Capitolo 14

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Il mattino non è tardato ad arrivare. Per ricoprire i rispettivi succhiotti abbiamo usato un fondotinta che Hanta ha rubato a Denki mesi fa e siamo sgattaiolati via da lì come se fossimo stati topi.

«NON AVETE IDEA DI QUANTO CI AVETE FATTO PREOCCUPARE!»

Ci rimprovera Mina con le braccia incrociate come se fosse una sorta di mamma.

«Abbiamo provato a chiamarvi tutta la notte ma non ci avete degnato nemmeno di una risposta! Shoto, tua sorella ha chiamato Ochako e le ha dovuto mentire dicendogli che eri in appartamento con noi!»

Entrambe teniamo lo sguardo abbassato ma le nostri mani sono unite.

«Ci dispiace Mina.»

Diciamo in coro come dei bambini scoperti nel mangiare la Nutella di nascosto.

«Ma poi, si può sapere dove diavolo siete stati tutta la notte? A fare cosa?!»
Improvvisamente i flashback della sera precedente trapassano la mia mente. Sorrido ma cerco di reprimerlo immediatamente.
«Andiamo Mina, ma che domande fai?»
La voce profonda di un nostro amico biondo fa trasalire entrambi.
«Che intendi? È una domanda legittima!»
«Dai, non puoi essere così ingenua! Glielo si legge in faccia!»
«Ma cosa?»
«Mina, hanno scopato, come te lo devo dire?»
A quella frase diventiamo tutti rossi in viso, inclusa Mina che non sa bene come replicare.
«M-m-ma che dici Kacchan?! Non si insinuano queste cose!»
«Insinuare? Guardali bene, ce l'hanno scritto in fronte a caratteri cubitali: "Abbiamo scopato tutta la notte.". È palese!»
«Ah sì?»
«Sì!»
Mina sorride furba e si volta verso Katsuki.
«Allora tu come fai a conoscere bene quell'espressione, eh?»
Tutti portiamo la nostra attenzione su Katsuki che sembra al quanto preso in contropiede dall'affermazione della nostra amica.
«Tu ed Eijiro non ci dovete dire niente?»
Il biondo rimane in silenzio cercando di non far trapelare alcuna informazione ed in sua difesa arriva Eijiro.
«M-ma non stavi sgridando loro due? Ora che c'entriamo io e Katsuki?»
«Sì, sì, fai il finto angelo finché puoi, ma ormai vi abbiamo sgamati.»
Sorridiamo tra di noi avendo già capito cosa sia successo tra i due.
«Comunque, a parte gli scherzi ragazzi, ci avete fatto davvero preoccupare. Va bene che siamo tutti grandi e vaccinati, ma potevate anche mandarci un messaggio dove ci dicevate che stavate fuori.»

Anche se con tono tranquillo, la strigliata di Izuku ha fatto effetto, e un po' mi sento in colpa per non essermi nemmeno passata per l'anticamera del cervello di avvertire i miei amici. Loro sapevano solo che avevo chiamato Hanta e nemmeno lui li ha avvertiti. Ci siamo fatti prendere dalla foga del momento.
Dopo aver fatto colazione con i miei amici sono dovuto tornare a casa con la coda tra le gambe, anche se un po' coperto dalla bugia di Ochako.

Mi avvicino alla maniglia, la afferro per aprirla ma scopro che la porta è bloccata.
"È chiusa?" mi domando confuso. "Probabilmente sono usciti a fare colazione fuori...?" porto lo sguardo verso le macchine ma sono entrambe a casa. "Okay, le opzioni sono due: o tutti stanno ancora dormendo, cosa poco probabile, o sono usciti a piedi. Però, per sicurezza, provo a suonare..."
Scrollo le spalle, suono il campanello e la porta si apre rivelando la figura di mio padre.
"Ma allora non erano usciti!"
Come mi vede sul suo viso appare un'espressione fredda e distaccata, più del suo solito.

«Oh... sei tornato.»

Il suo tono sembra quasi ironico.

«È comunque casa mia.»

Rispondo banalmente, faccio per entrare ma lui mi blocca la strada.

«Ah, adesso è casa tua, eh?»
«Papà mi fai passare?»
«Ieri sera mi hai mancato di rispetto, Shoto Todoroki, ed ora ti aspetti anche che ti faccia entrare in casa come se nulla fosse?»
«Mi stai negando il diritto di entrare in casa mia solo perché ieri sera hai insinuato che io sia un teppista solamente perché sono stato aggredito? Bell'esempio.» alzo gli occhi al cielo seccato.
«Papà che succede?»
Natsuo si intromette tra di noi confuso.
«Perché non lo fai entrare?»
«Perché crede che i miei amici ed io siamo dei criminali incalliti, e che, solo perché abbiamo discusso, ora non sia nemmeno degno di entrare in casa mia.»
«Abbassa la cresta ragazzino, l'uomo di casa sono io e finché vivete sotto il mio tetto le regole le faccio io.»
Mi ordina con tono duro per poi rivolgersi verso a Natsuo.
«Più passa il tempo qui più il suo comportamento peggiora. Ieri sera è tornato con un occhio nero e con lividi su tutto il corpo giustificandosi con un "Mi hanno aggredito.", cosa che dovrei verificare. È tornato a casa a bordo di un furgoncino fatiscente accompagnato da un ragazzetto che non sa affatto come comportarsi davanti a persone importanti. Un certo Sansa Hero... Hana Reso...»
«Hanta Sero.» lo correggo seccato.
«Silenzio! E soprattutto, il tuo amato fratellino, ha dichiarato di volerlo portare all'altare.»
«E cosa ci sarebbe di così sconvolgente?» Natsuo non sembra per niente impressionato dalle sue parole. «Lo hai letteralmente rinchiuso in casa per undici anni della sua vita, solo alle superiori è riuscito a farsi degli amici, prima non aveva nessuno. Soffriva di ansia sociale, certe volte io e Fuyumi abbiamo dovuto lottare con le unghie e con i denti per convincerlo ad andare a scuola e fare amicizia! Ora che è finalmente libero dalla tua tirannia fa tutto quello che un ragazzo della sua età vuole fare: divertirsi. Non è più il bambino che potevi comandare a tuo piacimento, soprattutto dopo l'incidente con la mamma.»
Le parole di mio fratello colpiscono me e mio padre come frecce infuocate.
«Lui, dopo l'università, vuole fare l'illustratore di libri e non il politico o il giornalista, papà. Datti tregua. Dagli tregua.»
Natsuo si mette tra i due e mi tende la mano.
«Vieni dentro, così ti dai anche una pulita.»

