WEALTH

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Il viaggio in macchina fu silenzioso, fondamentalmente perché Hyunjin aveva preso sonno, mentre Felix guardava fuori dal finestrino gli alberi svanire e le case farsi fitte. La guida di Bang Chan era calma e rassicurante, Felix si sentì consolato, forse aveva bisogno di cambiare aria.

Quando alla tenuta aveva salutato tutti, Han era già andato via e la tristezza di Min-ho era palpabile ora che rimaneva solo alla tenuta, lo aveva abbracciato e sussurrato all'orecchio si badare a Hyunjin. Mente lo zio aveva rimarcato il loro accordo, ma poco gli importava in quel momento. Sapeva solo che doveva un favore a Hyunjin per averlo aiutato. Si voltò guardando il biondo, che dormiva tranquillo sul sedile con la bocca leggermente aperta, per lasciare hai respiri intensi più entrata d'aria. Sorrise, era la seconda volta in una giornata che lo vedeva dormire, rimanendo a fissarlo si fece trascinare e finì per conciliare il sonno come aveva fatto Hyunjin.

Quando Hyunjin oltrepassò la porta di casa sospirò felice di essere tornato, da una porta alla destra, dove era appena entrato Bang Chan ne riuscì trascinando con sé una valigia di medie dimensioni.

Hyunjin gli sorrise e subito venne ricambiato "Hai preso tutto?" Chiese al moro che annuì.

"Passerò domani mattina a prenderla, mi aggiorni sull'orario quando vi sarete sistemati" disse dirigendosi verso l'uscita da cui erano appena entrati "In frigo c'è della zuppa nel caso vi venisse fame, a domani" si congedò il moro, che come sempre pensava a tutto.

Felix arrossì, ora che erano soli non sapeva se muoversi da solo o aspettare che Hyunjin gli dicesse che fare, così optò per la seconda opzione. Hyunjin camminò per la stanza, posando il borsone e togliendo le scarpe che posò poi nella scarpiera da cui tirò fuori due paia di ciabatte. "Puoi indossare queste" disse indicandole e Felix obbedì arrossendo, da quella prospettiva vedeva una stanza che doveva essere quella da pranzo e una porta socchiusa.

"Questo appartamento è ben suddiviso e molto spazioso, avrai i tuoi spazzi" inizio il biondo che lo guardava "alla tua destra sulla porta socchiusa c'è la tua stanza e il tuo bagno, per cibo ed acqua la cucina è comunicante con il salotto" indicò difronte a sé dove si intravedeva un divano in pelle. Hyunjin si girò di spalle prima di proseguire a parlare, nel frattempo recuperando il borsone che aveva lasciato a terra "Se hai bisogno di me, alla sinistra c'è una porta scorrevole, lì c'è la mia stanza bussa se dovesse servirti" finito di parlare si mosse furtivo scomparendo del tutto.

Felix riprese fiato e si guardò meglio attorno contemplando le pareti bianche e il palchetti di legno scuro del pavimento, era un ingresso minimal proprio come si aspettava, arredato con un vaso panna dove una pianta a foglie larghe colorava di verde lo spazio e la scarpiera in bambù che trovò molto bella.

Lasciò scorrere la porta entrando su un piccolo corridoio illuminato da un faretto, era completamente spoglio e bianco, sorrise, Hyunjin non doveva avere molta voglia di arredare.
Ma quando Felix aprì la porta della camera dovette sorreggersi per entrarvi. Ed in quel momento notò quanto realmente fosse ricco Hyunjin rispetto a lui. Le tonalità dei colori variavano da una scala di marroni al sabbia fino all'oro, il letto che sembrava sospeso nell'aria era sorretto da una struttura in vetro spesso, come i comodini in legno ai lati, decorati con alcuni vasetti contenenti delle piantine, entrambi sopra avevano delle luci a forma sferica di estrema eleganza. Dietro il letto un immensa vetrata copriva la parete che dava sulla città vista dall'alto. Felix si mosse lentamente pestando il tappeto morbido e posando il telefono su un tavolino al centro della stanza che decorava quello che restava spoglio della camera. Era meravigliato, quasi incredulo perché una stanza così l'aveva vista solo nei film. Richiuse la bocca ancora aperta per lo stupore e guardò la vista dalla vetrata, a quell'altezza, ovvero il piano 25 e ultimo di quella struttura appartenente a Hyunjin, Felix riusciva a vedere isolati e isolati di Seoul. Si grattò la nuca e girando la testa intravide il bagno che non possedeva una porta. Piccolo ma accogliente. Su una parte, la sinistra, si trovava la doccia che correva fino al fine del muro e alla destra c'erano il resto dei servizi. I colori non si smentivano restando in tinta con il resto, e questo fece sorridere Felix che riconobbe il buon gusto del biondo dall'altra parte della casa.

Hyunjin stava disteso sul suo letto, come il solito nessuno aveva toccato la sua valigia, ma l'avevano appoggiata vicino all'armadio con le ante in vetro. Era sempre tutto ordinato e nulla andava mai fuori posto lì, sospirò stiracchiandosi guardando il soffitto fatto con travi di legno dipinte di grigio sotto sua richiesta. Odia il bianco, gli da un senso di ospedale che lo infastidisce.

La disposizione della stanza è simile a quella di Felix, con un cambiamento fondamentale, al posto della vetrata Hyunjin aveva fatto costruire un muro in mattoni con alternate le finestre alte e strette. Così si sentiva più al caldo rispetto a vedere un mondo grigio e migliaia di palazzi. Si alzò, sgranchì le gambe e sistemo le cose in valigia nell'armadio. Doveva vivere con Felix, ma anche farlo sentire a suo agio il meglio possibile.

Passarono poi un paio d'ore dove entrambi si stavano sistemando, e quindi iniziarono a sentire la fame e in fine si trovarono faccia a faccia in cucina. Felix portava già il pigiama con di pantaloni larghi, una maglia bianca a maniche corte e le pantofole hai piedi, arrossì alla vista di Hyunjin che in canotta e pantaloni lunghi stava scaldando della zuppa. Il biondo notò l'arrossamento delle guance di Felix e sorrise. "Il Gatto ti ha mangiato la lingua? È da quando siamo arrivati che non parli" disse versando la zuppa ormai pronta in due ciotole.

Hyunjin aveva ragione da quando erano arrivati non aveva proferito parola e la cosa iniziava ad essere strana. "Mmm hai una casa molto bella" sussurrò alla fine, non sapeva perché si sentisse così in ansia e nemmeno concepiva il motivo di quella timidezza improvvisa, anche se forse Hyunjin pensava fosse data ancora dalla sua pessima esperienza.

Il biondo posò le ciotole sulla penisola dove alla fine presero posto entrambi "Se non riesci a dormire con la vetrata dimmelo ché faccio mettere delle tende, ho dimenticato di farlo visto che Bang Chan non le voleva." Sorrise istintivamente per poi sorseggiare la brodaglia.

A quel punto la curiosità di Felix si fece sentire "che rapporti aveva con il signor Chan?" Guardò negli occhi il biondo che non doveva aspettarsi una domanda del genere, ma non esitò a rispondere.

"Oh era un rapporto strettamente lavorativo, non avendo un alloggio suo personale gli avevo offerto di vivere qui, comunque la mattina sarebbe passato per venire a prendermi, così per evitargli viaggi inutili lo avevo ospitato." Felix arrossì abbassando il capo, non aveva pensato a questa cosa e si aspettava che tra i due ci fosse qualcosa, ma si sbagliava. Si sentì realmente in imbarazzo per il suo pensiero troppo affrettato e arrivato a conclusioni sbagliate. "Che rapporto pensavi avessimo?" Ora Hyunjin lo fissava attento e Felix battendo le palpebre più volte distolse lo sguardo e tossì "Fammi indovinare pensavi stessimo assieme o che fosse un amico di letto nel tempo libero?" Felix non spiccicò parola visto che ci aveva preso in pieno. "Ei Felix non mischio lavoro e vita privata mai" Hyunjin rise mentre chi gli sedeva davanti sentiva il cuore accelerare e il viso infuocarsi nuovamente. Non gli mischiava questo voleva dire che a Felix non era permesso intromettersi, eppure sentiva di volere far parte della vita privata di Hyunjin. Prima che il biondo se ne andasse lasciandolo immerso nei suoi pensieri parlò attirando l'attenzione di Hyunjin "E se ti chiedessi di fare parte della mia vita privata e io della tua cosa faresti?"

Quando Felix pronunciò quelle parole il sangue di Hyunjin si congelò, che fosse attratto da quel corpo esile era ovvio, non avrebbe mai detto di no a una richiesta del genere eppure si sentì in difficoltà "Non correre troppo, ora devi pensare a imparare il lavoro e riprenderti, hai una settimana di completo riposo visto che ora non c'è poi tanto lavoro." Hyunjin sorrise al biondo finendo la zuppa, lavò tutto ciò che aveva utilizzato e tornò nella sua stanza lasciando Felix nuovamente solo.


***
Ok, questo è il decimo capitolo e spero che la mia storia ti piaccia.
Forse è stata un po' noiosa per il momento, ma d'ora in poi inizierà a farsi interessante, se avete dubbi di qualsiasi tipo scrivete pure e sarò felice di rispondere.

Buona lettura♥️

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