrava non esserci proprio. Barty, da parte sua, iniziò a pensare che quello gli avesse fatto uno scherzo, come gli altri suoi amici, che gli avesse giocato un tiro, e lui ci era cascato come un pollo.

Non poté fare a meno di sbuffare sonoramente, fregandosene dei pochi sguardi che lo avevano guardato in quel momento, Fantastico, pensò, Barty sei veramente un idiota, ti sei fatto fregare dal ragazzo più popolare del sesto anno ed ora passerai il resto del tuo quarto anno come zimbello della classe. Attraversò la strada e si ritrovò davanti a 'I tre manici di scopa', fece per superare la porta, non aveva voglia di stare in mezzo a studenti chiassosi in un locare caldissimo per le troppe presenze, ma sentì una mano afferrargli la collottola della giacca e trascinarlo dentro: "Finalmente! Non ti vedevo e non ci speravo più" la voce calda di Regulus gli fece spalancare gli occhi. "Ragulus!" disse Barty di tutta risposta "Ma cazzo, credevo mi avessi preso in giro. Potevi avvisarmi che ci saremmo dovuti trovare qui. Ah che caldo" disse poi slacciandosi la cravatta del vestito e allargando il colletto della camicia. Sentì Regulus ridere leggermente: "Che ti aspettavi? Ti eri abituato al freddo esterno? Dai vieni" gli fece cenno di seguirlo fino ad un tavolo vuoto per due. Non era molto rassicurante, essendo insieme a Regulus Black, fu come trasformarsi in una calamita per sguardi, tutti lo guardarono mentre percorreva i tavoli facendosi spazio per raggiungere la sedia. Regulus gli fece cenno di sedersi e un attimo dopo ordinò due burrobirre.

"Allora Barty" disse poi assicurandosi che nessuno li stesse più guardando o ascoltando "Riprendendo il nostro discorso sul treno, sappi che quello che ti mostrerò non dovrà saperlo nessuno, soprattutto la tua famiglia, rovinerebbe tutto"; "Di questo non devi preoccuparti" se ne uscì Barty passandosi una mano tra i capelli biondi "Mio padre nemmeno si accorge di essermi passato accanto. Non mi nota nemmeno, sempre e solo concentrato sul suo lavoro al Ministero!"; "E immagino che questo ti dia molto fastidio. Ma ti do un consiglio: usa questa frustrazione a tuo favore" sussurrò Ragulus avvicinandosi la sua burrobirra e chiedendo subito dopo una d'asporto . Poi iniziò a parlare a Barty di tutti i vantaggi che avrebbe avuto a seguirlo, ad accettare quello che di lì a poco sarebbe successo, e mentre parlava, Barty, sorseggiando in silenzio il suo boccale, iniziò a pensare a quante cose avrebbe potuto fare una volta che suo padre avrebbe effettivamente scoperto quante cose si fosse perso di suo figlio. Sarebbe stato davvero appagante vederlo scusarsi in ginocchio dopo quattordici anni a piangere e non ottenere niente.

"Ed ora Barty" disse infine Regulus sfoggiando un sorriso sornione "Sei pronto per ribaltare in meglio la tua vita?" e vedendo il compagno annuire, lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dal locale lasciando qualche falce sul tavolo. Uscirono senza dare troppo nell'occhio (il ché fu abbastanza difficile conoscendo i soggetti) e appena fuori dalla porta rimasero fermi ad aspettare che l'affluenza in strada diminuisse. "Ti avviso, l'accoglienza sarà un po'... Movimentata" disse Regulus con un nota di imbarazzo. Era piuttosto bizzarro vedere il ragazzo più popolare e ammirato del sesto anni, che di solito non guardava nessuno ed era fisso sui suoi obiettivi, atteggiarsi con così tanta simpatia, non sembrava nemmeno lo stesso Regulus che guidava la squadra di quidditch. "Movimentata?" chiese perplesso Barty "Cosa vuoi dire con movimentata?"; "Be'..." Regulus sembrò pensarci "Diciamo che dove stiamo andando, non è proprio un quartier generale. È la casa di mia cugina Bellatrix" e lo trascinò lungo la strada affollata di Hogsmeade. Visti da fuori davano l'idea di essere amici per la pelle, anche se dentro Barty stava morendo dal disagio. E poi perché tanto mistero? Cosa c'era di così strano nel raggiungere una casa familiare? Tanto meglio, non avrebbero dato troppo nell'occhio. Eppure Regulus ne parlava come se fosse una cosa non molto consona per quello che dovevano fare.

Famiglia acquisita || Barty Crouch Jr COMPLETATAOnde as histórias ganham vida. Descobre agora