Capitolo 6

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POV Aurora
L'unica cosa che riuscivo a percepire erano i suoni ovattati che provenivano dalla console del Dj, ero ubriaca e non riuscivo neanche a reggermi in piedi, quella sera avevo esagerato, e avevo esagerato quando avevo visto Niall arrivare in compagnia di una bellissima ragazza dai capelli biondo platino, avevo sorriso ai due cercando di mantenere la mia solita calma, e avevo sfogato tutta quella rabbia bevendo, bevendo un sacco.
Ero seduta sul divanetto del privè e avevo la testa fra le mani, il mio mal di testa era arrivato a livelli ingestibili
"Ti porto a casa" disse Liam vedendomi stare male
"Quanto cazzo hai bevuto?" Intervenne Harry preoccupato
Vedevo Niall guardarmi, anzi fissarmi, potevo sentire il suo sguardo attraversare il mio corpo.
"Harry" dissi con un filo di voce
"Che c'è piccola?" Disse inginocchiandosi davanti a me, piangevo, non avevo idea del perché stessi piangendo, sapevo solo che vedere Niall scherzare con quella ragazza mi infastidiva e volevo urlare dalla gelosia ma non potevo e così stavo piangendo, perché era l'unico sfogo che avevo.
Vidi Louis e Zayn avvicinarsi anche loro a me, insieme alle fidanzate, erano tutti preoccupati, ma lui se ne stava distante a fissarmi.
"Perché piangi?" Chiese Harry dolcemente e asciugando le lacrime
"Non lo so" sussurrai
"Vuoi andare a casa?" Mi chiese Zayn
Io annuii, continuavo a piangere silenziosamente, le lacrime scendevano senza che io potessi oppormi. Vidi qualcuno farsi spazio verso di me, era Niall.
"La porto io" sentii dire, capii solo che mi prese in braccio e mi fece coprire dal mio cappotto, mi strinse forte a se e io mi beai del suo profumo.
"Niall ma dove vai?" Disse la biondina che si era portata
"Niall resta con lei, mi porta Harry a casa" dissi in un sussurro, sperai mi dicesse di no, sperai continuasse a tenermi stretta fra le sue braccia.
"Scusa tesoro, ma devo accompagnarla io, ti chiamo domani ok?" Disse rivolgendosi in modo tenero alla biondina.
Mi portò sulla sua auto, e subito a casa sua. Entrò con me in braccio, sbattendo la porta in modo forte. Non parlò per tutto il tempo, ma dal modo in cui si muoveva e respirava potevo percepire che era furioso. Mi mise sul suo letto e iniziò a spogliarmi delicatamente, mi mise una sua maglia e tentò di farmi mettere in modo decente sul letto
"Niall?" Dissi io
"Che vuoi?" Disse nervoso
Io non risposi e corsi subito in bagno, dovevo vomitare, lui mi raggiunse e mi tenne la fronte
"Quanto cazzo hai bevuto?" Disse lui
"Non ho tenuto il conto, ero troppo intenta a fissare te che ti scopavi quella Troia con gli occhi" dissi alzandomi arrabbiata. Mi sciacquai la bocca e il viso, lui era rimasto fermo a fissarmi.
"Non ti devo spiegazioni!" Disse lui
"Io me ne vado a casa mia!" Ero arrabbiata, non la controllavo, ero ubriaca e l'alcol mi stava facendo un brutto effetto.
"E come ci torni a casa, sentiamo!" Chiese lui
"Un modo lo trovo" dissi scendendo le scale
"Oh, Gesù!" Imprecò lui, venne e mi prese con la forza, riportandomi in camera da letto.
"Per stasera dormi qua! Io dormirò sul divano"
"Certo, non vorrei la tua ragazza si ingelosisse" dissi sorridendo falsamente, lui si avvicinò a me furioso
"Non è la mia ragazza!"
"Non mi interessa"
"Ti contraddici da sola, come hai sempre fatto"
"Perché sei venuto tu con me? Perché non mi lasciavi con Harry?" eravamo vicinissimi e potevo sentire il suo respiro affannato
"Dovresti ringraziarmi!"
"Ma va a quel paese" dissi allontanandomi da lui
"Dio mio, sei insopportabile Aurora! Hai detto che non vuoi nulla da me, nulla. Che c'è? Sto solo andando avanti con la mia vita, o almeno ci provo. Dove sta il problema? Non capisco! Ti comporti in modo sbagliato, non ti appartengo Aurora" urlò lui
"Non urlare" dissi con la testa fra le mani, il mal di testa aumentava.
"E tu invece puoi fare quello che ti pare vero? Tu sei assoluta! Tutti devono venirti dietro"
"Non è vero e lo sai!" Dissi io
"Buonanotte"
"Cos'era quella cosa che dovevi dirmi? Quella di cui parlava Harry la scorsa volta"
"Nulla che possa interessarti ormai!"
"Magari invece mi interessa"
"Sei così stronza ed egoista che l'unica persona di cui ti interessi sei tu!"
"Non lo pensi sul serio"
"Si, invece lo penso!"

POV Niall
Vidi il suo sguardo infuocarsi, stava ribollendo di rabbia e lo capivo dal suo modo di mordersi il labbro inferiore.
Ero ubriaco anch'io ed ero arrabbiato per il modo in cui si era ridotta, avevo abbondato quella ragazza per accompagnare lei ma non mi riconosceva neanche questo.
"Sai cosa penso di te Niall?" Disse con aria di sfida
"Non mi interessa"
"E invece mi ascolterai!" Mi prese per il polso e mi vece voltare
"Io ti odio Niall! La tua risata è insopportabile, porti la testa all'indietro come un bambino di 2 anni e sbatti i piedi come un demente ogni volta che ridi! Il mondo pensa che tu sia un angelo Niall, ma non lo sei e io e te lo sappiamo più che bene. Sei un bastardo! E non sei neanche un uomo, sai perché? Perché quella sera, quando abbiamo parlato, dopo quel bacio che ti ho dato, dovevi chiedermi di restare, dovevi dirmi che sarebbe stato difficile, ma che dovevamo provare, dovevi aiutarmi a dirti tutto quello che provavo per te, ma non l'hai fatto e dovevi perché sai come sono io! Perché ho sempre paura, mentre tu riesci sempre a superare ogni cosa! E stasera vederti con quella non mi è piaciuto per niente, perché avrei voluto esserci io al suo posto. E sono stanca di vedere la tua lunga lista di squinzie passarmi sotto gli occhi! Perciò, non sentirti tanto superiore, perché tu sei stronzo tanto quanto me!" Disse tutto d'un fiato
"Pensavo non provassi nulla per me, nulla di così importante"
"Ma come fai a pensare una cosa del genere? Come? Quando è così ovvio!"
"Anche quello che provavo io era ovvio, ma tu non lo vedevi!" Urlai
"Lo vedevo Niall! Lo vedevo benissimo. Ma non avevo il coraggio. E ora te ne parlo solo perché sono ubriaca persa e domani non ricorderò assolutamente nulla!"
"Meglio così" dissi io
Quelle parole mi avevano shoccato, non mi aveva mai detto nulla del genere.
"Che casino" disse lei sedendosi
"Fra noi sarà sempre un casino! Ecco perché tutto questo è sempre stato sbagliato"
"Non lasciarmi sola stasera, dormi con me!" Disse lei
"Non posso, lo sai"
Si avvicinò a me e mi accarezzò una guancia piano, posò le sue labbra sulle mie e mi lasciò un leggero bacio. E mi resi conto della velocità con il quale passavamo dal litigare al baciarci. Sarei sempre stato attratto da lei, era bella e dannata, e io ne ero terribilmente dipendente.
"Ho bisogno di te in questo momento" disse piano
Feci un sospiro e acconsentii, mi distesi sul letto insieme a lei che mi strinse forte, poggiando la testa sul mio petto.
"Non saremo mai capaci vero?" Disse lei
"Di cosa?"
"Di stare insieme"
"Non lo so"
"Comunque, adoro il modo in cui ridi, sei bello quando sbatti i piedi per il troppo ridere"
"Lo fai anche tu, pure tu sbatti i piedi quando ridi troppo" le dissi io
"Si, ma tu sei bello quando lo fai"
Sospirò e io riuscivo a sentire il battito del suo cuore, la tenevo stretta a me ed era bello essere così, così intimi e tranquilli. Profumava un sacco, quel suo odore che ho sempre amato così tanto.
"Sei il casino più bello della mia vita Niall" disse biascicando le parole, io sorrisi a quella frase detta in modo così spontaneo e sincero, e le accarezzai piano i capelli. Anche lei era il casino più grane della mia intera esistenza.
"Potrei davvero innamorarmi di te"
Chiuse gli occhi e cadde in un sonno profondo
"Io penso di amarti già Aurora" dissi piano, ma lei dormiva già.
Restai li sveglio, ad assaporarmi quel momento di pace con lei, momenti come quelli non accadevano sempre, stavamo più a litigare che ad abbracciarci. Osservai le sue labbra rosse, mi piacevano le sue labbra e il modo in cui le muoveva quando parlava, mi piaceva baciarla, aveva un buon sapore. La sua pelle era meravigliosamente morbida, toccarla mi faceva sentire sempre in paradiso. Amavo il suo modo di sbattere le palpebre quando si stupiva di qualcosa, rideva in modo tenero, aveva i denti perfetti, tranne il canino destro nell'arcata inferiore, che era leggermente storto, ma quello rendeva il tutto ancora più bello. Le sue imperfezioni erano belle, erano belle perché la rendevano umana, la rendevano reale, la rendevano possibile.
Realizzai come quella ragazza fosse diventata importante per me, ma capii che io e lei non saremmo mai riusciti a risolvere nulla. Le diedi un bacio sulla fronte e caddi in un sonno profondo.

POV Aurora
Aprii gli occhi lentamente, sentendo la testa che mi scoppiava, mi voltai verso qualcuno che mi stringeva forte a se, era Niall. Restai un secondo a pensare a cosa fosse successo la sera prima, e ricordavo più o meno ogni cosa. Mi maledissi mentalmente per il mio solito poco controllo, per la mia incapacità di gestire quelle situazioni. Guardai il biondo dormire, aveva la bocca leggermente aperta, quando dormiva lo ritrovavo quasi sempre a sbavare. I capelli biondi erano arruffati e le sue labbra rosee, respirava a un ritmo che mi ipnotizzò. La sua mano mi stringeva forte al suo corpo, e io sorrisi a quella stretta. Sembrava non volermi lasciare più, ma la situazione fra noi era tutt'altra. Decisi che avrei dormito un altro po', e che mi sarei approfittata di quel momento con lui. Chiusi gli occhi e provai a dormire.
Quando mi risvegliai, Niall non c'era più. Mi alzai lentamente, ero ancora stordita. Sentivo rumori in cucina, mi misi dietro la porta e ascoltai, parlava al telefono
"Amy, tesoro, mi dispiace per ieri sera" sentii dire al buono, parlava con la ragazza di ieri
"No, assolutamente no. Aurora è solo una buona amica"
Persi un battito sentendo quelle parole, e sentii che le lacrime potevano scorrere da un momento all'altro. Non volevo sentire più niente, ritornai in camera e mi indirizzai verso il bagno per prepararmi.
"Aurora" sentii dire al biondo, mentre lo vedevo entrare in bagno. Mi sorrise in modo tenero, e io di rimando feci la stessa cosa. Non potevo fare la gelosa, non ero ubriaca e potevo controllarmi. Lo guardai bene, e per la prima volta nella mia vita mi resi conto di quanto desiderassi che lui fosse felice, di quanto volessi che lui trovasse una persona migliore di me, che gli incasinavo la vita e basta. E forse Amy poteva esserlo, forse lei poteva prendersi cura di quella parte di Niall di cui io non riuscivo a gestire nulla. Magari a lui piaceva, in fondo perché avrebbe detto che io ero solo un'amica se non le fosse interessata almeno un po'?
Così presi la mia decisione in quella che fu una frazione di secondo.
"Ti piace Amy vero?" Sorrisi piano io, mi sentivo stranamente a disagio.
"Dobbiamo riparlarne?" Disse mutando il suo sorriso in un'espressione di rabbia
"No assolutamente, non è quello che pensi" dissi colpevole
"È una brava ragazza"
Abbassai la testa e annuii, io non ero mai stata la "brava ragazza".
"Fra tre giorni me ne vado, torno in Italia per un po' di tempo " dissi io
Il mio agente aveva trovato dei biglietti per tornare a casa per qualche giorno, io gli avevo detto di no, volevo stare qui, ma ora mi sembrava la scelta migliore, quella di partire. L'avrei chiamato dopo e gli avrei detto di prenotare.
Lui mi guardò confuso
"Cosa? Perché?"
Alzai le spalle
"Perché?" Chiese un po' nervoso
"Ho voglia di tornata casa"
"Non è solo per questo" affermò lui, aveva ragione. Gli sorrisi, mi conosceva troppo bene.
"Ti lascio libero Niall. Mi tolgo dai piedi per un po'. Insieme non sembriamo bravi a creare qualcosa, ma voglio che tu sia felice e io non posso stare qui"
Lui si avvicinò a me
"Non puoi andartene per questo"
"E invece si, non esiste un motivo più perfetto della tua felicità Niall" dissi stringendogli la mano destra
"Sarai felice. Io sono solo un casino, tu troverai qualcuna che saprà darti quello che meriti. Noi non siamo buoni in questo Niall, ci diamo la scossa!"
Lui sospirò, sapeva che avevo ragione
"Non voglio che te ne vai"
"Mica me ne vado per sempre. È solo qualche giorno, ma dopo non dobbiamo più vederci"
"Perché mi chiedi una cosa del genere?lo sai che è impossibile"
"Certo che lo è. Ti ho detto che mi faccio da parte, e lo farò nel modo giusto"
Lui non parlò più e io non seppi cosa dire, lo baciai piano sulle labbra e mi allontanai
"Addio Horan" mi chiusi la porta alla spalle, intenta a cercare di non tornare indietro.
So che solitamente nessuno rinuncia alla propria felicità per quella di un altra persona, ma che quando succede quello è amore. Non so se quello era amore o meno, io non ero mai stata innamorata, ma sapevo che era la cosa giusta da fare. Mi incamminai verso casa, e tutto quello che riuscivo a sentire era un forte dolore che mi precorreva la mente. Hai fatto la cosa giusta, continuavo a ripetermi.

POV Niall
Se n'era andata piano, chiudendo la porta delicatamente, come se non mi
volesse far sentire che quella volta avevamo chiuso davvero. Passai una mano sulle labbra che poco prima avevano sentito il contatto delle sue, respirai profondamente, cercando di non impazzire. Se n'era andata per me? Sarebbe dovuta restare invece che andare, ma mi resi conto che io non l'avevo fermata, perché eravamo due frane, eravamo allo stesso livello.
Così era andata via, portando con se il suo casino di vita e ogni mio sogno su me e lei. Mi buttai sul letto e cercai di trattenere le mie lacrime. Presi il telefono e chiami Liam, avevo bisogno di lui.

We never go out of style (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora