Capitolo 20

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Azzurri.
Meravigliosi occhi azzurri.
Per me, gli occhi di Niall, erano una vera e propria meraviglia. Quando i miei occhi incrociavano i suoi sentivo di essere nel posto giusto, con la persona giusta. Mi piaceva quella piccola e quasi invisibile sfumatura di verde che solo guardando bene si poteva notare. Mi piaceva il modo in cui ogni suo sentimento si rispecchiasse nei suoi occhi, e come io, in tutti quei mesi avessi imparato a leggerli.
Amavo il modo in cui, per fare delle facce strane, alzava il sopracciglio quando scattavamo delle foto, lui pensava di essere divertente ma in realtà era solo terribilmente sexy.
Amavo la sua bocca e le sue labbra, il modo in cui la muoveva quando parlava. Amavo il suo perfetto e quasi irreale naso, un profilo meraviglioso che mi assicuravo di osservare sempre, e di innamorarmene ogni volta. Amavo il suo sorriso, il suo meraviglioso e innocente sorriso, che nascondeva sempre una folle malizia.
Amavo i suoi capelli, biondi, anche se non naturali. Li amavo quando la mattina si svegliava ed erano tutti scombinati, lui si passava un mano fra di essi e in una piccola mossa era nuovamente e meravigliosamente perfetto.
Amavo il suo fisico, non muscoloso, quasi esile, ma forte.
Amavo il suono della sua strana e piacevole risata, la amavo quando scoppiava all'improvviso e faceva ridere anche me.
Ma soprattutto amavo lui, amavo il suo modo di essere e di fare.
Amavo il suo modo di scherzare e di fare dell'umorismo.
Amavo il fatto che fosse terribilmente geloso, amavo quando mi diceva che ero sua, sua e di nessun altro.
Amavo il modo in cui mi faceva sentire protetta e amata.
Amavo vederlo giocare a FIFA, e urlare per un gol non segnato.
Amavo quando cucinava, non era bravo, ma si impegnava.
Amavo fare l'amore con lui, essere toccata, baciata, sfiorata da lui.
Amavo quando faceva il deprevato e mi sorrideva malizioso.
Non c'era cosa che non amassi di lui, anche tutte le cose più odiose per me erano bellissime, perché era lui, e quando si trattava di lui io potevo solo amarlo, senza riserva. Tutto ciò che faceva mi piaceva, qualunque cosa facesse.
A fine giornata, quando mi parlava senza mai smettere, ero sempre felice di ascoltarlo, non mi interessava cosa volesse dirmi, a me piaceva il semplice fatto che era con me che voleva parlare.
E così, gli regalavo i miei giorni, tutti i miei giorni. Io gli stavo regalando la mia vita. Aveva il mio cuore fra le mani e speravo lo custodisse abbastanza bene da non farmelo riavere spezzato.
Amavo la nostra folle storia e il modo, altrettanto folle, in cui era cominciata, e amavo il fatto che non fossimo cambiati e che fossimo sempre gli stessi di quando c'eravamo conosciuti a quell'intervista.
Ma forse io quel giorno, quando li intervistai, lo amavo già. Non so, non mi sono mai resa conto di quando ho iniziato a farlo, so solo che mi sono ritrovata ad essere completamente sua.
Ed era a tutto questo che pensavo mentre lo osservavo dormire. Il suo respiro era rilassante e sul suo volto regnava un'espressione pacifica. Aveva la bocca leggermente aperta e ogni tanto mugolava qualcosa. Mi ritrovavo spesso ad osservarlo dormire, erano dei momenti che tenevo per me, momenti in cui mi ripetevo tutti i motivi per cui quel ragazzo era l'uomo della mia vita.
Sentii il telefono squillare e rimproverai mentalmente chiunque avesse interrotto quel mio momento di pura devozione verso Niall. Era il telefono del biondo, che si trovava nel suo comodino. Mi allungai verso il telefono e lo afferrai, era Greg.
"Pronto?" Risposi il più piano possibile per non svegliare Niall
"Ehi Aurora! Dormivate?"
"No, io sono sveglia! Niall invece sta sbavando" dissi facendo ridere Greg
"Volevo chiedervi un favore"
"Si, dimmi"
"Sai che io e Denise andiamo in vacanza fra tre giorni, e passiamo da Londra prima di partire per le Hawaii. Mamma e Papà non possono tenere Theo e mi chiedevo se potreste farlo tu e Niall. So che non avete grossi impegni lavorativi in questi giorni"
"Ma certo. Nessun problema" dissi felice. Mi piaceva passare del tempo con quel piccoletto ed ero felice che Greg e Denise si fidassero così tanto da lasciarcelo per un po' di tempo.
"Ok. Grazie! Comunque poi mi metto d'accordo con Niall"
"Va bene"
"Ah Aurora, tienili d'occhio. Quando sono insieme sai che diventano incontrollabili, e Niall gli permette di tutto. Mi fido di te" disse ridendo
"Tenterò di tenere a freno il neonato che c'è in Niall"
Parlammo ancora per un po' e poi ci salutammo. Mi piaceva Greg, era una brava persona e mi trovavo davvero bene con lui, ma del resto stavo bene con tutta la famiglia Horan.
Quando posai il telefono sentii prendermi per i fianchi e trasportarmi sul bacino del biondo.
"Chi è il neonato?" Disse Niall ridendo
Era bellissimo appena sveglio.
"Tu! Da quando sveglio?" Risi io
Mi baciò lasciandomi il suo sapore sulle labbra e poi si staccò e mi sorrise
"Da quando ha iniziato a squillare il telefono e avevo le tue tette praticamente spalmate su di me. Mi sono goduto il momento" disse ridendo
Feci finta di non ascoltare il suo commetto malizioso e alzai gli occhi al cielo
"Che voleva Greg?" Chiese curioso, mentre io mi staccavo da lui e scendevo dal letto
"Potano Theo qui per qualche giorno mentre loro sono alle Hawaii"
Un'enorme sorriso si fece strada sul suo volto, aveva un debole per suo nipote, lo adorava e io ero sempre felice di vederlo così. Mi chiedevo come sarebbe stato quando avrebbe avuto dei figli suoi, pensavo che sarebbe stato davvero un bravo Papà, e io speravo di essere la Mamma, ma era tutto un sogno e al momento preferivo restare con i piedi per terra.
"Fantastico! Non vedo quel nano da così tanto tempo. Come mai non ci pensano i miei a lui?"
"Non so. Magari vogliono trovare del tempo per loro, può essere che ti fanno un fratellino" Risi
"Sai che odio immaginare queste cose" disse muovendo la testa in segno di disgusto
"E poi non hanno più l'età" continuò lui
"Giusto. Allora scoperanno e basta" dissi osservandolo mentre si innervosiva
"Aurora!" Mi rimproverò
Mi avvicinai e lo baciai delicatamente, mentre lui mutava la sua espressione di disgusto in un sorriso meraviglioso.

We never go out of style (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora