Capitolo 22

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Era possibile amare qualcuno così tanto?
Così intensamente?
Mi ponevo sempre questa domanda quando osservavo Niall. Era questo l'amore che tutti provavano?
E se tutti provavano amori del genere com'era possibile un mondo pieno di infelicità?
Avevo capito, con il tempo, che un'amore è bello anche se non è ricambiato. Amare è semplicemente la cosa più bella che possiamo fare.
Quello che vivevamo io e Niall era un'amore puro, senza bugie o ricatti, senza sotterfugi o altro. Era un'amore così bello e necessario, così perfetto, nonostante le liti e le cazzate.
Per quel ragazzo ero disposta a tutto, se mi avesse chiesto di camminare su un filo sottile in linea retta io l'avrei fatto, se mi avesse chiesto di fare il giro del mondo a piedi, per lui, io l'avrei fatto.
Quindi era questo l'amore?
Rendersi conto di essere disposti a dare tutto se stessi a una persona? Guardarla negli occhi e capire che è solo da quegli occhi che vuoi essere guardata?
E mentre pensavo al mio folle amore per lui, continuavamo a sorriderci uno di fronte all'altro.
Il ragazzo dei sogni, dei miei sogni che mi guardava con occhi pieni di un'amore che mi sconvolgeva.
"Sei bellissima" disse avvicinandosi ancora di più e prendendomi la mano.
La prima volta che mi aveva preso la mano ero rimasta stupita di come fosse perfetta intrecciata alla mia. Erano mani che mi facevano sentire così sicura e protetta.
"Anche tu sei bellissimo" sorrisi io
Si avvicinò al mio viso e mi diede il più casto dei baci, le sue labbra sapevano di menta.
"Sapevo che questo vestito ti sarebbe stato benissimo" disse sorridendomi con quei suoi denti perfetti.
"Tu sei pazzo. Lo sai vero?"
"No. Sono solo innamorato" disse prendendomi la mano
"Signorina" disse ridendo e aprendomi lo sportello della limousine
"Grazie" dissi entrando
Subito dopo entrò lui e si posizionò accanto a me. Mise una mano sulla mia gamba e mi baciò nuovamente.
"Stasera sarà speciale" disse
"È già speciale. Niall, tutto quello che fai per me è speciale"
"Oggi siamo nella fase romantica quindi?" Disse ridendo
"Questo lo dovrei chiedere a te! Come mai tutto questo?"
"Volevo fare una sorpresa alla mia bellissima ragazza no?" Disse baciandomi.
"È inutile chiederti dove siamo diretti vero?"
"Sei perspicace" Rise lui.
Dal finestrino notai che ci stavamo dirigendo al centro di Londra e mi chiesi davvero dove fossimo diretti.
Dopo un po' la limousine si fermò davanti un'enorme hotel. Osservai attentamente la struttura, era grande ed illuminata, doveva essere un cinque stelle. Non eravamo mai stati lì, o almeno io non ci avevo mai messo piede.
Mi voltai verso Niall con sguardo interrogativo
"Niente domande" mi sorrise senza darmi il tempo di parlare, come sei mi avesse semplicemente letto nel pensiero.
Mi prese per mano e ci indirizzammo all'interno dell'hotel.
"Salve signor Horan" disse ridendo il signore della Hall, dal cartellino notai che si chiamava Jeffrey.
Io gli sorrisi e lui ricambiò con gentilezza.
"Di sopra è tutto pronto"
"Grazie Jeffr" disse il biondo sorridendogli.
Supposi che si conoscevano.
Tenendo la sua mano stretta alla mia entrammo in questo grande ascensore, che era estremamente lussuoso, esattamente come il resto dell'edificio.
Niall premette il bottone dell'ultimo piano, il diciottesimo.
Non appena uscimmo dall'ascensore entrammo in un'enorme sala, era tutta vetrate e si poteva osservare tutta Londra. Al centro c'era un tavolo con una candela e tantissimi petali di rose blu. La luce era soffusa e rendeva l'atmosfera elegante.
"Signori, potete dare a me i cappotti" disse un cameriere raggiungendoci.
Io stavo zitta e osservavo quel posto meraviglioso.
Poi il cameriere si allontanò, lasciandoci da soli.
"Niall.. Questo è.." Mi fermai per pensare a qualcosa di decente da dire
"Wow" conclusi.
"Ti piace?" Disse mettendo una mano sulla mia schiena e guardandomi.
"Si che mi piace" dissi ridendo e baciandolo sulle labbra.
"Mio Dio, sei pazzo!"
Sentii la sua risata cristallina e il mio cuore perse un battito nell'udire quel suono meraviglioso.
"Signorina" disse spostando la sedia e facendomi sedere. Mi sedetti e lo ringraziai. Continuavo ad osservare la bellissima Londra illuminata, e ne restavo incantata, era come un quadro.
"Come conosci questo posto?" Chiesi al biondo che adesso era seduto di fronte a me e mi versava del vino.
Era bellissimo!
"Cercavo un bel posto e Zayn mi ha consigliato questo, così sono venuto qui e mi sono innamorato subito di questo panorama, ero certo ti sarebbe piaciuto"
"Ti amo" dissi prendendo la sua mano
Mi sorrise teneramente "anch'io" rispose sincero.
"Avevo pensato di cucinare io, come mi avevi chiesto stamattina, ma poi ho lasciato stare" disse ridendo
"Sei una frana in cucina"
"Come osi?" Disse facendo il finto offeso
"Incassa con eleganza Niall!" Dissi ridendo
"Da dove è uscita questa frase?"
"Credo di averla sentita in un film o qualcosa del genere"
Continuammo a parlare per tutta la cena, godendoci quei bellissimi attimi di intimità. Mi sentivo un'innamorata alla prime armi, così ammaliata da lui e da ogni suo più piccolo gesto.
Mi sembrava così felice, sorrideva e scherzava tanto, aveva quella luce negli occhi, quel tipo di luce che potrebbe illuminare l'intero cammino della mia esistenza.
"Sai che ti amo vero?" Chiese tutto a un tratto
"Si, certo che lo so!" Gli sorrisi
"Siamo giovani, abbiamo ancora così tanto da fare. Però mi piace fare tutto quello che faccio con te, qualunque cosa faccio, se ci sei tu con me è sempre più bella.
Mi rendi una persona migliore, non so come tu ci riesca ma fai emergere una parte di me che non sapevo neanche esistesse. Per questo ho bisogno di te. Ho bisogno di te perché ti amo così tanto che pensare di perderti mi fa venire i brividi. Ti voglio con me per sempre!" Si fermò e vidi la sua mano entrare nel taschino della giacca, uscì una scatolina e io sgranai gli occhi.
"Niall.. Mi stai spaventando" Risi io
"Sssh!" Mi rimproverò ridendo
Si inginocchiò e aprì la scatolina, spalancai gli occhi, era un'enorme diamante.
"Non ti sto chiedendo di sposarci ora, ne fra un anno, o due! siamo giovani e abbiamo tempo! Questo anello te lo sto dando come una promessa, la promessa che un giorno ti sposerò, dovesse essere anche fra dieci anni! Ti sposerò Aurora, te lo giuro! Ti sposerò perché é con te che voglio invecchiare. Voglio poter svegliarmi ogni giorno della mia vita con te accanto, fare dei figli con te e crescerli con te. Voglio fare tutto con te. E questa è la mia promessa. Ti prometto di starti accanto, di amarti, di proteggerti... E, fra qualche anno, sposarti. Puoi ricambiare questa mia promessa?"
Non ci pensai un secondo e mi abbassai per baciarlo, fu un bacio lungo e dolce, pieno di tutti i sentimenti che provavamo.
"Si, Niall!" Dissi ridendo
Si alzò e mi strinse forte a se. Così forte che pensai di poter vivere fra le sue braccia per anni.
Dopo un po' ci staccammo e io feci per sedermi nuovamente ma lui mi richiamò
"Balla con me" mi disse.
Sapevo che ballare non era il suo forte, ed era strano che me lo chiedesse. Sopratutto che me lo chiedesse con quel tono di voce così sicuro e rilassante.
"Ma non c'è musica" dissi ridendo e alzandomi
"Canterò io, per te"
Allungò la sua mano verso la mia ed io osservai la scena curiosa.
"Your Hand fits in mine
like it's made just for me..."
Mi prese per mano, facendole combaciare, esattamente come cantava la canzone; e mi fece avvicinare a se, continuò a cantare a un centimetro dal mio orecchio, con voce dolce e pacata, una voce che udivamo solo io e lui,
come un segreto. Mi appoggiai alla sua spalla, mentre mi teneva stretta a se.
"..You've never loved yourself
half as much as I love you
you'll never treat yourself right darlin'
but I want you to
if I let you know
I'm here for you
maybe you'll love yourself
like I love you.."
Mi fece fare un giro e mi riportò fra le sue braccia, mentre io ero completamente ammaliata da quei suoi gesti.
"..I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true it's you
it's you
it's you
they add up to
I'm in love with you
and all your little things"
Concluse la sua canzone dandomi un bacio leggero sul naso e io risi a quel gesto romantico.
"Ti amo!" Mi sussurrò all'orecchio
"Ti amo Niall Horan. Sempre stato e sempre sarà"

Il resto della serata sembrò volare e non appena salimmo sulla limousine per tornare a casa mi appoggiai alla sua spalla, ero distrutta ma felice. Di una felicità che facevo fatica a contenere, volevo raccontare tutto alle mie amiche e pensai a Francesca, e a come se fosse ancora qui le avrei già mandato un messaggio, ma non potevo. Così le parlai mentalmente, pensando che mi avrebbe comunque ascoltata.
"Sei stanca?" Mi chiese il biondo mentre mi accarezzava la schiena
"No, sono solo tanto felice" dissi staccandomi e guardandolo in quei suoi bellissimi occhi azzurri come il cielo.
"Quindi, è una specie di proposta a lungo termine? Un po' come Perrie e Zayn" Risi io
"Si, un po' come loro"
"Mi piace" dissi baciandolo

POV Niall
Lei stretta a me, era la cosa che più amavo al mondo. Il calore del suo corpo, e la sua piccola vita nelle mie mani, ed ero pronto a prendermene cura.
La amavo come non avevo mai amato nessuno, e se era possibile amare qualcuno così tanto io lo stavo facendo.
Volevo passare il resto della mia vita con lei, per questo avevo pensato a quella "promessa", la promessa che prima o poi ci saremmo sposati, per ricordarle che era con lei che volevo stare.
Nulla mi potrà ripagare di più del suo sorriso bellissimo quando mi ha detto di si, delle sue mani fra le mie guance e delle sue labbra morbide sulle mie.
La osservavo e mi ripetevo che tutto quelle delusioni, tutte quelle sofferenze, erano a questo che mi avevano portato, a una felicità stupenda che mi sommergeva, facendomi sentire pieno, pieno di lei.
Mandai un messaggio ad Harry mentre Aurora era appoggiata a me e osservava intensamente le strade di Londra sfrecciare.
"Tutto ok li?
Niall xx"
Il riccio non tardò a rispondere
"Si. Siamo appena andati via! Lei che ti ha detto?
H xx"
"Mi ha detto si. Secondo te poteva mai dire no a un ragazzo come me?
Niall xx"
"Sei un montato del cazzo! Buona serata amico:)
H xx"
"Grazie Hazz!
Niall xx"
Risi e bloccai il telefono.
"Amore tutto ok?" Chiese Aurora
"Si, era mia mamma. Ti saluta" le inventai
"Salutala da parte mia" disse sorridendo
Mi piaceva che la mia famiglia la adorasse, quando avevo detto a miei quello che avevo intenzione di chiederle erano stati felicissimi, e non vedevano l'ora che mettessimo su famiglia, io li avevo calmati dicendo che per quello c'era tempo. D'altronde lei aveva ventun anni e io ventitré, eravamo giovani e quelle cose potevano aspettare.
Non appena arrivammo a casa presi la mano di Aurora e la condussi alla porta, aprii lentamente e vidi tutte le candele a terra, conducevano alle scale e infine in camera da letto, dove c'era l'altra sorpresa ad attenderla.
"Niall" mi guardò lei con occhi sognanti
"Quando hai fatto tutto questo?"
Chiese ridendo
"Ho i miei aiutanti" Risi io "entra e segui le candele" continuai
Non se lo fece ripetere due volte e seguì le candele fino alla camera da letto, io le stavo dietro sorridendo.
Non appena aprì la porta la stanza era piena di piccole candele e il letto pieno di petali blu, e su di esso c'era la busta.
Mi guardò e la prese fra le mani. La osservò attentamente e l'aprì.
Non appena uscì i biglietti per Parigi spalancò la bocca e Rise. Mi guardò
"Ti piace Parigi?" Chiesi
Si alzò e si fiondò su di me, abbracciandomi e lasciandomi un lungo bacio.
"Posso sapere che ho fatto per meritare un fidanzato come te? Sei incredibile! Ti amo da morire"
"È il minimo che potessi fare. Mi stai regalando i momenti migliori della mia vita. Mi hai reso un uomo felice"

La sera passò tra sguardi innamorati e baci dolci. Per quella sera niente sesso o perversioni, eravamo solo io e lei, abbracciati nel nostro letto a parlare. E non c'era cosa più bella e appagante di quella, non poteva esserci felicità maggiore di quella. Era tutto così perfetto, così giusto.
L'amore ci salva, ci salva di continuo, e io avevo l'amore stretto fra le braccia e non l'avrei mai lasciato.

We never go out of style (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora