SMOKE

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Hyunjin stava in silenzio mentre Bang Chan guidava, sentiva delle fitte al petto e delle lacrime rigavano continuamente il volto come a solcarlo. Felix deglutì, non sapeva come comportarsi e rimase immobile a guardarlo.

Aveva insistito per andare con loro alla casa dove viveva il padre, Hyunjin era stato devastato dalla chiamata della madre e si sentiva irrequieto a lasciarlo solo. Ora era l'unico uomo della famiglia. Felix sospirò guardando fuori dal finestrino le molteplici case, era preoccupato per Hyunjin, questo era un momento di debolezza che lo metteva a nudo, era ferito e chiunque avrebbe potuto infierire.

Una mano gli toccò il ginocchio e velocemente Felix si voltò verso Hyunjin, guardava la sua mano con sguardo assente e vuoto, spezzando il fiato di Felix che si avvicinò a lui. Quando Hyunjin nascose il volto nella sua spalla, il biondo lo avvolse, aveva bisogno di affetto più di qualsiasi cosa perché non c'era cura al suo dolore se non il tempo.

Nel viaggio Hyunjin si addormentò e poco prima di arrivare, si svegliò lamentandosi del bruciore a gli occhi arrossati dal pianto.
La casa era davvero enorme, più della tenuta dei Lee, la maggior parte delle pareti erano vetrate e i muri presenti erano di un bianco perla. Salirono una piccola scalinata, davanti al portone Hyunjin suonò il campanello. Felix sentiva un magone e per qualche secondo trattenne il fiato, quando il portone si spalancò.

Una donna vestita con un tubino nero semplice si presentò sorridendo e Hyunjin corse ad abbracciarla "figliolo" sussurrò. In poco tempo i suoi occhi diventarono lucidi, passarono minuti prima che i due si staccassero. Ed entrarono nell'immensa casa.

Hyunjin non abbracciava da anni la madre e poterlo fare aveva coperto per poco il dolore della perdita del padre. Quando varcò la soglia di casa sorrise, era tutto come quando si era trasferito a Seoul, l'unica cosa che era stata aggiunta lo fece sorridere "È così felice in questa foto" sussurrò tenendo una delle tante cornici che facevano da nuovi soprammobili.

La madre lo accostò posando la testa sulla sua spalla e sorrise "Diceva sempre che alla collezione di fotografie voleva aggiungere una con te e il tuo ragazzo." Hyunjin si irrigidì voltandosi "cosa?" Domandò confuso.

Venne trascinato in cucina dove una donna servì quattro tazze di tè "Prego sedetevi tutti, non ti crea problemi se ne parlo anche con loro?" Domandò la madre guardando sorridendo Felix e successivamente Bang Chan e Hyunjin scosse la testa invitandola a parlare. "Nell'ultimo periodo tuo padre pensava a molte cose, ma aveva un'ossessione per te, l'ho visto contattare molti uomini che pensava di presentarti, ha cercato un luogo dove farvi sposare e un posto dove farvi vivere" una lacrima gli rigò il viso e Hyunjin sentì il cure accelerare. "Ti voleva felice" sussurrò prendendo tra le sue piccole manine una di Hyunjin.

"Posso vederlo?" Domandò Hyunjin alzandosi e la madre annuì asciugando una guancia. Abbandonò tutti in quella cucina e con grandi passi arrivò alla camera allestita per tenere le spoglie del padre prima del funeraleg. Fece dei respiri profondi e con il batticuore abbassò la maniglia aprendo la porta.

Gli si fermò il cuore. Stava lì disteso come se fosse immerso in un sonno profondo con un accenno di sorriso, se ne era andato spensierato e questo lo sollevava. La pelle presentava delle rughe di vecchiaia ma rimaneva comunque giovane e fresca. Hyunjin sorrise avvicinandosi per poi inginocchiarsi davanti a lui. Guardò le sue mani chiuse a pugno sopra le ginocchia e una lacrima gli rigò il volto per l'ennesima volta in quella lunga giornata.

"Grazie" sussurrò "hai accettato ciò che sono, questo è importante per me" si sentì liberare da un peso che lo opprimeva. "Mi hai lasciato con un sacco di responsabilità, senza salutarmi e mi hai nascosto le tue condizioni solo perché ero in vacanza, sei uno sciocco" rimproverò il padre sorridendo, ormai era accaduto e non poteva fargliene una colpa.

Mordicchiando le labbra Hyunjin si alzò da terra e guardò il padre per l'ultima volta "Mi prenderò cura della mamma, tu riposa tranquillo" disse voltandosi per tornare dagli altri.

