Capitolo 14

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Aprii gli occhi lentamente e allungai il braccio verso la parte del biondo, ma la trovai vuota. Mi alzai su un gomito e mi guardai intorno, vidi un bigliettino sul comodino, allungai la mano e lo afferrai. Mi chiedeva di chiamarlo subito. Così feci, presi il telefono e chiamai
"Pronto?" Rispose il biondo
"Amore che succede?" Dissi con la voce ancora assonnata
"El ha lasciato Louis. Sono a casa di Lou, puoi venire?"
"Arrivo subito"
Staccai la chiamata e corsi velocemente in bagno, mi vestii di fretta e decisi di non truccarmi, non avevo tempo, legai i capelli velocemente e presi le chiavi dell'altra auto di Niall, io avevo la mia a casa.
Mi sentivo in colpa, che le mie parole di ieri avessero aumentato quella lite? Speravo di no. Raggiunsi casa di Louis e bussai sonoramente alla porta, mi aprii Liam che mi fece un sorriso tenero. Andai in salone e vidi Louis piangere, non l'avevo mai visto così e mi sconvolsi di come in poche ore l'avevo visto passare da sereno, ad arrabbiato a triste. Mi avvicinai lentamente e lui mi guardò, sperai non mi desse colpa di nulla, lo sperai davvero, probabilmente solo per placare il mio senso di colpa.
"Non chiedermi come sto" disse, non era un tono arrabbiato, ma solo il tono di chi è stanco di sentirsi dire sempre la stessa cosa.
"Ti va se preparo un tè?" Gli chiesi
Lui annuì e io mi indirizzai in cucina, facendo segno al biondo di seguirmi.
"Come mai l'ha lasciato?" Chiesi mentre prendevo una tazza, Niall era appoggiato alla cucina e mi guardava attentamente mentre infilavo la tazza piena d'acqua nel forno a microonde.
"L'ha lasciato dicendo che lui non si fida e che l'ha fatta sentire a disagio urlandole davanti tutti noi"
Io annuii, ma davvero non vedevo delle buone motivazioni. Supposi che El era solo arrabbiata e che le sarebbe passato.
"Mi sento in colpa" ammisi
"Per cosa?" Disse facendo una faccia stranita e avvicinandosi a me
"Non dovevo parlare l'altra sera"
"Tu non c'entri" disse prendendomi dai fianchi e baciandomi
"Ok" sospirai piano
Presi il tè per Louis e glielo portai. Non sapevo cosa dire o cosa fare, vedevo Tomlinson piangere e non riuscivo a stare serena, volevo bene a Lou, come ne volevo e a tutti gli altri e non volevo vederlo così.
Mi alzai e presi il giubbotto
"Dove vai?" Mi chiese Niall, tutti si girarono verso me
"Louis" dissi rivolgendomi a lui "mi dai il permesso di parlare con El?"
"Perché?" Chiese
"Fammici solo parlare! Provo solo a farla ragionare un po' "
"Mi ha lasciato!"
"Non credo. Secondo me è solo arrabbiata, e lo dico perché ogni volta che sto con lei mi dice che ti ama, e me lo dice tutto il tempo! Posso?"
Glielo stavo chiedendo, ma l'avrei fatto anche senza il suo permesso. Lui acconsentì e io mi indirizzai verso l'auto.

Non appena arrivai davanti casa di El bussai forte alla porta, lei mi aprii e vidi i suoi occhi rossi, sicuramente aveva pianto fino a poco prima.
"Ehi" dissi io
"Aurora, se sei qui per Louis è meglio che lasci stare!"
Che facevo adesso? Dovevo trovare un modo per parlare con lei! Dovevo fingere, fingere di non sapere nulla e di essere lì per caso.
"Louis?" Chiesi facendo la finta tonta, per fortuna che ero un'attrice, fingere non mi riusciva mai difficile, io mi ci guadagnavo da vivere fingendo.
"Non lo sai?" Disse chiudendo la porta alle sue spalle, io mi voltai e mi appoggiai al divano
"Sapere cosa?"
