Capitolo 8

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«Non pensare di avere già la vittoria in pugno, Roki

La sua voce mi fa voltare d'istinto e lo vedo avvicinarsi sempre di più a me.
"Mancano pochi metri, non distrarti!" penso riportando l'attenzione sui piedi e recuperando la stabilità.
Nonostante abbia tentato di recuperarmi, alla fine, ho vinto io.

«Sai cosa, credo di avere avuto sempre la vittoria in pugno.»

Scherzo avvicinandomi a lui.

«Ma smettila!» sorride. «Ti ho palesemente fatto vincere perché mi facevi pena.»
Alzo gli occhi al cielo senza riuscire a trattenere un sorriso.
«Nessun rancore, giusto?»
Alzo un pugno aspettando la risposta del ragazzo.
«Nessun rancore Roki
Sorride battendo il pugno contro il mio

Mi circonda il collo con un braccio e, con gli skate sottobraccio, ci avviciniamo a Hitoshi e Denki che sembrano avere qualche difficoltà.

«Ehi, tutto bene voi due?»

Domando vedendo Denki con le gambe tremolanti e le mani attaccate alle braccia di Hitoshi.

«Andrebbe decisamente meglio se imparasse a tenere fermi quei budini che ha al posto delle gambe.»

Commenta sarcastico Hitoshi.

«Sei tu il mio insegnante, no? Allora insegnami a tenerle ferme!»
«Non posso insegnarti a tenerle ferme, è una cosa che viene naturale.»
«Ma non riesco a starci sopra se continuano a tremare.»
«Ascoltami Denki, ti fidi di me?»
«Che domanda è? Se non mi fidassi di te non sarei qui sopra.»
«Allora chiudi gli occhi.»
«Che cazzo dici?! Ma cado!»
«Ha ragione.» concordo. «Se non è sicuro nemmeno con gli occhi aperti è pericoloso fargli tenere gli occhi chiusi.»
«Lasciate fare a me, so quello che faccio.»

Anche se confusi li lasciamo fare e ci dirigiamo verso il centro del parco dove si trovano, Izuku, Eijiro e Katsuki intenti a fare evoluzioni e salti tra le rampe.

«Come ti trovi con le rampe?»

Mi domanda Hanta poggiandosi ad una ringhiera.

«Che ci crederai o meno ma io sono una vera e propria schiappa sulle rampe.»

Confesso con un sorriso amareggiato.

«Cosa?! Ma smettila!»
«Te lo giuro, ho provato per anni ed anni ma alla fine mi sono arreso. Non è cosa per me, finché bisogna saltare da una rampa all'altra è okay, ma se faccio delle evoluzioni non riesco mai ad atterrare in tempo. Così preferisco stare a terra e fare qualche giravolta o saltello da fermo.»
«Ti andrebbe di provare insieme?»
Quella proposta, detta dalla sua bocca, mi colpisce in maniera differente.
«Insieme...?»
«Oppure preferisci guardarmi?»
Fingo di pensarci per alcuni secondi per poi rispondere deciso.
«Preferisco guardarti.»

Hanta ridacchia e mi indica una panchina vicino alle rampe dove posso guardarlo insieme agli altri.
Se devo essere sincero a guardarlo sulle rampe noto che ha un'agilità migliore della mia, nonostante i suoi movimenti e la velocità di reazione è rimasto comunque indietro quando mi ha sfidato in velocità. Non lo capisco, è un ragazzo particolare. Appare sempre sorridente, spavaldo e gli piace mettersi in mostra. C'è qualcosa di lui che mi attrae ma non riesco bene a decifrare cosa sia.
Mi metto a gambe incrociate sulla panchina ed improvvisamente sento qualcosa di freddo contro la mia guancia facendomi sobbalzare.

«Chi è?»

Mi volto di scatto e vedo il volto gentile di Ochako sorridermi.

«Scusami, non volevo spaventarti.»

Si affretta a dire e mi porge una lattina di birra.

«Hai sete?»
«Sì, grazie.»
Annuisco, prendo la lattina tra le mani e la stappo.
«Stai guardando i ragazzi fare gli esibizionisti, eh?» commenta con tono divertito. «Ti rifai gli occhi.»
«M-ma che dici? Non... non è vero!»
Mi affretto a replicare nonostante abbia colto nel segno.
«È inutile che lo neghi Shoto. Io l'ho capito.»
«Come...?»
Ochako si volta verso di me e finiamo per guardarci negli occhi.
«L'ho capito osservandoti, i tuoi occhi parlano molto più di quanto tu creda. Ho notato come guardavi Izuku fino a qualche settimana fa ed ora ho anche notato che stai rivolgendo lo stesso sguardo verso un ragazzo dai capelli neri che conosciamo da poco.» sorride furba.
«I-intendi Hanta?» in quell'istante sposto il viso in modo da non far notare che sono arrossito. «Non è assolutamente vero, ti stai sbagliando di grosso.»
«Ah sì? Strano, perché un uccellino mi ha detto che, quando ti ha dato la buonanotte tu sei arrossito.»
«Io? Pff! Io non arrossisco mai!»
«Certo, certo.» ridacchia lei. «Comunque ho notato come ti guarda anche lui. È palesemente interessato a te e nemmeno te ne rendi conto.»
«Ma sei sicura di quello che dici?»
Le domando bevendo un sorso di birra.
«Sicurissima.» annuisce convinta bevendo anche lei. «Io osservo molto le persone che mi circondano e certi segnali sono irrevocabili. Tieni gli occhi bene aperti anche tu.»

Dopo quell'ultima sentenza si alza e torna dalle ragazze lasciandomi da solo e con mille dubbi che mi percorrono la testa.
"Lei ha capito il mio essere gay...? È così palese o è l'unica ad essersene accorta? Probabilmente anche Hanta sembra essere interessato... ma se lo avesse detto per tenermi alla larga da Izuku? No, non lo farebbe mai. Non è da lei. Però ho notato come Hanta mi guarda, ma è possibile che sono io ad essermi fatto un'idea sbagliata. Ci ho messo due anni e mezzo per capire che mi sono innamorato di Izuku e lui ci ha messo così poco? Poche settimane? Forse mi sto facendo viaggi inutili..."

«Oi, e-boy fallito

Silenzio.

«OI, OI, OI! MI SENTI?!»

Di colpo piombo nuovamente sulla Terra senza essermi conto che mi ero incantato nuovamente, perso nei miei pensieri.

«E-eh...?»

Sbatto ripetutamente gli occhi preso alla sprovvista dalla voce di Katsuki.

«Che è successo...?»
«Tutto bene? Ti sei incantato per un attimo, abbiamo quasi pensato che ti fosse venuto un infarto.»
«N-no, no, sto bene... ero solo sovrappensiero.»
Katsuki si siede accanto a me con una birra in mano.
«A che stavi pensando?»
«Nulla di che...» faccio il vago.
«Be', per averti tenuto in stand-by non sembra "nulla di che".»
«Davvero Katsuki, è una cosa da niente, non c'è bisogno che ti preoccupi.»
«Preoccuparmi? Io? Tsk!» si affretta a dire. «Ora non esagerare. È solo che ho notato una cosa.»
"Oh mamma..."
«Hanta è un bravo ragazzo, ha le migliori intenzioni, ma se lo fai soffrire...»
Mi volto verso di lui.
«... ti faccio saltare quella testa di cazzo che ti ritrovi.»
Mentre esprime la sua sentenza passa il pollice lungo il collo mimando una lama.
"Azzo..."
«Voglio solo essere sicuro, chiaro?»
Annuisco velocemente.
«Non devi farti problemi, l'abbiamo capito che non siete tutti etero.»
"Ma allora!"
«È così palese...?»
«Be'...» si gratta la nuca. «Il Tipo Dai Capelli Viola si nota subito che è dall'altra parte, capisce e ride alle battute di Denki, quindi deduco sia bisex o gay. Deku, va be', lui sta con Guance Paffute quindi è etero. La Tipetta Indie non l'ho ancora inquadrata, ma mi sembra lesbica. Mentre tu...» fa una pausa. «... con te non ero sicuro, pensavo fosse solo una sensazione ma per come ti comporti con Hanta sei gay.»
Posa lo sguardo su di me.
«Ci ho azzeccato?»
Rimango letteralmente spiazzato da come abbia capito tutto di noi in poche settimane.
«Ma... cosa...? Come hai fatto...? Come?»
Scrolla le spalle con un'espressione annoiata in volto.
«Tutte sensazioni. Infatti Eijiro non voleva che le dicessi subito per non sbagliare ma, a quanto pare, ho sempre ragione.»
Bevo altri sorsi dalla lattina e decido di chiedere del suo gruppo.
«E voi...?»
Il biondo alza un sopracciglio.
«Noi?» sorride. «Io ed Eijiro siamo gay, Hanta e Denki sono bisex, mentre Mina è lesbica.»
«Oh... wow...»
«Aggiungo un ultima cosa: tieni d'occhio Denki e Capelli Viola, se continuano così scopano entro stasera.»

Tra il caldo del sole e il freddo del cuoreWhere stories live. Discover now