Gli sorrido, prendo la sua mano ed entro in casa sotto lo sguardo severo di mio padre che non ha deciso di replicare, stranamente.
Io e mio fratello rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto fino in camera, lo faccio entrare prima di me e come chiudo la porta mi giro verso di lui con un'espressione entusiasta in volto.

«Natsuo, hai finalmente tirato fuori le palle!»

Esclamo ancora incredulo.

«Guarda, guarda, mi è venuta la pelle d'oca!»

Avvicina entrambe le braccia in modo che possa vedere bene.

«Porca troia se gliele hai cantate!»
«Era già da un po' che mi volevo sfogare, menomale che ho colto la palla al balzo.»
«Sono senza parole...» ridacchio. «Non so cosa dirti.»
«Sono o non sono il migliore fratello maggiore che esista?»
Domanda con aria fiera.
«Sì, sei il migliore fratello maggiore che esista.»

Esclamo e lo abbraccio. È da tanto tempo che io e Natsuo non passiamo del tempo insieme che non sia a pranzo o a cena e vederlo prendere le mie difese a spada tratta mi riscalda il cuore. Non è che io ed i miei fratelli abbiamo un cattivo rapporto, anzi, ma non passiamo tanto tempo insieme per creare dei ricordi significativi.

«A proposito del fatto che sei tornato ora...»
"Merda..."
«Dove sei stato tutta la notte? Dai tuoi amici?»
Mi separo dall'abbraccio e sospiro.
«Sì... diciamo che sono stato con uno dei miei amici...»
«Uno...? Che significa...?»
Mi guarda confuso ma lentamente la sua espressione cambia e, infine, realizza l'indizio.
«Oh... oh... oh!»
Sorride ed inizia a ridacchiare quasi come se fosse una barzelletta.
«Cazzo ridi Natsuo?»
«Non ci voglio credere!»
Natsuo scoppia in una fragorosa risata, addirittura si piega a metà tenendosi la pancia con entrambe le braccia.
«Che cazzo c'è di così divertente?»
«Il verginello della famiglia è finalmente diventato uomo
Improvvisamente il mio viso diventa dello stesso colore dei miei capelli ma cerco comunque di non farmi scoprire.
«Verginello a chi?! Non sono affatto vergine!»
«Certo! Finalmente ti sei sbloccato
Replica continuando a ridere e lasciandosi cadere sul mio letto. Alzo gli occhi al cielo.
«Come se tu fossi più esperto di me!» replico un po' stizzito.
«A-aspetta... aspetta...» cerca di riprendere fiato sedendosi sul materasso e torna a guardarmi in faccia. «Domanda da un milione di dollari: sei stato l'attivo o il passivo?»
Sono confuso.
«L'attivo...? Il passivo...?»
«Andiamo Shoto! Lo hai dato o lo hai preso
«O-oh... ecco...» abbasso lo sguardo e mi torturo le dita.
«Non ci credo... lo hai preso?»
«Ma insomma che differenza fa?!»
Domando cercando di nascondere il mio imbarazzo con l'unico risultato di far ridere mio fratello ancora più di gusto di prima.
«NO VA BE'! STO MORENDO DAL RIDERE!»
«E menomale che eri il migliore fratello maggiore...»
Commento alzando gli occhi al cielo. La porta della mia stanza si apre e Fuyumi entra con un'espressione quasi preoccupata.
«Insomma ragazzi ma che state facendo di così divertente? Vi si sente da tutto il corridoio.»
«In verità sta ridendo solo lui.»
Replico indicando Natsuo sul mio letto col pollice.
«Che cosa è successo?»
Faccio per aprire bocca e spiegarle ma Natsuo mi precede.
«Senti qua Fuyumi...» tenta di calmarsi e respirare a pieni polmoni. «Shoto stanotte si è "aperto completamente" con un suo amico.»
«NATSUO LA PIANTI DI FARE IL COGLIONE?!»
Mi volto imbarazzato verso mia sorella ma lei non sembra impressionata.
«In che senso...? Non ho capito...»
"Fortunatamente Fuyumi è la più innocente di tutti e tre."
«Andiamo Fuyumi, Shoto l'ha preso
«SMETTILA DI PRENDERMI IN GIRO!»

Tra il caldo del sole e il freddo del cuoreWhere stories live. Discover now