Felix parlava animatamente con la madre di Hyunjin proprio di lui e dei suoi vizzi, il biondo era riuscito a strappargli un sorriso e il corvino ne fu contento. Si sedette dove prima e Felix si zitti sorridendo "Puoi continuare a parlare male di me" il biondo arrossì borbottando "Non era quello che stavo facendo" e la signora Hwang rise. "Avanti voi due smettetela di prendervi in giro, so che il viaggio per tornare a Seoul è lungo, che dite di fermarvi?" Chiese guardando Hyunjin quasi come una supplica. Il corvino a sua volta posò lo sguardo su Felix cercando una risposta.

Annuì a Hyunjin, sapeva che voleva rimanere con la madre e per lui non pesava fare compagnia a una donna così simpatica.

Hyunjin si era rintanato nello studio del padre a sistemare le scartoffie, probabilmente per impegnare la mete che altrimenti avrebbe rimuginato troppo. Felix invece stava aiutando la signora Hwang nel giardinaggio, aveva deciso di spostare dei vasi all'esterno della serra, anche se ancora faceva freddo.

Felix camminava con un vado tra le braccia seguendo la donna che aveva più forze di lui "Ok tesoro appoggialo pure qui" il biondo posò a terra il vaso pulendosi le mani da del terriccio per poi sorridere alla donna così entusiasta. "Non sai quanto mi hai reso contenta aiutandomi" esclamò levando una foglia secca dalla pianta su cui era accovacciata "Con la malattia di mio marito era un pericolo anche l'aria esterna, quindi non uscivo di casa, così lui si ostinava a comprarmi continuamente delle piante, diceva di voler ricreare il parco dove l'ho conosciuto" Felix sentì il cuore spezzarsi guardando il sorriso malinconico di una persona ancora innamorata dopo molti anni.

"Mi piaci Felix, rendi felice Hyunjin" la signora Hwang si alzò posando gli occhi su Felix "State insieme?" Domandò inclinando la testa. Felix arrossì improvvisamente abbassando il capo "Ci ho preso, da quanto tempo ti piacciono i ragazzi?" Si sentiva spiazzato, nessuno gli aveva mai fatto una domanda del genere, tanto meno se lo aspettava da lei e per rispondere balbettò leggermente "Ecco... Emm... Hyunjin è il primo" ammise trattenendo il fiato.

"Davvero?! Sono così contenta, mio figlio aveva bisogno di un ragazzo come te, sei così sincero e puro" Felix era confuso ma sorrise riportando lo sguardo alla donna. "Devo dire alla cameriera di allestire una sola camera, nel frattempo fa quello che vuoi tesoro." Felix non aveva mai visto una donna così iperattiva e rise guardandola correre dentro casa.

Respirò portando una boccata d'aria gelida nei polmoni e successivamente nascose la faccia nella sciarpa lasciando gli occhi scoperti. C'era ancora la neve, che lentamente iniziava a sciogliersi e due giorni dopo sarebbe finito l'anno, non sapeva se quella giornata sarebbe stata gioiosa o triste, ma Felix si sentiva strano.

Si sedette accanto al vaso posando la testa sul vetro della serra guardando il cielo azzurro, da lì a poche ore il sole sarebbe tramontato e un'altro giorno era volato troppo in fretta. In realtà Felix, da quando la madre di Hyunjin l'aveva chiamato, aveva un forte senso di instabilità e la paura lo stava assillando, mettendogli paranoie in testa su ciò che sarebbe successo quando lo zio avrebbe saputo la notizia. Aveva capito che era un uomo senza un briciolo di cuore, ma non riusciva proprio a capire cosa avrebbe fatto.

Felix sussultò quando qualcuno si accasciò al terreno accanto a lui sbuffando, Hyunjin lo guardava mentre teneva una sigaretta tra le dita. "Fumi?" Domandò scioccato al corvino che rise lasciando uscire una nuvoletta di fumo. "Lo facevo a 16 anni, mio padre si arrabbiò tantissimo quando ne venne a conoscenza, questa arriva da un pacchetto sigillato che mi aveva requisito a quel tempo" Hyunjin riportando alla bocca il filtro, fece illuminare la punta e lasciò uscire il passivo "Ho smesso dopo poco per farlo felice, tu hai mai provato?" Domandò e Felix annuì sorprendendo il corvino.

"Non sono così santo come credi, però non mi piace il sapore" concluse in fretta guardando le ginocchia vicino al suo volto. "Come ti senti?" Domandò titubante, non voleva farlo star male ma era curioso e preoccupato. Hyunjin che guardava il prato non sorrise e nemmeno ci fu un cambiamento di espressione "Sto bene, sono felice abbia smesso di soffrire, l'unica cosa è che mi ha dispiaciuto e stata di non riuscire a salutarlo." Felix annuì guardando come Hyunjin il prato della casa.

"Grazie di essere rimasto qui, vuol dire molto per me" Hyunjin spense il mozzicone tra i sassi per poi tornare con la testa posata al muro.

Stay with me // hyunlixWhere stories live. Discover now