"L'ho lasciato!" Disse abbassando lo sguardo
"Come mai?" Dissi avvicinandomi a lei
"Non mi è piaciuto come mi ha urlato contro davanti a tutti voi, mi sono sentita così a disagio! E poi non capisco perché non si fida di me, io non voglio stare con una persona che non si fida di me" la voce era strozzata e stava di nuovo per mettersi a piangere, e pensai a Lou che in quel momento era a casa sua a piangere anche lui.
Non risposi e L'abbracciai forte, lei si appoggiò alla mia spalla e la sentivo mentre singhiozzava rumorosamente.
"Ti sto inzuppando tutta" disse staccandosi
"Non importa" le sorrisi io "vieni" dissi facendo sì che si sedesse sul divano, e io mi accomodai accanto a lei.
"El, lo sai quanto ti ama Louis! Avete solo litigato, quelle che mi hai detto non sono delle buone ragioni per lasciarlo. Ok, ha urlato con te davanti a noi, ma l'ha fatto solo perché noi siamo tutti vostri amici e allora si è lasciato andare un po' troppo.." Non pensavo questa cosa, lui aveva davvero sbagliato ad urlare così davanti a noi, ma non potevo esprimere quella opinione, dovevo tenerla per me e dovevo provare a difendere Lou.
"..poi per quanto riguarda il non fidarsi, non è che non si fida di te, è solo geloso! Anche Niall lo è da morire, ma va bene così, sono solo gelosi. È il loro modo di farci capire che tengono a noi!"
Lei mi guardava e annuiva, ma c'era dell'altro, qualcosa che non mi aveva detto e che non aveva detto neanche a Lou.
"C'è dell'altro vero?" Le chiesi mettendole una mano sulla gamba magra. El era dimagrita molto negli ultimi tempi.
"Si" sussurrò lei
"Cosa?" Chiesi dolcemente
"Mi trascura, non è più come prima. Mi mette in secondo piano e io sono stanca, stanca di venire sempre dopo il suo lavoro, o qualunque altra cosa. Sai da quanto tempo non mi porta fuori a cena o non passiamo del tempo a fare qualcosa di carino? Solo per me e lui? Da quattro mesi!" Disse sbottando.
"È solo tanto impegnato con il lavoro El. Tutti loro lo sono"
"Niall però ti dedica del tempo" disse lei
"No. Anche lui ha i suoi impegni, e a volte non sta con me per un sacco di motivi, ma non mi mette in secondo piano, e non lo fa neanche Louis! Il loro lavoro richiede pazienza El, lo sai meglio di me questo. Lui ti ama da morire, e di questo ne sono più che certa, ci metto la mano sul fuoco. Prova a parlargli, mandagli un messaggio e chiedigli di parlare, digli tutto quello che hai detto a me e sono sicura che risolverete"
Lei mi abbracciò forte, e rimase così per un po'. Aveva bisogno di qualcuno che le parlasse e la facesse ragionare.
Mi promise che gli avrebbe mandato un messaggio e io la salutai sorridendole, mentre lei riuscì a farmi un piccolo sorriso, ma mi accontentai di quello.
Presi la macchina del biondo e mi indirizzai verso casa di Lou.
Non appena arrivai raccontai tutto quello che mi aveva detto El, e lui ascoltava attento.
"Dovrebbe mandarti un messaggio" sorrisi alla fine, lui si alzò e mi abbracciò.
"Grazie, grazie, grazie" sorrise lui, e fui felice di vedere quel sorriso sulle sue labbra.
Vidi Niall afferrarmi per un polso e portarmi in disparte.
"Davvero anche tu pensi che ti trascuro?" Chiese
"Non mi trascuri! Non ho mai detto questo"
"Quello che le hai detto ci si avvicina molto però"
"No, le ho solo detto che avete i vostri impegni di lavoro e che è normale che non siate sempre con noi. Ma questo non significa che non ci amate o che ci subordinate a qualcosa! Le ho detto questo. Niall non mi sento trascurata da te, come potrei?"
Lo Sentii rilassarsi e si avvicinò di più a me
"Ti amo!" Disse prima di baciarmi piano, sorrisi sulle sue labbra e lo spinsi leggermente
"Ti amo anch'io"
Tornammo di la, mentre sentivo che la tensione si era un po' placata.
"È lei! Tra dieci minuti è qui, andatevene" disse urlando Lou
Gli augurammo in bocca al lupo e uscimmo!
"Aurora sta attento all'auto!" Disse Niall
"Te la distruggerò" dissi mettendomi alla guida e ridendo in modo malefico
"Ci vediamo a casa! Lasci la macchina e usciamo un po' " disse lui
"Ok, boss!" Risi io e insieme a me fece lui
Ingranai la marcia e partii, ascoltavo la musica alla radio e ticchettavo con le dita il volante della macchina. Ero abbastanza felice quel giorno, ero felice di aver aiutato El e Louis, e sperai che si chiarissero.
Non appena arrivai a casa Niall era già li e mi aspettava sopra la macchina, parcheggiai la sua auto e mi indirizzai verso il biondo. Salii sopra l'auto e gli sorrisi
"Ciao bel biondo!" Dissi baciandolo
"Allegra?" Chiese sorridendo
"Si, oggi si! Spero che El e Lou chiariscano"
"Lo faranno! Grazie a te. Com'è che arrivi tu e risolvi sempre tutte cose?" Sorrise lui
"È il mio tocco magico" dissi ridendo e stringendo la sua mano che si trovava sul cambio.
"Allora, il tour si avvicina" disse lui cambiando discorso e tornando un po' più serio.
"Posso rapirti e tenerti tutto per me?" Dissi io spezzando la tensione
"Oppure ti rapisco io e vieni con me e i ragazzi in America" mi sorrise lui
"Mi stai chiedendo di venire in America con te?" Chiesi ridendo. Ero felice che me lo stesse chiedendo, e speravo davvero che lo facesse.
"Si"
"Magari posso venire a trovarti per qualche giorno"
"Perché solo qualche giorno?" Chiese
"Ho il lavoro e poi volevo tornare in Italia per un po'"
"E io?"
"Tu cosa?"
"Non ci vedremo per un sacco di tempo!"
"Lo so amore, lo so!" Dissi leggermente esasperata. Era vero, ma era anche vero che mi mancava casa e che mi sarebbe piaciuto stare qualche giorno con la mia famiglia.
"Meno male che lo sai"
Era un po' turbato e lo vedevo dal modo in cui aveva mutato la sua espressione.
"Ti va se andiamo in Italia insieme non appena avrò i miei primi cinque giorni di pausa? Così puoi venire in America prima e poi possiamo andare insieme" propose lui
"Davvero ti va di venire in Italia con me?" Sorrisi io raggiante.
"Certo" mi sorrise lui
"Ma è fantastico" dissi buttandomi su di lui per abbracciarlo.
"Amore sto guidando" rise lui, mi staccai e lo baciai sulla guancia.
"I miei saranno felici di conoscerti di presenza!"
"Devo essere nervoso per questo incontro?" Rise lui
"Si. Mio papà ti torturerà, dopo averti fatto fare la macchina della verità, naturalmente" disse seria.
Lui si voltò verso me e io scoppiai a ridere
"Non devi preoccuparti! Gli piacerai"
"D'altronde piaccio a tutti" disse con aria montata
"Ma per favore" Risi io.
Restammo in giro per qualche ora e poi tornammo a casa per mangiare.

POV Niall
Ero pronto per la serata romantica che le avevo organizzato, le avevo detto di farsi trovare pronta alle 20:00 ma come al solito stava ritardando.
La vidi uscire da casa sua con un bellissimo abito rosso, rosso come l'amore che provavo per lei. Il rosso era il colore che le si addiceva maggiormente, non per questo era il suo colore preferito. Lei era rosso, era fuoco, sensualità, esuberanza, era tutto ciò che quel colore potesse descrivere.
Era un abito corto, che risaltava le sue lunghe e bellissime gambe, aveva una scollatura a cuore ed era semplice nel suo complesso, eppure le stava divinamente. Si avvicinò a me con un sorriso raggiante e guardandola ricordai perché l'amavo così tanto.
"Sei bellissimo" disse baciandomi
La presi per i fianchi e la strinsi ancora di più a me.
"Tu sei stupenda"
E lo pensavo davvero.

POV Niall
Ed eccolo li, nel suo bel vestito nero, in camicia bianca. Gli stava divinamente, ma su questo non c'era dubbio, a Niall quel tipo di abbigliamento stava benissimo. I suoi occhi azzurri brillavano, e io potevo distinguerli a chilometri di distanza. Mi sorrise, quel sorriso di cui mi ero innamorata, quel sorriso che era diventata la ragione di ogni mio gesto. Quando sorrideva io mi sentivo in pace con il mondo, quando mi sorrideva il mondo aveva un senso.
Mi fece salire su una grande limousine e mi versò dello champagne, brindammo. Brindammo a noi, alla nostra storia e al nostro amore.
"Quando ti impegni ci sai fare" dissi baciandolo e ridendo
"Era il minimo che potessi fare. È l'ultima sera insieme per un po' di tempo, doveva essere perfetta" mi sorrise lui.
Gli presi la mano e feci intrecciare le nostra dita, sapevo quanto fosse giù di morale, e lo ero anch'io. Non mi andava l'idea di stare lontana da lui, anche se l'avrei raggiunto presto.
Odiavo l'idea di doverlo condividere con il mondo, odiavo l'idea che il nostro rapporto fosse una continua lotta con il suo lavoro e anche con il mio. Non era una storia facile, e io avrei voluto il mio biondino tutto per me. Forse ero solo un'egoista a pensare quelle cose, o magari ero solo una ragazza follemente innamorata. Di certo non gli avrei mai chiesto di rinunciare a nulla per me, non avrei mai potuto, era il suo sogno e io ero li per supportarlo, qualunque cosa scegliesse di fare. Ma ogni tanto mi ritrovavo a desiderare di tenermelo tutto per me.
Non importava però la difficoltà di quel rapporto, per lui ne valeva la pena. Niall ne valeva sempre la pena.
"Dove siamo diretti?"
"È una sorpresa" sorrise lui
Continuammo a parlare tranquillamente e io ero sempre felice nel notare come con lui parlare fosse meravigliosamente facile. Non c'erano mai silenzi imbarazzanti, perché anche quando stavamo in silenzio era bello anche il semplice fatto di stare con lui, pure se stavamo zitti.
Arrivammo in questo piccolo molo e io mi meravigliai ad osservare quella piccola passerella tutta illuminata da candele.
"Niall, è bellissimo!" Dissi continuando ad osservare. Vidi un tavolo al centro del molo, ci avvicinammo e notai una candela al centro e vari petali sparsi. Niall mi spostò la sedia per farmi accomodare
"Signorina" disse con voce elegante facendomi sedere
"Grazie, signore" Risi io
Poi girò e si posizionò sulla sedia di fronte alla mia.
"Vino?" Disse alzando leggermente la bottiglia di vino verso me, io annuii e lui verso del vino bianco sul mio bicchiere, dalla scelta del vino supposi che avremmo mangiato pesce.
Un cameriere ci raggiunse e ordinammo da mangiare, poi si allontanò e io sorrisi al mio biondo.
"Grazie! È bellissimo amore, sul serio" dissi prendendo la sua mano
"Ti amo" disse lui in modo dolce ed io sorrisi a quel tono così amorevole.
"Ti amo anch'io"
Passammo la serata a chiacchierare e ridere.
Lo amavo, amavo quel ragazzo più di chiunque altro al mondo e non credevo possibile che si potesse amare così tanto. Avrei fatto di tutto per vederlo felice.
Volevo passare ogni giorno della mia vita con lui, volevo continuare a vederlo appena sveglio la mattina, tutto assonnato e con i suoi bellissimi capelli biondi tutti scompigliati o la sera quando io continuo a parlare e lui sprofonda in un sonno irrecuperabile e lo osservo mentre dorme, e sembra così in pace, così bello, e ascolto il ritmo del suo respiro. Voglio continuare a litigare con lui e poi farci l'amore un secondo dopo, voglio sentirlo lamentare perché gli stacco FIFA per uscire un po', voglio sentirlo cantare sotto la doccia e voglio vederlo preparare qualcosa da mangiare quando a me non va di cucinare.
Voglio vivermelo, voglio vivermelo finché posso.

We never go out of style (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora