🖤𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 60:

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Il mio risveglio è lungo e pesante, sento il cuscino sotto di me ancora un po' umido per il sudore, non è il mio letto, dove sono?

In ospedale...ma sono...più leggero.

Faccio passare pigramente la mano verso la mia pancia, che non c'è più...sento solo una grande cicatrice che segna il mio cesareo.

"Keiji?" mi domanda la voce del mio amato.

"Kotaro..." è seduto sul bordo del letto, mi accarezza una guancia.

"Sei stato fantastico..." e mi bacia la fronte.

Sento vagire, mi giro, i miei due bambini, sdraiati dentro alle culle dell'ospedale.

Sono entrambi vestiti coi completini che avevo comprato per loro, una tutina azzurra con dettaglini bianchi e l'altra arancione con disegnini gialli.

Sia sulle tutine che sulle cuffiette i piccoli dettagli sono a forma di gufo.

Senza dire niente mi avvicino alle due culle, dove i piccolini giaciono beatamente.

"Li voglio prendere in braccio..." dico.

Kotaro annuisce e mentre io prendo in braccio il piccolino con la tutina gialla, lui mi porge il bambino con la tutina azzurra.

Li tengo tutti e due in braccio con delicatezza, sono così piccoli, fragili e...perfetti...

Finalmente li posso vedere...
i miei due gemellini.

Sento in me crescere un senso di calore, un amore...amore materno.

"Sei stato bravissimo..." si congratula Kotaro.

"Grazie a te di essermi stato sempre affianco..."

Avvicina il suo viso al mio, guardiamo entrambi con gli occhi innamorati i nostri due piccoli capolavori.

"Sono perfetti..." commenta Kotaro.

Quasi mi vengono le lacrime agli occhi.

Davvero sono opera nostra queste due piccole creaturine?

Sono davvero nostre?

Sembra tanto impossibile quanto bello...i nostri pargoletti.

"Posso prenderlo in braccio?" mi domanda Kotaro riferendosi al piccolo con la tutina azzurrina.

Glielo porgo, delicatamente, lui lo accoglie fra le sue braccia.

"Sono così piccoli..." commento.

"Kotaro...ma stai piangendo?"

"Sì..." singhiozza.

"Sono...bellissimi Keji... sono... semplicemente meravigliosi... grazie infinite...grazie di tutto..." piange con ancora fra le braccia il bambino.

"Grazie a te ancora di essere il padre..."

Ci abbracciamo, con ancora i due bambini fra le nostre braccia.

"Bene...ed ora...pensiamo ai nomi..." annuncio.

In quello stesso istante entrambi i piccoli aprono i loro minuscoli occhietti.

"Guarda! Ha i tuoi occhi!" esclamiamo entrambi in coro, parlando di entrambi i piccini.

Bene...un nome per il baby-Kotaro che ho fra le braccia, vediamo...

"Katsuo..." pronuncio.

"Katsuo..." prova lui.

"Vuol dire "ragazzo vittorioso"... un po' mi ricorda te..." confesso.

🦉"𝙼𝚢 𝙵𝚊𝚖𝚒𝚕𝚢"🦉🖤𝙱𝚘𝚔𝚞𝚊𝚔𝚊 𝙾𝚖𝚎𝚐𝚊𝚟𝚎𝚛𝚜𝚎🖤Where stories live. Discover now