Capitolo 8

2.3K 83 0
                                    

Siamo in macchina. Ci stiamo dirigendo da una strega che, secondo Klaus, riuscirà a risolvere il dilemma per il qualche lui non riesce a creare ibridi.
Arriviamo nel bar di quella strega.
"Krys, Stefan, voi andate dietro al bancone a prepararci qualcosa da bere, mentre io parlo con la strega, per favore".
Io e Stefan sospiriamo e andiamo dove Klaus ci ha chiesto di andare.
"che vuoi Klaus?" dice la strega.
"sei diventata ancora più bella dall'ultima volta che ti ho vista".
Il mio cuore batte più velocemente per un pizzico di gelosia, e Klaus e Stefan se ne accorgono, infatti Klaus cerca di nascondere un ghigno.
"piantala Klaus con le tue frasi inutili, dimmi cosa vuoi".
A quelle parole della strega io sorrido vittoriosa, mentre Klaus alza gli occhi al cielo.

"non riesco a creare ibridi. Ho fatto tutto quello che si doveva fare. Ho ucciso un licantropo, un vampiro e un doppelgänger. Poi per trasformare una persona gli do il mio sangue, lo uccido e si dovrebbe risvegliare in transizione. Il problema è che quando si risvegliano succedono cose che non dovrebbero succedere, come ad esempio sono fin troppo aggressivi e gli esce il sangue dagli occhi."
"è evidente che qualcosa è andato storto. Sicuro che hai fatto tutto bene? Il doppelgänger è morto?".
A quelle parole io e Stefan ci guardiamo, preoccupati per Elena.
"si, è morta." risponde convinto Klaus.
"beh allora dovrò fare un incantesimo per capire il problema. Mi serve una collana però. Tu sai di quale collana sto parlando."
"si, certo, oggi la vado a prendere e te la porto" dice Klaus.
Stefan, intanto, ha visto una foto, appesa al muro del locale, che raffigura lui e Klaus negli anni '20. Porge la foto all' Originale. "Che cosa significa questo, Klaus?"
"abbiamo molte cose di cui parlare" sorride Klaus.

Ora ci troviamo nel retro del locale, in una stanza in cui ci sono decine di bare. "cosa stiamo facendo, Klaus?" gli chiedo io.
"stiamo andando a risvegliare una persona"
"chi?"
"ora vedrai".
Klaus apre la bara, e non riesco a credere ai miei occhi. Gli occhi cominciano a pizzicare a causa delle lacrime e faccio due passi indietro dallo stupore. Mi metto una mano intorno alla bocca e sussurro "R-Rebekah".
"come la conosci?" mi chiede Klaus
"l-lei mi ha trasformata in vampiro nel 1376. Era la mia migliore amica, ma dopo un secolo e mezzo non l'ho più né rivista né sentita. Pensavo le fosse successo qualcosa, visto che le mandavo sempre delle lettere ma non ricevevo alcuna risposta... Invece si trovava dentro una bara con un pugnale a causa tua!" grido l'ultima frase piangendo e senza distogliere lo sguardo dal corpo della bionda.
Lui si avvicina a me. "non ti avvicinare!" gli urlo.
"senti Krystal, non è stata sempre pugnalata, è da solo 50 anni che è così. Non ha potuto risponderti perché abbiamo passato gran parte della nostra vita a scappare da nostro padre Mikael, quindi ci trasferivamo spesso"
Dopo un attimo di pausa dico singhiozzando "toglile il pugnale". Klaus le toglie il pugnale. "ora io e Stefan andiamo un attimo di là, assicurati che si nutra di quel tizio laggiù, poi aspettateci qua" dice Klaus riferendosi a un uomo delle pulizie soggiogato. Io annuisco e mi siedo su una bara vicina a quella di Rebekah, in attesa del suo risveglio.
Dopo circa 10 minuti, la pelle di Rebekah sta ritornando al suo colore naturale, quindi a me ricominciano a scendere silenziosamente delle lacrime.
Mi alzo in piedi e Rebekah si alza dalla bara. Ci guardiamo negli occhi e dopo mezzo minuto di silenzio che sembrava infinito, lei sussurra con gli occhi lucidi "Krys". In cambio io sorrido e sussurro "Bekah". Subito ci andiamo ad abbracciare, fino a che Rebekah dice "scusa, molto bello l'abbraccio ma ora sto morendo di fame". A me scappa una risatina "sei sempre la stessa"; intanto lei si nutre del ragazzo delle pulizie.
Bekah ritorna da me e mi dice "mi sei mancata tantissimo"
"anche tu mi sei mancata". Ci sorridiamo, prima di abbracciarci di nuovo.
"mi dispiace se non mi sono fatta più vedere né sentire, ma dopo che me ne sono andata dall'Irlanda del Nord, la mia vita è stata un intero casino"
"non ti preoccupare Bekah, l'avevo immaginato. L'importante è che adesso ci siamo riviste. In fondo sapevo che prima o poi ci saremmo incontrate di nuovo" le dico sorridendo.
"grazie Krys che mi capisci sempre"
"le migliori amiche servono a questo"
"hai ragione. Ti voglio bene. A proposito, che ci fai qui?"
Le dico solo una parola "Klaus"
"Klaus? Ti ha fatto qualcosa? Dov'è quello stronzo che lo ammazzo!" risponde lei furiosa, cominciando ad incamminarsi verso la porta.
"ferma Bekah, Klaus non mi ha fatto niente. Ha detto di aspettarlo qua." dico io divertita. Ho sempre amato quel lato di Rebekah così protettivo nei miei confronti.
In quel momento entrano Klaus e Stefan. Rebekah è visibilmente sconvolta e sorpresa dalla vista di Stefan, mentre io li guardo confusa. "Rebekah, dov'è la tua collana?" le chiede Klaus.
"ce l'ho proprio q-" dice la bionda toccandosi il collo, ma nota che appeso al suo collo non c'è nulla. "dove diavolo è la mia collana?"
"non dirmi che l'hai persa!"
"non l'ho persa, io l'ho sempre tenuta al collo, il problema è che sono stata in una bara incosciente per più di 50 anni, quindi chiunque può avermela rubata!" dice agitata Rebekah.
"va beh la troveremo, ora però devo fare una cosa" dice Klaus. "ora puoi ricordare tutto degli anni '20" dice l'ibrido guardando Stefan negli occhi. Stefan chiude gli occhi per un istante. Li riapre e guarda la mia amica bionda. "Rebekah" sussurra Stefan.
"qualcuno mi può dire che sta succedendo?" chiedo io confusa.
"tesoro, è semplice. Io e Stefan ci siamo conosciuti a Chicago negli anni '20. Lui aveva la sua umanità spenta ed era nel periodo in cui lo chiamavano 'lo squartatore di Monterey'. Eravamo grandi amici, poi lui fece amicizia anche con Rebekah e nacque una sorta di storia tra loro due."
"wow" rispondo io guardando la mia migliore amica.
Rebekah e Stefan si continuano a fissare negli occhi, e io dico "non vi preoccupate, questo momento non è per niente imbarazzante", fino a che Klaus, divertito, mi prende da un braccio e mi porta fuori dalla porta.

"Che c'è?"
"niente, volevo lasciarli un po' da soli. Ora usciamo e raccontami come hai conosciuto mia sorella"
"d'accordo".

Gli ho raccontato la mia storia del 1376 e lui è stupito. "wow, devo ammettere che la tua vita è interessante"
"già, beh si, ma questa è solo una parte della mia storia. C'è un altro particolare che nessuno sa"
"quando ti andrà di dirmelo, io ti ascolterò" mi dice Klaus. Io sorrido. Lui mi prende la vita, mi avvicina a sé e mi bacia sulle labbra. Io gli metto le mani attorno al collo e approfondisco il bacio. Dopo un po' ci stacchiamo e gli dico "è meglio tornare dagli altri, altrimenti tra non molto ci daranno per dispersi". Lui sorride, mi prende per mano e ritorniamo per la nostra strada.
Torniamo al locale della strega con le mani intrecciate. Rebekah e Stefan ci guardano confusi.
Klaus mi lascia la mano e va verso la strega "allora, troviamo o no questa stupida collana?"
La strega risponde "prima di tutto, lasciami un po' di spazio. Ci vuole tempo per fare un incantesimo, e inoltre mi serve qualcosa per trovare quella collana".
"cosa?" chiede spazientito Klaus.
"mi offro io, visto che la collana è mia" interviene Rebekah.
"ecco brava cara. Vedi? Questo, è aiutare" dice la strega riferendosi a Klaus, il quale alza gli occhi la cielo infastidito.
La strega sta facendo l'incantesimo.
"vedo una ragazza con un gruppo di amiche" esordisce la strega.
"ragazza e amiche che saranno morte, se non mi ridaranno la collana".
Io e Stefan ci guardiamo preoccupati.

