🖤𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 29:

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Bokuto's pov:

Dopo questa scarica di emozioni ritorniamo in camera,
dove mi vesto con un paio di jeans blu scuro ed dolcevita rosso e bianco.

Restiamo sul letto rifatta da lui, ancora per un po', chiacchieriamo, di cose stupide, di piani per il futuro e di come saranno i nostri bambini...poi ricominciamo a parla di noi due, dei bei tempi a scuola e dell'università.

Questo fa salire l'ormone ad entrambi ed incominciamo a baciarci, adoro le sue labbra.

Poi, non ce ne accorgiamo, ma la sveglia sul comodino segna le sette e mezza in punto, la sveglia generale.

Subito nella casa piomba mia madre, con l'aspirapolvere in una mano e l'altra prontamente libera per tirare le tende ed aprile finestra e persiane tutte d'un colpo.

"BUONGIORNO! SVEGLIARSI! APRIRE LE FINESTRE CHE LA CASA QUI...ADDA PIGLIÀ ARIA!" ci spaventiamo entrambi, allontanandoci l'uno dall'altro.

Poi lei si accorge dell'atmosfera, della situazione che si stava creando tra noi due.

"Oh...scusate...non sapevo che foste...vabbè..." cerca di scusarsi mia madre.

"Continuate pure quello che stavate facendo..." ed esce furtivamente dalla porta della stanza.

Io e Kotaro ci guardiamo sbalorditi.

"Cosa cavolo stava pensando tua madre?!" mi domanda Keji, quasi scandalizzato.

"Ehm...non ne ho idea...ma so solamente che ci ha trovati in condizioni ben più scandalose in passato..." ridacchio, cercando di togliere un po' di imbarazzo dalla situazione.

Lui sorride, alzando un sopracciglio, quasi di rimprovero.

"Vero..." si esprime poi, un po' ridacchiando.

"Scendiamo?" mi domanda poi.

"Sì, ma prima apriamo le finestre...così la casa piglierà tanta aria!"

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Bokuto's pov:

Scendiamo le scale dove troviamo i miei genitori e mia nonna in cucina, papà è seduto a capotavola ed ha in mano il giornale, lo legge attentamente, mentre davanti a sé la sua tazzina del caffè caldo si raffredda lentamente.

La nonna è intenta a trafficare ai fornelli, mentre mia mamma apparecchia la tavola per noi due.

"Siete svegli!" esclama subito mia mamma facendoci segno di accomodarci al tavolo.

"Allora...dormito bene?" ci domanda mio padre mentre ripiega il giornale.

"Sì, sì, abbiamo dormito molto bene..." risponde calmo Keji.

"Keji, tesoro vuoi un tè?"
domanda mia madre al mio compagno.

"Sì, grazie mille" sorride, amo quando sorride.

Mentre Keji sgranocchia dei biscotti mio padre si avvicina al sottoscritto, parlandomi al l'orecchio:

"Poi riprendiamo quel discorso di ieri sera..."

Quelle parole mi lasciano semi spiazzato, avevo promesso a Keji che avrei tenuto il segreto fino al giorno di Natale, quindi dovrei reggere il gioco per altri quattro giorni.

Gli sorrido un po' imbarazzato, mentre lui mi guarda serio sorseggiando il caffè.

"Avete sentito che terribile temporale stanotte?" commenta mia madre.

Keji annuisce, mentre mio padre si lamenta:

"La pioggia proprio non ci voleva! Col freddo che fa le strade saranno scivolose e pericolose"

"Beh...non si può di certo controllare il tempo..." dice mia nonna tranquilla difronte al piano cottura.

"Sì ma la pioggia a dicembre è una vera e propria seccatura!" la contraddice mio padre di malo modo.

Mia madre scuote la testa, alzando gli occhi al cielo e sorseggiando il suo tè.

"Oggi tralaltro dobbiamo andare a prendere l'albero di natale..." afferma mia madre.

Sin da piccolo a casa mia si faceva l'albero di Natale quattro giorni prima della vigilia, lo andiamo a prendere nello stesso posto da anni, lo stesso giorno, tutti e cinque assieme, io, i miei genitori e le mie due sorelle.

"Tanto il luogo è al chiuso, no?"

"Sì...ma andare in macchina e caricare il tutto con il ghiaccio sulle strade sarà molto faticoso..." borbotta mio padre.

"Smettila! E' una tradizione! E le tradizioni come questa non si spezzano mai!" lo rimprovera mia nonna.

"Ve bene, allora per le otto e mezza dobbiamo essere tutti fuori casa!" annuncia mio padre.

"Akio e Akane mi hanno scritto che ci raggiungono là..."
annuncia mia madre.

"Va che poi per le nove arrivano gli zii ed i cugini a salutare... rimangono anche qui a pranzo..." raccomanda nonna.

"Bene, allora per le otto dobbiamo essere tutti fuori casa! Keji vieni con noi?"

Non mi sembra troppo una buona idea portare mio marito incinta a vedere e scegliere l'albero di Natale.

"No, sarei solo d'intralcio, resterò a casa con la nonna, così saluto anche le zie di Kotaro che non le vedo da una vita!" dice con aria sicura.

Amo quando riesce a risollevare i problemi ed a estinguere le situazioni con astuzia.

🦉"𝙼𝚢 𝙵𝚊𝚖𝚒𝚕𝚢"🦉🖤𝙱𝚘𝚔𝚞𝚊𝚔𝚊 𝙾𝚖𝚎𝚐𝚊𝚟𝚎𝚛𝚜𝚎🖤Where stories live. Discover now