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Annabeth si siede ai piedi del trono di sua madre e piange, do una pacca a mio fratello ed esco dalla sala lasciando a lui il compito di parlarle. Raggiungo gli altri ragazzi, riuniti in un giardino ai bordi della montagna, e quello che mi si para davanti mi confonde non poco

Le luci azzurre che prima solcavano il cielo sono scomparse, gli altri ragazzi del campo si accalcano al parapetto e guardano giù, verso Manhattan. Ci sono diversi binocoli panoramici lungo il perimetro del bordo; basta inserire una dracma e si vede la città

I ragazzi li stanno usando tutti. Abbasso anch'io lo sguardo. Si vede quasi tutto da quassù: l'East River e l'Hudson che scolpiscono la forma di Manhattan, la griglia di strade, le luci dei grattacieli, la distesa buia di Central Park a nord. Sembra tutto normale, ma c'è qualcosa che non torna

Connor: Lenn! Vieni a vedere! -esclama notandomi e facendomi spazio al suo binocolo, annuisco e mi ci avvicino

Nelle strade sottostanti il traffico si è fermato. I pedoni giacciono sul marciapiede o si sono accovacciati sotto i portoni. Non c'è nessun segno di violenza, nessun incidente, niente del genere. È come se gli abitanti di New York abbiano deciso di piantare tutto lì dov'è e crollare a terra

Io: Travis, Connor andate a chiamare Percy e Annabeth! Ora! -ordino e i due corrono via per poi tornare poco dopo con la coppia che mi guarda confusa, avvertendo che c'è qualcosa che non va

A: non... non si sente nulla

Percy: che cos'hanno fatto? -sbotta, teso e arrabbiato -che cos'hanno fatto alla mia città?

Scansa Michael Yew da un binocolo e da un'occhiata per poi staccarsi una volta compreso il fatto

Silena: sono morti? -domanda sbigottita

Io: no -scuoto la testa, percepisco le loro emozioni flebili ma non svanite completamente -sono addormentati

Un verso della profezia mi risuona nelle orecchie: e mentre in un lungo sonno il mondo piombar vedrà... poi mi ricordo della storia di Grover e del suo incontro con Morfeo a Central Park. "Sei fortunato che io stia risparmiando energia per il grande evento..."

Io: Morfeo ha addormentato l'intera isola di Manhattan. L'invasione è iniziata

La signora O'Leary è l'unica a essere felice per la città addormentata

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La signora O'Leary è l'unica a essere felice per la città addormentata. La troviamo che si abbuffa di hot dog sopra una bancarella rovesciata, con il proprietario rannicchiato sul marciapiede a succhiarsi il pollice

Argo ci aspetta con i suoi cento occhi aperti. Non dice nulla, ma sento che è agitatissimo. Gli raccontiamo quello che abbiamo saputo sull'Olimpo e di come gli dei non correranno a salvarci. Argo alza gli occhi al cielo, disgustato, cosa che ha un effetto piuttosto psichedelico

Io: sarà meglio che torni al campo -gli suggerisco -proteggilo come meglio puoi

Mi indica e solleva le sopracciglia in un'espressione interrogativa

Ti sarò leale, promesso {Libro 3}Where stories live. Discover now