Quello che gli Originali non sanno è che Klaus non riesce a fare ibridi a causa del fatto che la doppelgänger, Elena, non è in realtà morta.
La collana, invece, (che era stata, in seguito, regalata da Stefan ad Elena) era stata trovata da Stefan sul pavimento del bar, dove una sera Rebekah l'aveva fatta cadere a causa del trambusto causato da Mikael, che aveva fatto irruzione nel bar con l'intento di trovare e uccidere Klaus.
Klaus voleva scappare, ma Rebekah non voleva lasciare Stefan, del quale si era innamorata. Visto che lei non era d'accordo con lui e che quindi sarebbe potuta essere un ostacolo per la fuga, Klaus pugnalò Rebekah fino ad oggi.

Ora ci troviamo in un negozio d'abbigliamento, visto che Rebekah ha addosso ancora un vestito degli anni '20.
Io, Klaus e Stefan siamo seduti sulle sedie davanti ai camerini, e Klaus sta anche bevendo un bicchiere di champagne.
Rebekah esce dal camerino con un vestito nero che arriva sopra al ginocchio e con scollo a cuore. "le ragazze nel ventunesimo secolo si vestono come prostitute?" chiede lei.
"ehi!" esclamo io divertita, lanciandole un cuscino.
"non intendevo te, ovviamente" dice lei ridendo. "comunque questo vestito non mi piace".
"aspetta, vado a cercare un altro vestito che ti potrebbe stare bene" le propongo io.
"si, basta che facciamo in fretta però" dice Klaus annoiato.
"stai calmo Klaus, hai vissuto per mille anni, non muori mica se aspetti un'ora" gli dico io.
"un'ora??" chiede lui incredulo.
"sì, un'ora. Ora sta a cuccia e aspetta".
Lui scuote la testa rassegnato, mentre Rebekah e Stefan guardando la scena trattenendo inutilmente una risata.

Arrivo dinanzi a Rebekah con uno strepitoso vestito viola, uno scollo a cuore, una nastro oro legato alla vita e con una gonna a strati che arriva al ginocchio.
Rebekah lo prova, ma purtroppo la taglia non le va bene. "per me è leggermente piccolo. Provalo tu, staresti benissimo" mi dice la bionda.
Dopo un attimo di esitazione lo prendo, mi cambio ed esco dal camerino.
"sei una favola amica mia" mi dice Bekah.
"è vero, Rebekah ha ragione, sei stupenda" mi dice Stefan.
Guardo Klaus per sapere cosa ne pensa, ma lui è come incantato.
"Klaus tu cosa ne pensi?" gli chiede Rebekah.
"s-sei meravigliosa" balbetta Klaus. Io arrossisco e abbasso lo sguardo imbarazzata. Poi lo rialzo e incontro lo sguardo dell'ibrido. Ci continuiamo a guardare negli occhi, fino a che Stefan dice "ehm, io esco, ho bisogno di aria". Stefan esce dal negozio, probabilmente incapace di sostenere la tensione sessuale che si era creata qua dentro.
Poco dopo andiamo a pagare in cassa, ma io ovviamente uso qualche trucchetto da vampiro e soggiogo la commessa così che ci dia gratis i vestiti di Rebekah e il mio nuovo vestito viola.

Usciamo dal negozio e ci uniamo a Stefan, che ci stava aspettando appoggiato ad una colonna qui vicino.
Tutti quanti abbiamo fame, quindi decidiamo di mangiare. Ovviamente in stile vampiro.

Ci troviamo ora nel retro dello stesso locale in cui ci trovavamo prima, ovvero il bar della strega.
Stefan e Klaus sono seduti su delle poltrone con in braccio due ragazze da cui si stanno nutrendo, mentre io e Rebekah stiamo succhiando il sangue di un uomo sulla quarantina.
Finito di nutrirci, io e Klaus usciamo un attimo dal bar per prendere una boccata d'aria fresca.
Mi giro verso di lui e mi dice "sei sporca di sangue sulla faccia"
"dove?" gli chiedo io toccandomi le guance.
"qui" mi risponde lui, toccandomi con il suo pollice destro l'angolo sinistro delle mie labbra. Rimaniamo a fissarci negli occhi per qualche secondo, fino a che ci raggiunge Rebekah e ci dice "Stefan continua a dire cose di Mikael. Ci sta nascondendo qualcosa".

An Original Love | N.M.Where stories live. Discover now