cinque

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Altro giorno, altra lezione in sala. Era già diventata la routine dei ragazzi di Amici21. Linda era in saletta con Elena a provare Liberian Girl, però non riusciva a farla al meglio delle sue possibilità. Certo, i passi erano giusti, non ci aveva messo troppo ad impararli. La memoria era il punto forte di Linda. "Ti manca l'intenzione baby" le disse Elena, ed anche Linda pensò che fosse proprio quello il problema catastale per quella coreografia. "Non mi sento molto figa, è quello il problema" confessò Linda. "Se io ti portassi qualcuno dei tuoi compagni dici che ti aiuterebbe?" chiese Elena, tentando di darle una mano. "Dipende da chi mi chiami. Ci sono un paio di persone che falserebbero il risultato" disse Linda. Christian ad esempio le sbavava dietro da due settimane. "Capisco. In questo momento c'è Alex nell'altra saletta" disse Elena. "Lui potrebbe andare benissimo" mentì Linda, ed Elena le sorrise, per poi uscire dalla saletta. In realtà a Linda non andava proprio benissimo, dato che stava sviluppando un interesse per "Malinconia", e sperava che non sarebbe stata troppo in difficoltà a ballare davanti a lui.

Il cantante era in saletta con il maestro Giovanni, a provare la cover che avrebbe portato poi in puntata. "Per oggi ci siamo, dai" disse Giovanni, ed Alex gli sorrise riconoscente. "Grazie mille, a presto allora" salutò poi. Proprio mentre stava per uscire comparve Elena d'Amario. "Ciao" salutò Alex, alquanto sorpreso di vedere la ballerina in sala canto. "Ciao, interrompo qualcosa?" chiese lei, allegra come sempre. "No, tranquilla. Abbiamo appena finito" la informò Giovanni, sorridendo. "Perfect. I need your help" continuò la professionista, ed Alex annuì. "Cosa dovrei fare?" chiese curioso il cantante. "Nulla di impegnativo, don't worry." sorrise Elena, rassicurando Alex.

"Allora, basically tu ti siedi qui con la schiena contro lo specchio, lei balla, e poi mi dici che sensazione ti arriva, va bene?" comunicò Elena, non appena varcarono la soglia della sala danza, ed Alex annuì. Non sapeva cosa avrebbe ballato Linda, ma sapeva che avrebbe spaccato. "Ah, baby, sciogliti i capelli. Let it move" le dice Elena, e lei obbedì.

Partì la musica, una canzone di Michael Jackson. Linda ballò, però Alex si perdeva per strada, non la riusciva a seguire come avrebbe dovuto. Certo, Linda era sempre bellissima, però c'era qualcosa che mancava.

"Allora, what do you think?" chiese Elena, mentre Linda beveva e riprendeva fiato. "Senza offesa, piccola, ma mi perdevo per strada. Non sono riuscito a seguirti" le confessò Alex, sincero. "Non mi offendo, tranquillo. Anzi, apprezzo davvero l'onestà" disse lei. "That's the problem. Ora, prova a fare così, baby: mentre balli, guardalo. E prova anche a flirtare un po'. Non succede niente, è solo per il tuo bene" la incoraggiò Elena, mentre Alex annuiva confermando le parole di Elena. Il cantante era davvero felice di aiutare Linda, i due avevano già un rapporto particolare che Alex sperava andasse solo a crescere. "Dai Souzinha" la incoraggiò, sorridendo.

Ripartì la base, e questa volta Linda portò Alex dentro al pezzo. Non le riusciva a staccare gli occhi di dosso. "Better?" chiese Elena. "Ammazza! Stavolta sì, mi ha proprio preso per le orecchie e trascinato nel pezzo" disse Alex, sorridendo e facendosi comparire le sue iconiche fossette. "That's what we wanted. Per oggi hai dato, domani ripassiamo Jealous e direi che siamo a posto" disse Elena, per poi salutare i due ragazzi ed uscire.

"Spacchi" disse Alex, mentre Linda si rimetteva la felpa. Alex notò solo in quel momento che ai piedi la ragazza avesse dei tacchi a spillo abbastanza vertiginosi. "Ah ma balli sui tacchi?" le chiese. "Eh beh, certo. Col mio metro e una cotoletta non risulto troppo femmina" disse lei, col suo accento napoletano che Alex già adorava. "Capito. Possiamo andare?" Chiese poi il ragazzo. "Certo. Se vuoi mettere la roba nella mia borsa fai pure. Almeno hai le mani libere" propose Linda, ed Alex accettò volentieri. Mise i testi e l'acqua in uno scomparto della borsa, in cui potrebbe tranquillamente entrarci anche lui, per quanto era grande. Poi però gliela tolse di mano, mettendosela in spalla. Linda si finse offesa, ma Alex sapeva di starle facendo un favore enorme. Camminarono tranquillamente fino alla casetta, chiacchierandosela. "Comunque non dovevi" disse Linda, recuperando la borsa. "Ogni tanto fatti dare una mano." le disse Alex, dandole un bacetto tra i capelli.

Linda si catapultò in doccia, dato che aveva sudato parecchio in sala. Uscì dalla doccia come rinata, avvolgendo i suoi capelli in una maglietta oversized, per non smollarsi i ricci, si rivestì velocemente e si buttò a peso morto sul letto. "Prossima volta mettici più entusiasmo" sentì la voce di Alex, che stava aiutando Elisabetta a provare una canzone per la puntata. "Ha parlato Malinconia" rispose Linda sarcasticamente, finalmente degnandosi di girarsi. In realtà lo fece solo per recuperare phon e diffusore, insieme al pettine a denti larghi.

Un'ora dopo finalmente era pronta. Raccolse i capelli e volò in cucina, siccome oggi toccava a lei preparare la cena. Per quel giorno decisero di fare le piadine, semplici e veloci. "Souzinha, serve una mano?" chiese Luigi, mettendosi ai fornelli. "Non necessariamente ma se proprio ci tieni fai pure" gli rispose Linda, continuando a tagliare a cubetti la mozzarella. In quattro e quattr'otto finirono di fare le piadine per tutti, e si misero a tavola. Linda stava seduta tra Alex e Christian. Cenarono tranquillamente parlando delle varie assegnazioni, e di come si sentivano. "Comunque raga preparatevi per l'esibizione di Linda perché vi stende" disse Alex. "Shh! Non dovevi spoilerare!" Rispose la ragazza, stando al gioco. Alex ridacchiò, facendole l'occhiolino.

I ragazzi finirono di mangiare ed Alex si offrì di aiutare Linda a lavare i piatti, e finirono abbastanza rapidamente.

"Vieni fuori?" chiese poi il ragazzo, e Linda annuì. Recuperò la prima felpa che le capitò a tiro, indossandola. Mise il cappuccio, recuperò accendino e sigarette ed uscì nel giardinetto davanti. "Eccola" disse Alex, sorridendo. "Eccomi. Non volevi stare da solo?" disse Linda, rannicchiandosi le ginocchia al petto. "Bingo. Se sto troppo tempo da solo poi arrivano i pensieri negativi e non ne esco più" confessò il ragazzo. Linda era la prima che veniva a sapere di quella piccola cosa, ed Alex si fidava di lei.

Linda non disse nulla, ma si avvicinò ancora di più ad Alex, lasciandogli appoggiare la testa sulla sua spalla. Linda fumò tranquillamente, guardando le stelle. "Lucky Strikes anche tu?" chiese Alex, osservando il pacchetto di sigarette della ragazza. Linda annuì, facendo un tiro. "Tu e Luigi siete proprio anime gemelle" ridacchiò Alex, un po' amareggiato. Non lo avrebbe mai ammesso, però invidiata il rapporto che avevano Linda e Luigi, sembravano fatti l'uno per l'altro. "Platonicamente sì" confermò Linda.

Lei e Luigi avevano legato sin da subito, ai casting, ed avevano tantissime cose in comune. Andavano davvero d'amore e d'accordo. Linda finì la sigaretta e la spense, per poi buttare la cicca nel posacenere. Nessuno dei due voleva alzarsi da quel divanetto, stavano troppo bene. Linda sentì Alex iniziare a canticchiare il suo inedito, e si aggiunse a lui. Finirono di cantare e sentirono due applausi. Alzando lo sguardo Linda notò che Rea e Luigi si erano seduti sul divanetto di fronte al loro, Gigino con una Lucky Strike tra le dita. "Da quando sai cantare, Souzinha?" chiese Luigi. "Da abbastanza. Non ho mai studiato canto, però mamma faceva la cantante e mi ha insegnato tanto" disse Linda, malinconica. "E possiamo sapere perché ha smesso?" continuò ingenuamente Luigi.

IN REVISIONE | Siamo speciale || Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora